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La Battaglia di Fontenoy (11 V 1745).

Guerra di Successione Austriaca (1745)

I Francesi.
Il maresciallo di Sassonia, con Luigi XV ed il Delfino, si trincera sulle alture ad est della Scelda con 36.000 fanti in 59 battaglioni e 19.000 cavalieri in 130 squadroni dell'Armée du Roi.

L’ala destra è schierata tra il fiume Escaut ed il villaggio di Fontenoy, rafforzata da due ridotte. Comprende le seguenti unità (da destra a sinistra):

L’ala sinistra forma un angolo ottuso rispetto all’ala destra, è schierata tra i villaggi di Fontenoy e Ramecroix/Rumighies. Le unità schierate, da destra a sinistra, sono:

Dietro la fanteria (300 passi) sono schierati 52 squadroni di cavalleria su due file; la destra verso i dragoni e la sinistra appoggiata alla strada per Mons.

Il conte di Lowendal guida un distaccamento fuori linea tra il bosco di Breuze ed il Mont de Trinitè, presso il basso Escaut. Il distaccamento comprende la brigata d’Auvergne (4 battaglioni), seguita dal reggimento Touraine (3 battaglioni), 4 squadroni di corazzieri, i reggimenti di cavalleria Orleans (2 squadroni) e Talleyrand (2 squadroni), il reggimento dragoni di Egmont (5 squadroni), 8 pezzi d’artiglieria.
Sul Mont de Trinitè sono schierati il reggimento ussari Beausobre (4 squadroni) ed un corpo di 400 fanti, che presidia il castello di Rougefort.
È inoltre presente Jacques-René cavaliere di Croismare maréchal-général-des-logis della cavalleria.

Altri reparti sono nei dintorni: il reggimento Traînel con una batteria, seguito dal reggimento d’Angoumois ed i Royal-Carabiniers presidiano la strada di Leuze (non prendono parte alla battaglia); parte del reggimento ussari Linden (ad Haut-Escaut e Breuze), il reggimenti Beausbre (a monte Trinité), 2 battaglioni di Gardes-Françaises, uno di Gardes-Suisses e 3 di milizia (tra Ath e Bas-Escaut per coprire la residenza del re).
Ancora più indietro due brigate di granatieri della milizia, il reggimento Lowendal, altri due battaglioni, alcune compagnie di granatieri ed i picchetti.
A Calonne sono gettati tre ponti, ritentuti necessari in caso di ritirata, presidiati dalle brigata d’Auvergne e da un’altra brigata, con due batterie di 4 pezzi da 12 libbre ognuna.
All’assedio di Tournai è rimasto il marchese de Brézé con 17 squadroni dei reggimenti Rohan (4), Saint-Jall (4), dragoni di Séptimanie (5), ussari di Linden (4), 27 battaglioni di fanteria dei reggimenti Orléans (2), Wittemer (2), La Cour-au-Chantre (2), Chartres (2), Lowendal (2), Royal Ecossois (2), granatieri Royaux (4), milices (9), Royal Artillerie (2) ed un battaglione di artiglieria.

L’Esercito Prammatico.
Il ventiquatrenne duca di Cumberland guida 56 battaglioni di fanteria (43.000 uomini), 87 squadroni di cavalleria (12.000 cavalieri) ed 77-80-86-91 pezzi d’artiglieria per un totale di 46-47-50-53-55.000 uomini.
Il contingente inglese ammonta a 20.000 fanti e 3.500 cavalieri (25.000 uomini in tutto in altre fonti) e comprende:

Il contingente hannoveriano ammonta ad 8.000 uomini (23.000 inglesi ed hannoveriani in un’altra fonte) e comprende:

Il contingente austriaco ammonta ad 8.000 uomini guidati dal maresciallo Konigseck e comprende:

Il contingente olandese ammonta a 16.000 fanti e 3.400 cavalieri (30.000 uomini in tutto in altre fonti) guidati dal generale Waldeck e comprende:

Gli alleati si accampano presso Vezin ed altri villaggi, disturbati dagli ussari ed i dragoni guidati da Lowndal, che impediscono un adeguato riconoscimento delle linee avversarie (10 V).
Il generale Campbell è ucciso dal fuoco dei cannoni francesi mentre si avvicinava con la cavalleria alle posizioni avversaria.

