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Etimologia.
Tricheco deriva dal greco thrix trichós, pelo, ed èchein, avere. Dal
lappone morssa (tricheco) derivano il francese morse, lo spagnolo morsa, il
russo morž, il polacco mors, il finlandese mursu ed il rumeno morsa.
Dall’antico scandinavo hrossvalr (cavallo-balena) derivano l’olandese walros
(cavallo da spiaggia) e l’inglese walrus. I marinai la chiamavano “La Bestia dai Grandi
Denti”.
Classificazione.
Classe: mammiferi (phylum cordati).
Ordine: carnivori.
Sottordine: pinnipedi (pinnipedia), come le foche e le otarie. I pinnipedi sono altamente
specializzati per la vita acquatica, quasi esclusivamente marina. Rappresentano “Il ritorno dei
mammiferi al mare”.
Famiglia: Odobenidi, dal greco odus (denti) e báino, andare (Colui che cammina
con i Denti).
Specie: Odobenus Rosmarus, cioé “Cavallo Marino che Cammina con i Denti”. É
l’unica specie rimasta della famiglia, si ritiene che ne siano esistite 20.
Aspetto.
I maschi sono lunghi dai 3 ai 4,5 metri, con 3 m di circonferenza, e pesano 800-1.200 Kg,
raggiungono i 1.700-2.000 Kg in inverno, quando hanno maggiori strati di grasso. Le femmine sono
1/3 piú piccole rispetto ai maschi (spiccato dimorfismo sessuale), pesano 400-600 Kg. Tra i
pinnipedi sono superati in termini di dimensioni solo da due specie di elefanti marini.
La testa é relativamente piccola, occhi piccoli e neri, muso largo, le labbra superiori sono
carnose, provviste di 400-700 setole cornee corte (3 mm di diametro e 30 cm di lunghezza) e rigide
chiamate “baffi” o “vibrisse” (unico tra i Pinnipedi), distribuite in 13 o 15 file, erettili e
ricche di terminazioni nervose, dunque estremamente sensibili (ma non in acqua). Il tricheco
é privo di padiglioni auricolari, ridotti a semplici pieghe cutanee (come le foche). Le
papille gustative sono meno numerose e piú grosse di quelle dei mammiferi terrestri.
Corpo. Il collo é molto grosso non distinto dal petto e dalle spalle, con un rilievo (come
le otarie), é privo di scroto, ha la pelle spessa e grinzosa (spessa fino a 4 cm, piú
spessa nel collo e nelle spalle, con rughe profonde fino a 10 cm), corpo nudo nell’adulto, livrea
bruno chiara o bruno-giallastra, muta in autunno, rivestito di fitti peli nei giovani. La pelle
tende a diventare di colore chiaro con l’etá e quando il tricheco entra in acqua (per la
diminuita vascolarizzazione), mentre quando sta disteso al sole il colore diventa molto piú
vivo, tendente al rossiccio. Per mantenere la temperatura corporea possiede spessi strati di grasso
(fino a 15 cm), che raggiungono un terzo del peso totale (500 Kg).
La femmina ha 2 paia di mammelle. Il maschio possiede un osso nel pene di dimensioni assolutamente
gigantesche: 63 cm di lunghezza, il piú grande fra tutti i mammiferi sia in senso assoluto
che relativamente alle dimensioni nel suo corpo. Questo’osso dagli inuit é chiamato
oosik.
Dentatura a 18-20 denti. I canini sono lunghe zanne che crescono continuamente, raggiungono i 90-100
cm nei maschi (3-5 Kg) e 60 cm nelle femmine, che le hanno piú sottili ed arcuate; sono
visibili solo per 4/5. Il record accertato é di 139 cm e 5,5 Kg. Nei vecchi maschi di
solito mancano i molari inferiori e tutta la dentatura presenta fenomeni riduttivi Le zanne sono
utilizzate prevalentemente per cercare il cibo nei fondali marini, per agganciarsi al ghiaccio
quando dormono per non scivolare, per formare e mantenere dei buchi nel ghiaccio usati per
respirare quando si immergono, per camminare, per uscire dall’acqua ed in misura minore come
arma, afferrano piuttosto l’avversario con gli arti anteriori.
Il maschio, e raramente la femmina, é dotato di tasche faringee ai lati dell’esofago che
possono contenere fino a 50 l di aria, che funzionano come amplificatori per i suoni (specie
durante la stagione degli amori) e come galleggianti. Il suo verso é un tonante muggito
(o barrito) che intimorisce foche e orsi bianchi.
