I Prussiani.
Federico II avanza su Schachtordund assumendo ordine obliquo su due linee. Al centro è schierata la fanteria su tre file, alle ali la cavalleria rinforzata da 2 battaglioni di granatieri su ogni ala.
In tutto 16.000-16.800 fanti e 3.500 cavalieri oppure 20-21.600-22.000 uomini e 60 cannoni.

Gli Austriaci.
Il conte Adam Neipperg è schierato presso Mollwitz, sul fiume Neiss, su due linee. Al centro 10.000 fanti, in gran parte reclute inesperte, schierati su quattro file, ed alle ali 8.000 cavalieri.
Altre fonti indicano 16.000 fanti, 4-5.000 cavalieri più gli ussari, oppure 19-20-25.000 uomini e 18 cannoni.

La Battaglia.
L’ala destra prussiana, appoggiata dall’artiglieria, si avvicina agli austriaci che non hanno ancora piazzato i cannoni (ore 12:00).
La cavalleria austriaca presso Mollwitz si trova sotto il fuoco dell’artiglieria prussiana e si lancia all’attacco (oer 14:00). I 4.500 cavalieri guidati dall’abile generale Römer sono affrontati da 2.000 cavalieri prussiani, compresi i dragoni di Schulenberg, che sono messi in fuga. Cadono il genereale austriaco Römer ed il prussiano Schulenberg. Gli austriaci catturano 4 pezzi d’artiglieria (9 in un'altra fonte). Federico II, che si trova su quest’ala, rischia di essere catturato ed il maresciallo conte di Kurt von Schwerin lo induce a mettersi in salvo con il suo cavallo grigio inglese. Federico II trova Oppeln già occupata dagli austriaci e ripara a Löven.
Parte della cavalleria austriaca si disperde per saccheggiare.
Leopold principe ereditario di Anhalt-Dessau fa ruotare alcuni battaglioni (tra i quali il proprio ed i granatieri di Kleist) per proteggere l’ala destra prussiana, rimasta scoperta. La cavalleria austriaca avvolge i prussiani ma è tenuta a distanza dal fuoco dei moschetti e dei cannoni. Tenta la carica per cinque volte. Neipperg sposta su quest’ala alcuni reggimenti ed i corazzieri di Benthein che tuttavia arrivano tardi.
Sull’altra ala, la cavalleria austriaca guidata dal generale Berlingen respinge la cavalleria prussiana del generale Posoduischi. Al centro la fanteria prussiana del feldmaresciallo Kurt Christoph conte di Schwerin effettua un fuoco tre volte più rapido della fanteri austriaca e con l’appoggio di altra artiglieria la respinge. Schwerin è ferito due volte ma sulla sinistra la fanteria austriaca cede.
I prussiani conquistano Mollwitz ma il combattimento dura incerto fino a sera, quando gli austriaci ripiegano (ore 19:00) coperti dalla cavalleria dell’ala destra, abbandonando 6 cannoni catturati ai prussiani e 9 pezzi propri, ma portandosi dietro uno dei pezzi catturati.

Bilancio della Battaglia.
È la prima vittoria di Federico II, che lascia 4.613 o 4.850 tra caduti e feriti (190 ufficiali) contro i 4.410 o 4.551 degli sconfitti. Grönne muore per le ferite riportate. Neipperg ha tre cavalli uccisi sotto di sé. Gli ussari austriaci catturano l’astromono francese Maupertuis che è portato a Vienna ed è liberato da Maria Teresa.
Gli austriaci reclamano la vittoria per aver subito meno perdite.
La battaglia è ricordata come una delle prime vittorie della fanteria sulla cavalleria, del binomio moschetto e baionetta sull’arma bianca.