La Battaglia.

La Marcia di Avvicinamento.
Il mattino successivo gli alleati si schierano sotto il fuoco dell’artiglieria francese (ore 5:00):

Quattro colpi di cannone sono il segnale d’inizio dell’attacco. Lo schieramento avanza al grido “Victoria!”.
Gli olandesi avanzano in due colonne: una da Bouchegnies e Bourgeon verso Fontenoy e l’altra da Condé al coperto lungo il fiume Vezon verso St. Anthoine; 12 squadroni di cavalleria vanno a formare la riserva.
Lo schieramento anglo-hannoveriano si avvicina in due colonne guidate dal generale John Ligonier. La colonna di destra scopre sul proprio fianco la ridotta d’Eu ed incarica dell’attacco 4 reggimenti guidati dal generale di brigata John Ingoldby, del 1° reggimento guardie (Royal Highness).
Il maresciallo di Sassonia effettua alcuni spostamenti per rafforzare l’ala sinistra: la brigata Royal lascia Ramecròix e prende il posto della brigata Couronne (dietro le Gardes), questa si sposta a destra (dietro alla brigata Du Roi). Sono chiamati tre battaglioni del reggimento Vaisseaux e la brigata Normandia (che prendono posto dietro agli irlandesi) ed 8 squadroni della prima linea di cavalleria (a sinistra della brigata Couronne).

Il Duello delle Artiglierie.
John Ingoldby avanza verso la ridotta d’Eu ma l’artiglieria francese da Fontenoy apre il fuoco contro il fianco delle sue truppe, quindi si ferma e chiede l’invio dell’artiglieria.
Inizia lo scambio di cannonate. I piccoli pezzi d’artiglieria aggregati alla brigata guardie uccidono Antoine Louis duca de Gramont, colonnello delle Gardes Francaises, ed Henri du Baraillon du Brocard, ufficiale dell’artiglieria francese. L’artiglieria francese tira contro la cavalleria anglo-hannoveriana. L’artiglieria olandese inzia a battere il villaggio di St. Anthoine.
Cumberland ed il generale John Ligonier si recano personalmente da John Ingoldby a sollecitare l’attacco contro la ridotta d’Eu. Ingoldby perde la calma e risponde gli ordini del duca erano di mantenersi in linea con il resto delle truppe. Dopo che Ingoldby è ferito, il suo posto è preso dal generale hannoveriano Zastrow che riporta le truppe a contatto con il grosso.

L’Attacco Olandese.
La colonna olandese che avanza lungo il Vezon è arrestata dal fuoco delle batterie di Bettens e St. Anthoine e dalla presenza della cavalleria guidata dal conte d’Eu.
L’altra colonna olandese supera una casa in fiamme ed attacca l’avanposto di Péronne, costringendo i reparti del reggimento De Grassin a ripiegare a Fontenoy. La cavalleria olandese fronteggia i dragoni francesi tra St. Anthoine e Fontenoy mentre un terzo della fanteria olandese avanza lentamente mentre questo villaggio.
Dopo un fuoco a mitraglia (ore 9:00), gli olandesi avanzano contro Fontenoy (ore 9:30) ma sono fatti a segno dalla moschetteria e l’artiglieria francese, lasciano molte perdite e ripiegano.
Il maresciallo di Sassonia invia in riforzo su quest’ala il conte di Danois con le brigate Royal e La Couronne.
Gli olandesi effettuano un secondo attacco su Fontenoy (ore 10:00), esteso a St. Anthoine, ma sono nuovamente respinti.

