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STORIA e WARGAME

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La Spedizione di Carlo Edoardo Stuart (1745).

Guerra di Successione Austriaca.

Guerra di Successione Austriaca - L’“Armata dell’Omaggio”.
L’Imperatore Carlo VII con le poche forze “imperiali”, guidate da Seckendorf, ed i 15-20.000 francesi dell’“Armata dell’Omaggio” guidata da Segur, rientra in Baviera respingendo i 12.000 austriaci di Bärenklau oltre l’Inn, ma le sue truppe sono sorprese e sconfitte nei quartieri invernali presso Amberg (7 I 1745).
L’imperatore Carlo VII muore a Monaco (20 I 1745).
Gli austriaci guidati da Aremberg risalgono il Reno e respingono Millebois dalla Lahn alla Lech. Bärenklau con 12.000 austriaci prende Braunau e Schärding. Il conte Bathyany dal Danubio raggiunge Deggendorf, separa i bavaresi dagli assiani e respinge i primi a Enn, costringendoli alla resa (III 1745).
Il diciasettenne Massimiliano Giuseppe, figlio di Carlo VII, è costretto ad abbandonare Monaco e firma con Maria Teresa d’Asburgo la pace di Füssen (22 IV 1745); con la quale riconosce lo “Staus Quo Ante Bellum”, si impegna a ridurre l’esercito a 6.000 uomini ed a non candidarsi alla corona imperiale. Al trattato aderiscono l’Assia-Cassel ed il Wurtemberg. Friburgo è restituita all’Austria. L’Assia ed il Palatinato si dichiarano neutrali.
Maria Teresa d’Asburgo integra il Mantovano, il Piacentino ed il Parmense nello Stato Lombardo (editti del 13 IV 1744 e 29 III 1745).

Guerra di Successione Austriaca - La Battaglia di Fontenoy.
Austria, Gran Bretagna, Provincie Unite e Sassonia formano la Quadruplice Alleanza a Varsavia (8 I 1745). Le Provincie Unite si impegnano a fornire 50.000 uomini guidati dal principe di Waldeck (6.000 da inviare in Inghilterra in caso di invasione), oltre ai 10.000 uomini dei presidî. La Gran Bretagna paga sussidi all’elettore di Colonia, all’elettore di Magonza, alla Sassonia, a Maria Teresa ed assolda 18.000 hannoveriani.
La Francia dichiara guerra alle Provincie Unite (III 1745). Il maresciallo di Sassonia con 66 battaglioni di fanteria, 129 squadroni di cavalleria e 60-61-70-91-100-260 pezzi d’artiglieria per un totale di 40-49-50-52-56-60-80.000 francesi dell’Armata del Reno, assedia Tournai (1 V 1745), nei Paesi Bassi Austriaci, raggiunto da Luigi XV e dal Delfino (8 V). La città è una delle fortezze del “Trattato della Barriera” ed è difesa da 9.000 olandesi.
Il duca di Cumberland, figlio secondogenito di Giorgio II, diviene comandante dell'Esercito Prammatico, soccorre la città assediata. Maurizio di Sassonia lascia 20.000 uomini all'assedio, marcia incontro agli avversari e li sconfigge a Fontenoy (11 V 1745).
I francesi aderiscono alla lega di Francoforte (22 V 1745), ottengono in breve tempo la resa di Tournai (22 V) e della cittadella (19 VI), si preparano ad investire Gand ed intercettano una colonna di rinforzi a Melle (9 VII 1745). Löwendahl compie una rapida marcia e prende di sorpresa Gand (11 VII 1745).
I successi francesi proseguono con la resa di Brugge (18 VII), Oudenarde (21 VII), l’occupazione di Dendermonde (12 VIII), Ostenda (23 VIII) ed Ath (8 X). Luigi XV rientra a Parigi in trionfo (1 IX 1745).
Maria Teresa offre inutilmente alla Francia le sue conquiste dei Paesi Bassi in cambio della pace (12 IX) ed anche le Provincie Unite tentano invano di aprire trattative (XI 1745 e II 1746).

Seconda Guerra Slesiana - Il Contrattacco Austriaco.
Gli austriaci inseguono Federico (ha 60-65.000 uomini) ma sono sconfitti a Niederhannsdorf (4 II 1745) ed a Habelschwerdt (14 II 1745, odierna Bystrzyca Klodzka in Polonia), quindi si limitano a lanciare scorrerie in Slesia.
Con l’accordo di Dresda (11 V 1745), l’Austria, la Baviera e la Sassonia si accordano per ridurre la Prussia agli antichi confini dell’elettorato di Brandenburgo. Federico II sollecita un’offensiva francese, ed alla risposta che c’è già stata Fontenoy replica “Fontenoy non vale per me più che fosse avvenuta sullo Scamandro o la conquista di Pechino”.
Il principe Carlo di Lorena, con 80-85.000 austriaci e 3.000 sassoni guidati da Weiszenfeld, dalla Boemia invade la Slesia. Esterhazy con 5.000 “insurrezionali” da Techen avanza sull’Oder.
Federico II con 65.000 uomini attacca gli Carlo di Lorena nell’accampamento ad Hohenfriedberg (4 VI 1745) e lo sconfigge. È una delle più grandi vittorie di Federico II che respinge gli invasori in Boemia, li insegue ma non osa attaccarli nella forte posizione presso Königgrätz (VII 1745). I prussiani si attestano a Chlum, sull’Elba, e fronteggiano gli avversari per tre mesi, mentre le truppe leggere austriache disturbano i rifornimenti.
Federico II firma con la Gran Bretagna la Convenzione di Hannover (26 VIII 1745); le due potenze si assicurano i reciproci possessi territoriali e si impegnano ad appoggiare il canditato imperiale Francesco Stefano di Lorena. La Gran Bretagna tenta di mediare la pace tra Prussia e Austria ma Maria Teresa è contraria.

