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La Battaglia di Luzzara (15 VIII 1702).

Guerra di Successione Spagnola (1702).

I Franco-Spagnoli.
Il maresciallo Luis-Joseph di Borbone duca di Vendôme, detto "Le Grand Vendôme", dispone 53 battaglioni di fanteria e 100 squadroni di cavalleria per un totale di 35-55.000 uomini.
I Franco-Spagnoli prendono Guastalla, avanzano in due colonne, superano Luzzara e pongono il campo a sud di Riva, ma molti uomini si disperdono per saccheggiare.

Sono presenti Vaudémont, Philippe-Alexandre-Emmanuel de Croy-Solre (guida il proprio reggimento di fanteria) ed il reggimento di cavalleria Sheldon-irlandais.
All'arrivo degli imperiali, i franco-spagnoli si schierano davanti a Luzzara su una sola linea, a causa delle truppe disperse. L'artiglieria è piazzata frontalmente. La riserva è composta da 4 battaglioni e 5 squadroni.

Gli Imperiali.
Il principe Eugenio di Savoia abbandona l’assedio di Mantova e giunge presso le posizioni avversarie, tuttavia la sperata sorpresa non riesce. Informato del fatto che numerosi francesi sono dispersi a saccheggiare, Eugenio decide di attaccare:

Sono presenti il conte di Trausmandorf, il marchese Visconti, Gutenstein ed il conte Serini.
In tutto sono 38 battaglioni ed 80 squadroni per un totale di 28.000 uomini e 57 pezzi d'artiglieria.

La Battaglia.
Il terreno è rotto da canali, fossi, siepi e qualche opera campale. I due eserciti si fronteggiano finché Eugenio di Savoia con due colpi di cannone dà il segnale dell’inizio della battaglia (ore 17:00). Gli imperiali attaccano principalmente la destra franco-spagnola per staccarla dall’argine del Po ma sono fermati dal massiccio fuoco nemico e subiscono un contrattacco. I franco-spagnoli sono messi in difficoltà al centro ma Filippo V si getta nella mischia ed i suoi riescono a ritirarsi in ordine.
I franco-spagnoli dispersi tornano a poco a poco ai propri reparti. Cade il principe Commercy ed agli imperiali è concessa una sospensione dei combattimenti per recuperare il corpo.
Gli imperiali riprendono gli attacchi al centro e contro la sinistra. Il duca di Vendôme impiega le riserve per sostenere l'ala sinistra. La mischia prosegue senza vantaggi decisivi fino a sera. Gli imperiali guadagnano terreno contro la sinistra avversaria ma l'oscurità e la stanchezza separano gli eserciti (ore 21:00).
All'alba il reggimento Piémont scopre di essere quasi accerchiato e ripiega.
Il giorno seguente le parti raggiungono una tregua per raccogliere i caduti, che ammontano a 2.800-4.000 uomini per gli imperiali e 4.600 per i franco-spagnoli (2.500 tra caduti e feriti in altre fonti).
Entrambi reclamano la vittoria.


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