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La Battaglia di Lauffeldt (2 VII 1747).

Guerra di Successione Austriaca (1747)

Gli Alleati.
Guglielmo d’Hannover duca di Cumberland dispone di 110 battaglioni di fanteria, 160 squadroni e 220 cannoni inglesi, hannoveriani, austriaci, assiane ed olandesi, per un totale di 60.000 uomini (120.000 in altre fonti).
Il contingente inglese comprende un reggimento di cavalleria (2° Royal Scots Greys), 4 reggimenti di dragoni (4°, 6° Irish, 7° e duca di Cumberland), 2 reggimenti di fanteria della guardia (1° e 3°) e 12 reggimenti di fanteria (3° Howard’s Old Buffs, 13°, 19° Howard’s, 21° Campbell’s Royal Scots Fusiliers, 23° Royal Welch Fusiliers, 25° Sempill’s, 32°, 33°, 36°, 37° e 48° Conway’s).

Al centro, davanti Rosmeer, c’è il villaggio di Vliytingen mentre davanti l’ala sinistra c’è il villaggio di Lauffeldt!. La posizione è forte ma non permette un’agile ritirata.

I Francesi.
Il maresciallo di Sassonia con i tre corpi di Saint-Germain, Clermont Ronnerre e Sanneterre (19 battaglioni) raggiunge i due corpi di Clermont e d’Estrées ed occupa una serie di villaggi tra la Mosa ed il Demer, sulle alture ad occidente di Maestricht. È raggiunto da Luigi XIV re di Francia con la Maison du Roy, la Gendarmerie, i Carabiniers, la brigata Gardes Françaises, le Gardes du Corp del colonnello generale dei Dragoni e la compagnia Ficher.
La fanteria è preceduta da due linee di cavallaria.

Sono inoltre presenti il maresciallo di campo Jean-Paul-Timoléon de Cossè duca di Brissac, il maresciallo di campo Louis-Ferdinand-Joseph de Croy duca d’Havré, il maresciallo di campo Louis-François de Damas marchese d'Anlezy, il brigadiere Charles-Auguste conte di La-Cour-de-Balleroy (guida la brigata Orléans), il brigadiere Jacques-René cavaliere di Croismare maréchal-général-des-logis della cavalleria, il suo parente brigadiere Louis-Eugéne cavaliere di Croismare (ha iniziato la carriera nel reggimento Du Roi come sous-lieutenant nel 1713, comandante di compagnia nelle battaglie di Parma e Guastalla nel 1734, e di una compagnia di granatieri in quella di Sahay, colonnello a capo di un battaglione a Dettingen, maggiore a Fontenoy e Raucoux, promosso brigadiere il 20 III 1747), il brigadiere Richard-Edomnd de Cusack (nato in Fiandra da emigrati irlandesi, guida il reggimento di fanteria irlandese Rohte), il maestro di campo Charles-Eugéne-Gabriel de La Croix marchese di Castries (già a Fontenoy e Raucoux, guida il reggimento di cavalleria Du Roi).
Il maresciallo di Sassonia conta sulla scarsa mobilità degli austriaci ed ammassa le sue forze contro gli inglesi.
In tutto sono 60-80.000 francesi.

La Battaglia.
Il maresciallo di Sassonia schiera due colonne per occupare i due villaggi di Vlijtingen e Lauffeldt ma gli avversari intuiscono la sua manovra. Ligonier ordina di occupare e fortificare i villaggi, ma il duca di Cumberland ordina invece di schierare una linea di fanteria nel terreno aperto dietro ai villaggi. Le truppe alleate compiono questi movimenti contradditori. Vlytingen è data alle fiamme.
Entrambe le colonne francesi, guidate dal conte di Clermont, attaccano il villaggio di Lauffeldt (ore 11:00). Le brigate Monaco e La Fère sono respinte due volte dagli inglesi. Al terzo assalto, per ordine del maresciallo di Sassonia, si uniscono anche le brigate Bettens e De Molin. I francesi occupano le prime case del villaggio ma gli inglesi resistono. Il maresciallo di Sassonia fa approntare un batteria di pezzi di grosso calibro, ordina alle quattro brigate di ritirarsi e bombarda le case.
Alle quattro brigate si aggiunge Clermont-Bourbon con le brigate Sègur, Royal, Vaisseaux e la brigata Irlandese. Il duca di Cumberland chiede l’intervento degli austriaci, schierati all’ala destra, ma ottiene un rifiuto.
Le otto brigate francesi attaccano il villaggio e cacciano gli inglesi alla baionetta (è il sesto attacco in quattro ore).
Il duca di Cumberland ordina il contrattacco, preceduto da una carica di cavalleria dall’ala sinistra. Il generale sir John Ligonier con un reggimento di cavalleria (2° Scots Greys) e due di dragoni (6° Irish e Cumberland), carica i francesi sul fianco destro, sconfigge la cavalleria francese e la mette in rotta.
Il maresciallo di Sassonia lancia al contrattacco i Carabiniers che respingono i cavalieri avversari e catturano Ligonier. L’ala destra francese si riordina.
Contemporaneamente un’altra colonna di cavalleria inglese attacca Lauffeldt, ma è presa sul fianco destro dall’intervento delle brigate du Roy, La Tour du Pin ed Orléans guidate dal marchese di Salières e disordinata e respinta sulla propria fanteria.
Gli olandesi attaccano dall’ala destra ma sono respinti dalla cavalleria francese e lasciano un varco nel quale i francesi lanciano il conte d’Estrées, che prende il villaggio di Wilre, minacciando il fianco avversario. Il maresciallo di Sassonnia gli invia in rinforzo alcune brigate di cavalleria, compreso il reggimento di cavalleria Royal-Roussillon guidato da Emmanuel de Croy conte di Solre. I francesi si aprono la strada all’arma bianca superando un fosso. I Royal-Roussillon ricomquistano quattro pezzi d'artiglieria e sconfiggono un reggimento assiano. Gli squadroni inglesi ed assiani vanno in rotta.
Cumberland perde i nervi ed ordina la ritirata.
Quando gli austriaci iniziano a ritirarsi i francesi occupano il villaggio di Grote-Spouwen. La cavalleria e la fanteria francese incalzano gli austriaci mentre il corpo di Clermont-Tonnerre cerca di avvolgerli sul fianco, ma gli inseguitori riescono ad ingaggiare solo le truppe leggere della retroguardia austriaca.
Nello scontro si distinguono i reggimenti di cavalleria Royal, Berry, Roussilon, Anjou ed i croati.

Bilancio della Battaglia.
I coalizzati dichiarano 6-10.000 tra caduti e feriti, 800 prigionieri, compresi numerosi ufficiali, 23 cannoni ed 11 bandiere. Le perdite inglesi ammontano a 2.000 uomini (160 degli Scots Grey, 120 del 6° Irish e 100 del Cumberland). Gli inglesi catturano 9 stendardi francesi di fanteria e 5 di cavalleria.
Secondo i francesi le perdite alleate ammontano a 18.000 uomini, 20 cannoni perduti, 7 stendardi e 9 bandiere.
I francesi hanno 5.000 caduti e prigionieri, 3.000 feriti e 1.000 cavalli perduti. Tra i feriti c'è il maresciallo di campo Jacques-Charles marchese di Créquy-Manerbe (guida la brigata Royal Carabiniers).
È l’ultima grande battaglia del Maresciallo di Sassonia.


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