Guerra di Successione Austriaca - L’Elezione Imperiale.
Le operazioni si concentrano sull’alto corso del fiume Elba ed attorno a Francoforte per influire sull’elezione imperiale. Traun con 42.000 uomini respinge Conti con 50.000 francesi, che perde i bagagli ed è costretto a ripassare il Reno (VI 1745).
La Francia chiede inutilmente ad Augusto II di candidarsi al trono imperiale, mentre rifiuta le proposte di pace di Gran Bretagna, delle Provincie Unite (IX 1745), e quelle dell’Austria, che ha offerto la cessione di territori nei Paesi Bassi alla Francia e di territori italiani alla Spagna.
Francesco Stefano di Lorena granduca di Toscana è eletto imperatore (13 X 1745) ed è incoronato a Francoforte (4 XI 1745), con nome Francesco I. La Dieta Imperiale tuttavia rifiuta di dichiarare guerra alla Francia.

Seconda Rivolta Giacobita - God Save The King.
Il principe Carlo Edoardo Stuart (figlio di Giacomo II re d’Inghilterra e VII di Scozia), detto “Nuovo Pretendente” o “Bonnie Prince Charlie” (Bel Principe Carlo) salpa da Nantes (2 VII 1745), con un brigantino ed un legno da corsa, sfugge ad un vascello inglese che obbliga il legno da corsa a tornare indietro, e sbarca a Southouist/Moidart, in Scozia, (9 VII 1745), con 7 compagni.
A Carlo Stuard si uniscono i MacDonald e numerosi altri clans scozzesi, che si radunano a Glenfinnan indossando coccarde bianche. L’evento è chiamato “Seconda Rivolta Giacobita” o “Rivolta del ‘45”.
Carlo Edoardo sconfigge due compagnie inglesi (16 VIII), pianta al suolo la bandiera con la scritta “Tandem Triumphans”. Con 1.600 uomini è attaccato da John barone di Cope con 3.000 uomini (14 IX) ma i dragoni fuggono subito a Dumbar. L’episodio è chiamato “Galoppo del Ponte dei Puledri”. Carlo Stuard entra ad Edimburgo (16 IX) ed è proclamato reggente d’Inghilterra, Francia, Scozia ed Irlanda (20 IX).
John Cope con 2.200-2.500 uomini marcia da Dumbar su Edinburgo, ma è sconfitto da Carlo Edoardo Stuart a Prestonpans (21 IX 1745).
La Francia invia i Wild Geese, un distaccamento dei Royal Scots, il reggimento irlandese di cavalleria Fitz-James, armi e soldi ma 2 delle 6 navi sono intercettate dalla flotta inglese (XI 1745). La Brigata Irlandese non è inviata e neppure la Spagna invia i propri reparti di irlandesi.
I giacobiti, saliti a 500 cavalieri e 5.500 fanti, ottengono la resa di Carlisle (17 XI), avanzano per Preston, Manchester (29 XI) e Derby (4 XII), ma soffrono numerose diserzioni. Carlo Edoardo Stuart inverte la marcia (6 XII 1745) per Manchester (9 XII), Preston (11 XII), Lancaster (13 XII) e Penrith (18 XII).
La cavalleria ed i dragoni regi inseguono i giacobiti in ritirata, raggiungono la retroguardia a Clifton Moor (18 XII 1745), ma sono sconfitti.
Carlo Edoardo Stuard torna a Glasgow (26 XII 1745). Le città delle Lowland sono ostili e 500 higlander disertano.
L’Inghilterra richiama 10 battaglioni dalle Fiandre, poi numerosi altri, chiede 6.000 uomini alle Provincie Unite in base ai trattati e mobilita 30.000 uomini. A Londra, Drury Lane, maestro della banda del Theatre Royal, suona per la prima volta in pubblico l’inno patriottico “God Save The King” (1745).