Habitat.
Aree costiere artiche, presso il limite dei ghiacci. Generalmente non migra, non si allontana mai
molto dal bordo della banchisa o dalla costa, si sposta seguendo la costa. Durante il periodo
estivo quando il ghiaccio si scioglie e si ritira verso il nord, il tricheco segue si sposta a
nord, mentre in inverno, quando il ghiaccio si espande verso sud, il tricheco si sposta a sud.
Questi spostamenti possono coprire distanze anche di 3000 km in un anno. Dipende dalla terraferma
per la riproduzione, la muta ed il primo periodo dello sviluppo.
É suddiviso in tre sottospecie in base all’area geografica:
Tricheco del Pacifico (Odobenus rosmarus divergens), piú grosso (10% in piú), con zanne piú pronunciate (divergens in latino significa svolta oltre), labbro superiore piú largo e baffi distribuiti piú estesamente. É la sottospecie piú numerosa, stimata sui 200.000 esemplari (1990). Diffuso tra l’Alaska e la Kamcatka. Fossili di trichechi datati 28.000 anni fa sono stati trovati nella baia di San Francisco, in California.
Tricheco del Mare di Laptev (Odobenus rosmarus laptevi), nelle coste settentrionali della Siberia, alcuni studiosi la ritengono tutt’uno con la sottospecie precedente. Le stime indicano meno di 5-10.000 esemplari.
Tricheco dell’Atlantico (Odobenus rosmarus rosmarus), con le narici rivolte anteriormente. Tra la Groenlandia ed il Canada orientale. Un tempo diffuso nella foce del San Lorenzo, l’Accadia, le coste dei Paesi Bassi, delle Isole Britanniche e della Russia artica. Decimato per scopi commerciali nel XIX sec. ed all’inizio del XX, ora é un animale protetto, solo alcune popolazioni del nord sono autorizzate ad ucciderlo per sussistenza, ma il bracconaggio (per le zanne) é molto attivo. Le stime indicano meno di 20.000 esemplari. I dati a disposizione non sono sufficienti a dichiaralo a rischio d’estinzione, ma i cambiamenti climatici non possono che causargli conseguenze negative, come pure alcuni disastri ambientali.
Strategie.
Costumi gregari, é il piú sociale tra i pinnipedi, vive in branchi numerosi, fino ad
un centinaio di individui (altre fonti dicono migliaia), composti in gruppi sociali minori e
territoriali comprendente un maschio dominante con 1-3 femmine e piccoli. Alcuni branchi
comprendono solo maschi. Non formano gerarchie, i piú grossi intimidiscono gli altri e
raramente si arriva allo spargimento di sangue. Sono piú dispersi in inverno, perchè
dispongono di maggior territorio, soprattutto i maschi; femmine e cuccioli preferiscono rimanere in
branchi. Il fragore generato dalle attivitá di un branco puó essere udito a
chilometri di distanza. é timido e ritroso, di indole abbastanza mite, non eacute;
pericoloso a meno che non sia minacciato. Una caratteristica non comune é che se un
esemplare del branco viene attaccato gli altri non scappano via per salvarsi ma corrono in suo
soccorso. Aiutano i compagni feriti.
Può rivolgere in avanti gli arti anteriori per muoversi meglio sulla terraferma (come le
otarie). A differenza degli altri pinnipedi, nuota utilizzando le pinne anteriori con andatura
incrociata, e muove tutto il corpo (come le foche). Si muove piú facilmente in acqua che
sulla terra, raggiunge una velocitá massima di 35 km/h ma la velocitá media é
di 7 km/h. é capace di immergersi per 10-30 minuti, alla profonditá di 10-80 metri,
per reperire il cibo sul fondo. Il record accertato é di 113 metri di profonditá.
Per evitare le embolie fa probabilmente fa come le foche (capaci di lunghe immersioni fino a 100 m
di profonditá): vuota i polmoni dall’aria, riduce l’attivitá cardiaca di un decimo o
un quindicesimo, il sangue circola appena, il poco ossigeno nutre il cervello, tollera elevate dosi
di acido lattico e anidride carbonica.
Il tricheco in libertá vive circa 40-50 anni. Teme soprattutto l’orca, la cui vista crea il
panico disordinato nel branco, alcuni trichechi possono morire schiacciati dai propri simili. L’orso polare caccia principalmente i cuccioli o gli esemplari malati, se riesce ad isolarli.