L’Attacco Anglo-Hannoveriano.
Königseck dice a Cumberland: “Avanti, mylord, dritto di fronte a voi, le rovine davanti Fontenoy devono essere prese”.
Le due colonne di John Ligonier ricevono l’ordine di attaccare tra Fontenoy e la ridotta d’Eu (ore 10:00). 14-15.000 fanti, gli hannoveriani a sinistra e gli inglesi a destra, avanzano con il duca di Cumberland in testa, seguiti dalla cavalleria. I battaglioni sono schierati su 6 linee (invece delle usuali tre) ed il fronte è di tre battaglioni.
Brocard piazza un’artiglieria contro un fianco delle colonne avversarie che rispondono con un intenso tiro di controbatteria. Brocard rimane tra i caduti.
Gli alleati, bersagliati sui fianchi, giungono alla sommità delle alture e trovano davanti l’intero esercito francese. Due brigate francesi abbandonano le proprie posizioni e ripiegano dietro la brigata di cavalleria, lasciando un varco tra le Gardes Françaises ed il reggimento d’Aubeterre. La brigata di cavalleria si sposta a sinistra, al riparo dietro Fontenoy. Gli inglesi avanzano per 300 passi nel varco per allontanarsi dal fuoco di Fontenoy e minacciare l’avvolgimento di questa posizione.
La guardia inglese si trova a 40 passi dei 4 battaglioni del reggimento Gardes Francaises, fiancheggiati a sinistra dal reggimento d’Aubeterre. Chabannes avanza con due reggimenti di Gardes Francaises di 20 passi, giudicando gli inglesi superiori di moschetteria sulla distanza maggiore.
Secondo la tradizione il capitano Charles Hay, del 1° reggimento Guardie inglesi, avrebbe esclamato alla guardia francese “Ecco le guardie inglesi che si ricordano di voi a Dettingen ed intendono buttarvi nella Scelda come lì siete finite nel Meno”, ed il conte d’Anteroches avrebbe quindi risposto "Messieurs les Anglais, tirez les premiers" (Ma spostando la virgola, l'esortazione è rivolta ai francesi). Altri attribuiscono al comandante inglese la frase “Messieurs les Gardes Francaises, s’il vous plait tirez le premier” (Signori Guardie Francesi, prego tirate per primi).
Gli inglesi aprono il fuoco a raffiche di compagnia causando ai francesi la perdita di 50 ufficiali e 760 uomini. Da parte inglese rimane tra i feriti il capitano Charles Hay. Il reggimento francese rompe ed il suo posto è preso dalla seconda linea, Il 2° reggimento guardie causa al reggimento du Roi la perdita di 33 ufficiali e 345 uomini. Cade il duca di Gramont. Gli inglesi catturano uno stendardo francese che è ripreso dalle guardie.
Il conte di Danois con i reggimenti Royal e La Couronne, appoggiati da alcuni reparti di cavalleria, attacca il fianco sinistro degli anglo-hannoveriani che si schierano in un grande quadrato e respingono i primi assalti.
Il quadrato anglo-hannoveriano è investito sul fianchi dal reggimento Vaisseaux e dai tre battaglioni della Brigata Irlandese, guidati da Lowendahl (ore 14:00). Il re invia 40 squadroni di rincalzo ma questi invece si uniscono all’attacco.
Il quadrato anglo-hannoveriano respinge sia il secondo attacco della fanteria che quello della cavalleria e prosegue la sua lenta avanzata. Alcune truppe alleate sono spostate tra St. Anthoine e Fonteney per seguire il primo attacco in caso di successo mentre l’ala sinistra rimane inattiva.
Frattanto il reggimento di reclute Highland (Black Watch), con l’appoggio di un contingente olandese, attacca Fontenoy ma è respinto con gravi perdite, compresi molti ufficiali.