Guerra di Successione Austriaca - L’Offensiva di Maillebois in Italia.
Il conte di Gages ed il duca di Modena con 3.500 cavalieri e 35.000 fanti spagnoli e napoletani avanzano a Rimini inducendo i 12.000 austriaci a ripiegare da Imola dietro il Panaro (III 1745), quindi a Modena.
La repubblica di Genova, benchè impegnata contro i ribelli in Corsica (1729-1769), si allea segretamente alla Francia, alla Spagna ed al regno di Napoli impegnandosi a fornire 10-18.000 uomini “ausiliari” e 36 cannoni in cambio di un sussidio (trattato di Aranjuez, 1 V 1745). La repubblica dichiara guerra al re di Sardegna (29 VI).
Il Piemonte è invaso da tre direzioni:

Carlo Emanuele III dispone di 20.000 uomini (46.000 in altre fonti).
L'infante Filippo ed il maresciallo Maillebois si uniscono nel Monferrato (VI 1745) disponendo di 6.500 cavalieri e 39.000 fanti. Gages supera il Passo Pellegrino e raggiuge Maillebois. Sono così radunati 60-70-80-91.000 franco-spagnoli (VII 1745). L’esercito, chiamato “delle Due Corone”, è descritto come “Le Plus Remarquable de Toute la Guerre” (Jomini).
Maillebois ottiene la resa di Tortona (5 VIII), bombarda la cittadella con 11.000 bombe e 70.000 palle e ne ottiene la resa (3 IX). Il duca di Modena effettua una diversione nel Milanese, occupa Piacenza (6 VIII), Parma, Modena e minaccia di tagliare le comunicazioni avversarie per il Tirolo.
I 25.000 sabaudi ed i 20.000 austriaci si ritirano, ma gli austriaci di Johann Matthias conte di Schulenberg deviano verso Pavia abbandonando i sabaudi, che sono sconfitti da Maillebois a Bassignana sul Tanaro (28 IX 1745).
Maillebois investe Alessandria (6 X 1745), difesa da Ignazio Battista Isnardi marchese di Caraglio, che dopo 7 giorni di bombardamenti si ritira con 7 battaglioni nella cittadella. All'assedio partecipano 10.000 genovesi con 36 cannoni. I francesi occupano inoltre Valenza (30 X), Asti e Casale.
Il conte di Gages, in disaccordo con Maillbois, prosegue invece per la Lombardia, dove la guerra porta la peste bovina che uccide 80.000 capi di bestiame. Gli spagnoli guidati da Fernando de La Torre marchese di Camposanto occupano Milano (16 XII 1745) ed assediano 1.600 austriaci nel Castello Sforzesco. A Milano entra l’infante Filippo di Borbone (19 XII), che assume il titolo di “Re di Lombardia”.
La Francia apre trattative segrete con la Savoia per un armistizio: Carlo Emanuele III chiede la cessione di una parte della Lombardia (25 XII) ma Elisabetta Farnese regina di Spagna rifiuta.

Seconda Guerra Slesiana - La Pace di Dresda.
Gli austriaci prendono Naustadt (16 IX) tagliando le comunicazioni dei prussiani con Glatz, quindi Federico II cerca di tornare in Slesia per il passo di Schtzlar. Gli austriaci, con una marcia notturna, precedono i prussiani al passo ed attaccano di sorpresa il campo avversario a Soor (30 IX) ma sono sconfitti.
Gli austriaci ricevono altri 10.000 uomini guidati da Grünne ed invadono la Slesia da due direzioni: Carlo di Lorena dalla Boemia ed i sassoni con i rinforzi austriaci giunti dal Meno, guidati dal maresciallo August Friedrich conte di Rutowski, dalla Sassonia.
I prussiani sbaragliano 2 battaglioni di fanteria e 3 reggimenti di cavalleria ad Hennersdorf (24 XI) e riportano un altro successo a Görlitz (25 XI). Carlo di Lorena effettua una difficile ritirata in Boemia.
L’anziano Leopold I principe di Anhalt-Dessau (già a Hochstadt, Blenheim, Cassano, Torino e Rügen) chiamato “Alter Dessauer” (Vecchio Dessauer) con 25.000 uomini avanza dall’Elba a Magdeburgo e minaccia Dresda. Carlo di Lorena avanza per soccorrere la capitale sassone ma si muove troppo lentamente, mentre Federico II si avvicina per la Lusazia. Leopold di Anhalt-Dessau è raggiunto dall’avanguardia di Federico II (5.000 uomini), attacca e sconfigge duramente gli austro-sassoni guidati Rutowski a Kesselsdorf (15 XII 1745).
Carlo di Lorena deve abbandonare Dresda, dove entra Federico II (18 XII). Augusto III aderisce alla Convenzione di Hannover (22 XII). La Gran Bretagna minaccia Maria Teresa di sospendere i sussidi e la induce a trattare. Federico II teme un intervento russo e non ha ottenuto dalla Francia i sussidi promessi. I due firmano la pace di Dresda (25 XII 1745), simile alla pace di Breslavia. La Prussia ottiene la Slesia, Glatz ed i diritti riconosciuti da Carlo VII nel 1741, in cambio del riconoscimento dell’imperatore. Il Palatinato è compreso nella pace.
Federico II è proclamato “Il Grande”. Leopold I principe di Anhalt-Dessau si ritira a vita privata e muore a Dessau (7 IV 1747).


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