É cacciato dall’uomo che ne apprezza l’avorio, gli esquimesi sfruttano tutte le parti del
corpo.
Alimentazione.
Il tricheco mangia fino a 250 Kg di molluschi al giorno, 50-85 Kg ogni pasto.
Si nutre di 65 generi di organismi marini, tra i quali gamberetti, granchi, vermi, coralli molli,
tunicati, cetrioli di mare, vongole (il suo cibo preferito), crostacei, stelle marine, echinodermi,
lumache, cozze ed altri molluschi. Si trovano principalmente o al di sopra o appena al di sotto
della superficie del fondo marino. Li dissotterra trascinando le zanne oppure soffiando. Il
tricheco succhia le carni di cui si nutre, la lingua dal disegno simile a un pistone, chiude la
gola per non ingerire l’acqua, creando un vuoto, mentre l’animale mette il cibo rapidamente in
bocca. Per favorire la masticazione ingoia pietre grandi come un pugno. Nello stomaco di un
tricheco sono stai trovati resti di 2.000 molluschi. Non mangia vegetali. D’inverno é costretto a digiunare.
I vecchi maschi possono diventare carnivori, nutrirsi di pesci, uccelli, carogne (anche di cetacei),
uccidere giovani foche o persino trichechi cuccioli. Secondo la tradizione un tricheco che diventa
carnivoro disdegna molluschi e cetacei. Non si conosce come soddisfi il bisogno d’acqua, se
prevalentemente dal cibo oppure dall’acqua marina, ma non si sa come espelle il sale.
Riproduzione.
L’accoppiamento avviene tra gennaio e febbraio. Le femmine vanno in calore e diminuiscono la loro
assunzione di cibo in modo drastico.
Tra la sottospecie del Pacifico i maschi tentano di avere un canale esclusivo in un gruppo di
femmine mettendosi in mostra con vocalizzazioni particolarmente acute sia in acqua che a terra. I
maschi che attirano l’attenzione delle femmine riescono ad avere i loro favori per 1-5 giorni
(l’accoppiamento avviene in acqua), dopo di che sono sostituiti da altri maschi. I maschi della
sottospecie Atlantica hanno harem di una ventina di femmine che sorveglia gelosamente, sono
piú territoriali, fanno meno uso di vocalizzi ed i combattimenti sono piú accaniti,
terminando quasi sempre con l’abbandono di uno dei contendenti al primo sangue. Il tricheco mostra
affetto alla sua compagna strofinandole le vibrisse sul muso. Alcuni dei maschi costretti a
rinunciare alle femmine si masturbano.
Lo sviluppo embrionale é sospeso per quattro mesi (blastogenesi, frequente tra i pinnipedi) e
riprende in giugno-luglio. Le femmine aumentano l’alimentazione del 30-40%. La gravidanza dura
circa 330 giorni ed i cuccioli di tricheco nascono da metá aprile a metá giugno (la
durata totale della gestazione, dalla fecondazione dell’ovulo alla nascita dei piccoli dura
pertanto 15-16 mesi). Il parto avviene sulla terraferma o sulla banchisa. Normalmente nasce un
solo piccolo (i gemelli sono rari) di colore grigio (diviene bruno in due settimane) che pesa 45-75
Kg ed é lungo circa 110 cm.
La madre gli insegna subito a nuotare stringendolo al petto con le pinne, lo allattata a lungo. Il
latte é composto al 60% acqua, 30% grassi e 5-10% proteine, consuma 9 litri al giorno in cattivitá. L'allattamento termina dopo un anno e mezzo o due (dal sesto mese il cucciolo
mangia cibo solido e inizia a cacciare, a un anno pesa 200 Kg), dopo di che il cucciolo resta con
la madre ancora alcuni mesi. Per questo la riproduzione avviene ogni 2 o 3 anni ed i trichechi
hanno il piú basso tasso di riproduzione di qualsiasi pinnipede. Il maschio non
contribuisce ad allevare i piccoli. Se un cucciolo rimane orfano viene adottato da qualche altra
femmina del gruppo.
