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La Lega dei Neutrali (1800-1802)

Guerre Napoleoniche

Il Domino del Mare.
A Parigi giunge la falsa notizia della sconfitta di Napoleone a Marengo, quindi Talleyrand e Fouché rimaneggiano il governo in loro favore. Napoleone torna nella capitale ed è costretto dalla situazione politica a rimanervi anche dopo la riapertura delle operazioni militari.
L’Inghilterra ha rifiutato di estendere l’armistizio sul mare, occupa Malta (X 1800), rivendicata dallo czar Paolo I, ed ostacola anche il traffico mercantile dei paesi neutrali. Lo czar Paolo I sequestra le merci e le proprietà inglesi, dichiara l'embargo delle 300 navi inglesi nei suoi porti, interna gli equipaggi (XI 1800).
Lo statunitense Robert Fulton ottiene da Napoleone Bonaparte il finaziamento della "Nautilus Company" per la costruzione di una flotta di sottomarini “Nautilus Mecánicos”, costruisce il primo prototipo, effettua una dimostrazione sulla Senna ed una missione nella Manica, senza causare danni alle imbarcazioni britanniche. Il "Nautilus" naviga in superfice a vela, in immersione con 3 eliche e un'autonomia di 6 ore ed è munito di periscopio.

La Situazione Militare.
I francesi dispongono di 260.000 combattenti, più altrettanti nei depositi, negli ospedali, in Egitto e nelle colonie:

L’arciduca Carlo dispone di 136.000 uomini più 78.000 che fronteggiano Moreau sul Reno.

La Campagna del 1800 in Germania – Ripresa delle Operazioni.
La francia denuncia l’armistizio (12 XI 1800) dichiarando di aprire le ostilità il 17 seguente. L’Armata del Reno assume il seguente schieramento:

Moreau intende forzare il passaggio dell’Inn a monte di Rosenheim ed inizia ad avanzare con il centro e l’ala sinistra (28 XI) in sei colonne, su un fronte di 75 Km, incontrando solo deboli distaccamenti austriaci che sono ricacciati (29 XI).
Lecoubre invia le due divisioni da Tölz verso Rosenheim e Rott.
All’estrema sinistra la divisione Ney si scontra con una forte colonna austriaca (valutata sui 15.000 uomini) presso Ampfing (30 XI) ed è costretta a ripiegare verso sud su Hann. Il corpo di Grenier si impegna a sostegno lungo l’Isen. Forti colonne austriache occupano Moosburg e Landshut.
Il giorno seguente (1 XII) Grenier è attaccato con decisione tra Ampfing e Dorfen ed è costretto a ripiegare su Haag. Una colonna austriaca passa il Danubio a Ratisbona e scende verso Landshut.
Moreau, minacciato sulla sinistra, è costretto a interrompere la marcia su Rosenheim ed ordina la riunione delle forze a Hohenlinden. All’ala destra Lecourbe, che ha già raggiunto a Rosenheim, riceve l’ordine di portarsi ad Eberberg. Contro la colonna austriaca che scende da Ratisbona è inviata una divisione di S. Suzanne da Ingolstadt a Freising.
Gli austriaci avanzano convinti che i francesi siano in ritirata, questi invece li attendono presso Hohenlinden (3 XII 1800) e li sconfiggono.
L’arciduca Carlo ripiega oltre l’Inn, poi a Salzach inseguito dai francesi.
Russia e Svezia firmano a Pietroburgo un accordo di "Nautralit&agrava; Armata" (16 XII 1800), al quale aderiscono anche la Danimarca e la Prussia.
A Parigi Napoleone sfugge ad un attentato di un ordigno esplosivo noto come Macchina Infernale (24 XII 1800) e ne approfitta per far deportare 130 avversati politici.
L’arciduca Carlo, raggiunto dai francesi tra Salzach e Traun, è costretto ad accettare l’armistizio di Steyr (25 XII 1800).