La Reazione Francese.
Luigi XV è tentato di lasciare il campo di battaglia. Poiché la sua posizione è presso un mulino, è soprannominato “Louis du Moulin” (Luigi il Mugnaio). Il maresciallo di Sassonia scende dalla carrozza (è malato di gotta), sale a cavallo e si prepara a caricare alla testa della cavalleria. Vede un ufficiale francese che fugge, impugna la pistola e gli spara.
Il giovane capitano Isnard del reggimento Touraine fa osservare al duca di Richelieu che dispone di 4 pezzi d’artiglieria leggera. Il generale Lowendahl raggiunge il maresciallo di Sassonia ed esclama “Questo è un gran giorno per il re; non deve fuggire!”.
I francesi piazzano i quattro pezzi d’artiglieria ed aprono il fuoco a mitraglia contro il quadrato anglo-hannoveriano, che è poi attaccato sui due fianchi.
Contro il lato destro del quadrato al reggimento Vaisseaux ed alla Brigata Irlandese si unisce il reggimento Normandia, che è accoltro dal fuoco di 6 pezzi a mitraglia ed in pochi minuti lascia tra caduti e feriti 2 capitani, 14 ufficiali e 250 uomini. Il reggimento Normandia, guidato da Bérenger, respinge alla baionetta gli avversari e supera i cannoni. La brigata irlandese, guidata da Clare, carica al grido “Cuimhnigigidh ar Limerick argus feall na sassonach” (Ricordate Limerick e la perfidia inglese); una testimonianza riporta “Urlando come Selvaggi”. Il reggimento Bulkely cattura due bandiere delle Coldsteam Gards. Gli irlandesi adottano poi il grido "Cuimhnigigidh ar Fontenoy!").
Contro il lato sinistro il duca di Richelieu ed il conte di Estress guidano la Maison du Roy, la Gendarmerie, i Carabiniers, i dragoni e le brigate di fanteria Aubeterre, Le Roy, Royal e La Couronne. La brigata La Couronne perde tutti i maggiori e aiuto-maggiori ed il comando è preso dal capitano Achille-Michel-Balthasard Le courtois (che è premiato con la Croce di San Luigi). I Carabiniers penetrano nella breccia aperta dall’artiglieria. Le Gardes Françaises si aprono un varco alla baionetta. Nei resoconti inglesi i francesi della brigata Le Roy sono paragonati a dei leoni. Il reggimento Royal perde 6 capitani, 3 tenenti, 21 ufficiali feriti e 615 uomini tra caduti e feriti.
Dopo mezz’ora di furiosa mischia, la fanteria anglo-annoveriana si ritira in ordine, scende dalla collina in piccoli gruppi, incalzati dai francesi, e continua a rispondere al fuoco. Cumberland e numerosi altri ufficiali rimangono con i reparti più esposti.

La Ritirata degli Alleati.
La cavalleria della Guardia inglese, guidata dal conte Crawford, interviene per coprire la ritirata, ingaggia la cavalleria francese ed è disturbata su un fianco da un reparto di Grassins, che il maresciallo di Sassonia ha inviato per il bosco di Berry.
Gli alleati si ritirano senza essere inseguiti dai francesi, a causa delle perdite subite.
Luigi XV invia il duca d’Arcout, capitano delle guardie, dal colonnello del reggimento Normandia a dirgli “Messieurs de Normandie, c’est à vous à qui je suis redevable de la victoire que je remporte sur mes ennemis et je vous en suis très obligé” (Signori di Normandia, è a voi che sono debitore della vittoria che ho riportato sui miei nemici e ve ne sono molto obbligato).

Bilancio della Battaglia.

L’Esercito Prammatico.
Gli alleati lasciano 5.000 caduti, 4-9.000 feriti, 3-4.000 prigionieri, 32-40 cannoni, 140 carri di munizioni ed una bandiera (7.500-12.000-14.000-15.000 perdite in altre fonti).


I Francesi.
I francesi hanno tra la fanteria 53 ufficiali e 1.681 soldati caduti, 321 ufficiali e 3.282 soldati feriti, tra la cavalleria 1.800 perdite per un totale di 7.137 perdite (3-4.000 nelle fonti francesi, con 520 ufficiali). Altre fonti indicano 5-6-7.200 tra caduti, feriti e prigionieri.
I reparti più provati sono i seguenti:

La brigata irlandese lascia 656 caduti, compresi i colonnelli Dillon e Lally.
Cadono il duca di Grammont colonnello delle Gardes Françaises, il signore di Brocard comandante dell’artiglieria, il marchese di Clisson capitano delle Gardes Françaises, il signore di Escher, tenente dei granatieri delle Gardes-Suisses, il cavaliere de Suzy ufficiale delle Gardes-du-Corps, il cavaliere di Checrier ufficiale della Gendarmerie, il signore di Marclesi colonnello del reggimento Courte, il signore di Oneille colonnello del reggimento Clare.
A causa delle ferite riportate cadono il cavaliere di Saumery ufficiale delle Gardes-du-Corps, il marchese de Langey capitano dei granatieri delle Gardes Françaises, il marchese di Craon colonnello del reggimento Hainault, il signore di Longaunai dello stato maggiore.
La vittoria è celebrata con un “Te Deum” ed una messa seguita da tre salve di 160 cannoni e 40 mortai e da tre salve di moschetteria.
Fontenoy è una delle tre grandi battaglie della Guerra di Successione Austriaca, assieme ad Hohenfriedberg e Kesselsdorf, ed è l’ultima grande vittoria francese prima della Rivoluzione.


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