Le zanne iniziano a crescere dopo circa 6 mesi, escono dalla bocca verso i due anni, raggiungono le
dimensioni massime verso i 15 anni, ma in alcuni maschi non cessano mai di crescere. Le femmine
raggiungono la maturitá sessuale a 4-5 anni (6-7, completamente mature a 9-11) e rimangono
con la madre, i maschi a 5-6 (8-10) anni e si uniscono ad altri gruppi, ma prima dei 15 anni non
sono in grado di competere con i maschi adulti per avere accesso alle femmine. Vivono 20-30
anni.
Miti.
Dagli esquimesi il tricheco é chiamato “Gran Vecchio dei Ghiacci Vaganti”. Per gli eschimesi
e nativi americani nel Nord, il tricheco simboleggia le capacitá ed i poteri soprannaturali. Le ossa e la pelle sono utilizzati a scopo cerimoniale. L’animale é presente in numerose
leggende. Gli inuit hanno la dea Sedna con la testa di tricheco che vive in fondo al mare, simile
alla vecchia delle leggende dei tchouktche, in Alaska. Per questi Kutkh (Dio Corvo) crea il mondo,
il sole, la luna e seduce la figlia di uno spirito malvagio che per vendetta la trasforma in
tricheco. In altre leggende le zanne sono formate dalle sue lunghe trecce o dal muco nasale.
L’aurora é considerata il mondo popolato da coloro che sono stati ucciso, che giocano a palla con la testa di un tricheco. In un racconto esquimese il tricheco prende la renna con una corda e
cerca di trascinarla in acqua, é invece la renna che trascina il tricheco a terra.
Secondo la mitologia scandinava é simbolo di morte, di cattivi auspici o eventi nefasti. Era
cacciato giá dai Vichinghi per il suo avorio, chiamato Oro Bianco, con il quale
realizzavano oggetti di lusso, dai crocefissi agli scacchi. Nel medioevo le zanne dei trichechi
erano spacciate per corni di unicorno.
Sivuqaq.
Sivuqaq è il nome in lingua siberiano-yupik dell'isola di San Lorenzo (St. Lawrence Island),
al largo dell'Alaska, nel mare di Bering, vicino alla ricca corrente di Anadyr, che attira numerosi
uccelli migratori ed animali marini, come le balene ed i trichechi.
Nel 1994 alcuni cacciatori del villaggio di Gambel uccidono una mamma tricheco e catturano tre
cuccioli di due settimane. I bambini della scuola locale battezzano il maschio "Sivuqaq", e le
femmine "Uquq" (blubber, grasso, strato di grasso) e "Siku" (ice, ghiaccio). I cuccioli sono
acquistati dal parco tematico "Six Flags Discovery Kingdom" di Vallejo, in California, dove sono
addestrati e soggetti a studi sulla vocalizzazione, riproduzione ed intelligenza. "Sivuqaq"
partecipa a numerosi programmi radiofonici e televisivi, ha un ruolo importante nel film "50 First
Dates" ("50 Volte il Primo Bacio", del 2004), di Peter Segal, con Adam Sandler, Drew Barrymore, ed
in ruoli minori anche "Siku", "Uquq" e "Qiluk", femmina che lavora nel parco di Vallejo. All'uscita
del film alcuni esperti cinematografici sono erroneamente convinti che "Sivuqaq" sia il risultato
della computer-grafica. I versi di "Sivuqaq" sono in seguito utilizzati in "Jurassic Park" e nella
triologia "Il Signore degli Anelli".
Non poteva quindi mancare una pagina a lui dedicata su wikipedia (in inglese), al link
http://en.wikipedia.org/wiki/Sivuqaq_(walrus).
Curiositá.
Il re Alfredo "Il Grande" fa aggiungere due relazioni sui popoli nordici alla Storia Universale del teologo spagnolo Orosio; una narra di Wulfstan e l'altra del norvegese Ottar signore di Halogaland. Ottar abita "più a nord di tutti gli uomini del nord", presso il circolo polare artico, è un ricco possidente, agricoltore ed allevatore, conduce la caccia alle balene ed alle foche, commercia in Danimarca, nel Baltico ed oltre Capo Nord, sulle coste del mar Bianco, alle foci della Dvina, riceve dai Finni tributi in pelli di balena, martora, foca, orso e lontra, piume d'uccello ed ossa di balena. Ottar entra al servizio del re come maestro di nautica e gli dona le migliori zanne di tricheco.
Il tricheco é raffigurato sui francobolli di numerosi paesi: Alaska, Argentina, Bulgaria, Canada, Congo, Emirati Arabi, Gambia, Groenlandia, Guinea, Mali, Mongolia e Unione Sovietica. Compare inoltre su monete (Canada, Groenlandia), banconote (Territori Artici) e medaglie (Stati Uniti, Russia).