La Campagna del 1800 in Italia e Svizzera.
I Coalizzati dispongono delle seguenti truppe:

Mcdonald invia la divisione Marlot nei Grigioni per mantenere il contatto con l’Armata del Reno (Moreau) e per fronteggiare dal Fleula gli austriaci che occupano Zernetz. All’ala destra la divisione Baraguay da Tirano raggiunge l’alta Valtellina e l’Engardina a copertura del grosso. Il grosso dell’Armata d’Elvezia (3 divisioni, 7.000 uomini), avanza da Coira per lo Spuga (27 XI – 1 XII) con gravi difficoltà a causa dell’assideramento e delle valanghe (perde 200 uomini), procede per Chiavenna (6 XII), passa l’Aprica, attacca il Tonale difeso da Wukassovich (23-25 XII). Quindi procede per la val Canonica, il lago d’Iseo, il colle di San Zeno, la val Trompia, Gardone, Vestone, Storo, Riva e giunge a Trento (6 I 1801).
Dal colle di Resia le divisioni Baraguay e Morlot raggiungono Bolzano.
Queste colonne, più alcune truppe dell’Armata d’Italia (Brune) risalgono la val Longarina e costringono Wukassovich a ripiegare per la val Sugana verso l’armata di Bellagarde.
Frattanto Brune si porta a Chiese al Mincio (20 XII). Dupont forza il passaggio ai Molini di Volta (25 XII), a valle di Borghetto, e giunge a Pozzuolo dove è fermato mentre il passaggio del grosso, prevvisto a Monzambano, a monte di Borghetto, è rinviato a causa del ritardo dell’equipaggio da ponte.
Bellagarde concentra le forze a Pozzuolo e sta vincendo ma giungono al centro le prime truppe di Suchet: una brigata del piemontese del generale marchese Colli seguita da due brigate di dragoni di Davout che ristabiliscono la battaglia e riportano la vittoria, seppure a caro prezzo.
Il giorno successivo Brune riesce a forzare il passaggio del Mincio a Monzambano (26 XII).
Bellagarde si ritira dietro l’Adige ma Brune lo passa a Bussolengo (1 I 1801), gli austriaci ripiegano su Vicenza. L'armistizio di Steyr pone fine alle ostilità anche in Italia (16 I 1801).

La pace di Lunéville.
I delegati dell’armistizio concludono la pace di Lunéville (9 II 1801), che ricalca quella di Campoformido, nonostante l’Austria si sia impegnata con l’Inghilterra a non concludere la pace fino alla primavera del 1801.
Napoleone rimaneggia i territori italiani:


Il Bombardamento di Copenaghen.
La Gran Bretagna occupa la Guinea Francese, blocca i porti francesi e cattura le navi mercantili.
La Francia occupa l’Hannover, sequestra le merci inglesi, imprigiona i cittadini inglesi e concede patenti di corsa.
Da Algesiras escono 10 vascelli franco-spagnoli che sono attaccati da sir James Saumarez con 5 vascelli presso Gibilterra (12 III 1801). I franco-spagnoli hanno un vascello catturato, due saltano in aria e gli altri fuggono a Cadige.
L’ammiraglio sir Hyde Parker con Nelson e 20 vascelli lascia Yarmouth (12 III 1801), comunica alla Danimarca un ultimatum perché esca dalla Lega dei Neutrali, quindi effettua il bombardamento della flotta danese (18 vascelli), i magazzini e la città di Copenahgen (2 IV 1801). Gli svedesi hanno 5 vascelli in arrivo (a Carlscrona) ed i russi altri 12 (a Revel).
Lo czar Paolo I è assassinato (12 III 1801). La Danimarca accetta un'armistizio (9 VII) e la flotta Inglese entra nel Baltico (12 VI) presentantosi davanti Carlscrona (29 IV) e Revel (12 V). Il nuovo czar Alessandro leva l'embargo alle navi inglesi (V 1801).
Nelson con 57 imbarcazioni attacca la flottiglia francese a Boulogne (notte del 15 VIII 1801), difesa dall’ammiraglio Latouche-Treville che ha incatenato tra loro 24 cannoniere che respingono l'attacco causando 44 caduti e 128 feriti agli inglesi.

La Pace di Amiens.
Dopo una crisi di governo, Pitt è sostituito dagli uomini del suo stesso partito e l’Inghilterra raggiunge con la Francia il trattato di Amiens (25 III 1802) che assegna l’Egitto agli Osmani, l’Inghilterra promette la restituzione di Malta ai Cavalieri di San Giovanni e delle colonie francesi, spagnole ed olandesi ai rispettivi paesi. La Francia abbandona Napoli e Roma.



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