Per la sua docilitá ed intelligenza, il tricheco é una delle attrazioni principali dei parchi acquatici. Negli Stati Uniti 7 parchi ospitano una trentina di trichechi, ma dal 1931 solo 11 trichechi sono nati in cattività.
Si una dire “Baffi da Tricheco” per indicare grandi baffi folti, molto
popolari tra la fine del XIX sec. e l'inizio del XX, e nuovamente tra i movimenti giovanili
degli anni '60.
Tra i più noti "Baffi da Tricheco" troviamo
il generale unionista e politico Ambrose Everett Burnside (1824–1881),
il ventunesimo presidente degli Stati Uniti Chester Alan Arthur (1830-1886),
il generale George Armstrong Custer (1839-1876),
lo scrittore inglese Joseph Rudyard Kipling (1865-1936),
lo scrittore americano Mark Twain (1835-1910),
ed il professor Horace E.F. Slughorn, in "Harry Potter ed il Principe Mezzosangue".
Il sottomarino battezzato “Tricheco”, varato a Monfalcone l’11 IX 1930, é ritenuto il piú sfortunato della regia marina italiana, per la quantitá di incidenti, attacchi subiti, missioni infruttuose e lanci di siluri falliti. É silurato dal sommergibile britannico “Upholder” il 18 III 1942 al largo di Brindisi ed affonda con 38 uomini.
La Douglas ha chiamato Morse un biblano, ed anche un biblano idrovolante è stato chiamato Walsur.
All'inizio della stagione sportiva di Formula Uno del 2004, la McLaren si
è presentata con un muso radicalmente ridisegnato, chiamato "Walrus-Nose", che però
si è dimostrato poco competitivo e dopo pochi mesi è stato sostituito da uno
più tradizionale. Juan Pablo Montoya era uno dei piloti del team.
Il tricheco appare nell’episodio “La Foca Bianca” de “Il Libro della Giungla” di Rudyard Kipling, dove é descritto come vecchia strega marina.
La poesia “Il Tricheco e il Falegname” (1871), nell’opera “Attraverso lo Specchio” di Lewis Carroll, é ispirata da un esemplare impagliato nel Sunderland Museum. Walt Disney la inserisce nel film a cartoni animati “Alice Nel Paese delle Meraviglie” (1951). Il tricheco mangia un piatto di ostriche a spese del falegname suo complice.
John Lennon e Paul McCartney, ispirati dalla poesia appena citata, scrivono
la canzone "I am the Walrus" (1967, “Io Sono il Tricheco”), cantata, oltre che dai Beatles,
dagli Oasis, dell’attore Jim Carrey, da numerosi altri artisti di tutto il mondo
(tradotta anche in tedesco e finlandese), eseguita in versione strumentale, ad esempio da
Frank Zappa. La canzone ha ispirato numerosi oggetti di merchandising (magliette, tovaglioli,
tazze, spillette).
“I am the Walrus” è una delle 33 canzoni dei Beatles che formano la colonna sonora del film musicale “Across the Universe” (regia di Julie Taymor, 2007), riarrangiate da Elliot Goldenthal. È eseguita dai Secret Machines e cantata da Bono (degli U2), nel ruolo del Dr. Robert, che poco prima di iniziare a cantare poggia la mano sul suo libro, intitolato “I am the Walrus”. L’anteprima europea è stata proiettata alla festa internazionale del cinema di Roma (2007). All’Università Bocconi è andato in scena un rifacimento teatrale con musiche dal vivo, intitolato “Across the University” (2011).
Daring Dash è il tricheco amico del pinguino Titanic Tip nel cartone animato "La Sirenetta. Il Ritorno agli Abbissi" (Disney, 2000).
Un altro tricheco dei cartoni animati è Wally Walrus (Walter Lantz Productions).
Il tricheco popola anche il mondo dei videogiochi: Rotor Walrus o il Tricheco Rotore, genio della meccanica, in Sonic The Hedgehog (SatAM) e Rusty Walrus, cuoco della corazzata di N. Gin in Crash Bandicoot Twinsanity, omaggio al celebre pilota NASCAR Rusty Wallace.
Il World Wide Walrus Web raccoglie foto, filmati e curiosità
sul sito in lingua inglese
www.worldwidewalrusweb.com.
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