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ESERCITI DELL'EPOCA DELL'ASSOLUTISMO

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LA FRANCIA

Eserciti dell'Epoca dell'Assolutismo.

Luigi XIV "Le Roi Soleil".
Luigi XIV di Borbone re di Francia segue e partecipa alle riforme militari dei suoi ministri, guida personalmente in campagna il proprio esercito (fino al 1693) ed in seguito continua a diramare gli ordini ai propri marescialli, numerosi dei quali non prendono iniziative personale senza attendere gli ordini da Parigi.
Nelle campagne Luigi XIV è accompagnato da storiografi ufficiali (Racine, Boileau, Pellisson) e da artisti che immortalino nelle loro opere la gloria del re.
L’organizzazione militare francese è per le altre nazioni un modello da imitare e questo periodo è quindi detto "Grand Siècle".

Le Riforme di Louvois.
Michel Le Tellier, segretario di stato per la guerra (1643 - X 1677) inizia la riforma dell'esercito francese (1659), proseguita massicciamente da suo figlio François Michel Le Tellier marchese di Louvois, che lo affianca (1662) e gli succede nella carica (X 1677-1691).
Il padre cura il ripristino della disciplina, il pagamento regolare delle truppe, la costruzione di fortezze, caserme e depositi, la formazione di un servizio medico. Il figlio accentra l’amministrazione dell’esercito, limita la corruzione tra il corpo ufficiali, cura la logistica, eleva gli effettivi, migliora ed uniforma l’equipaggiamento con l’adozione del fucile a pietra focaia (fusil) al posto del moschetto, adotta la baionetta, ammoderna l’artiglieria ed il genio.
Sottoposti al ministro ci sono intendenti, commissari e tesorieri.
Risale a François Le Tellier l’istituzione del Régiment du Roi, di proprietà del re e non del colonnello, come allora si usava. I reggimenti sono sempre più designati con nomi di province, invece che con il nome delle famiglie nobili o del colonnello.
Anche l’adozione diffusa dell’uniforme (1670) ha lo scopo di rimarcare che i reggimenti appartengono al re. L’uniforme grigia identifica i reggimenti dei nobili, il rosso quelli dei principi ed alcuni stranieri (i Royal, Noailles, Pons e Fitz-James), il blu quelli del re, ma questo colore è esteso a tutti i reggimenti di cavalleria (1763).
Riguardo agli effettivi ho raccolto i seguenti dati:

Le diserzioni in media sono del 25%, come negli altri eserciti europei (solo in Prussia è più elevata, a causa della rigida disciplina). La diserzione è punita con la condanna alle galere, subita da 16-17.000 soldati tra il 1684 ed il 1715.

La Logistica.
Louvois adotta permanentemente il sistema dei depositi anche in tempo di pace, che rendono i francesi capaci di effettuare campagne invernali, fa costruire 160 caserme (dal 1661 al 1715), un alloggiamento per gli invalidi a Parigi (1670) seguito dal celebre Hotels des Invalides (iniziato nel 1671 ed inaugurato nel 1706) che alla fine del regno ospita 3.000 soldati.
La tenda è utilizzata diffusamente negli accampamenti (1700) ed è istituito un servizio di sanità con 50 ospedali militari (1708).
Il commissario generale alle fortificazioni Vauban, capo del genio (dal 1672), rafforza 300 piazzeforti e ne costruisce 33 nuove. L'opera è chiamata "Ceinture de Fer", inoltre adotta nuove metodiche ed efficaci tecniche d'assedio.

Gli Ufficiali.
Il corpo ufficiali è formato dalla nobiltà (noblesse d’épée), alla quale non è richiesta alcuna competenza militare. Per entrare in servizio è necessario aspettare che si liberi un posto, spesso pagando un altro affinchè lo ceda. Non è raro il caso di colonnelli minorenni, chiamati colonels à bavette.
La gerarchia militare è in conflitto con i titoli nobiliari e con i privilegi dei singoli reparti, principalmente l’indisciplinata Maison du Roi. L’Ordre du Tableau (1675) fissa la gerarchia militare degli ufficiali e stabilisce il principio d’anzianità, che pone fine al comando alternato tra ufficiali di pari grado, ma non risolve tutti i problemi. L’Ordre du Cadre del ministro Lauvois fissa i privilegi degli ufficiali e dei reparti.
Il re è il comandante supremo. I marescialli di Francia, luogotenenti generali e marescialli di campo guidano gli eserciti, parti di essi o distaccamenti, coadiuvati da sergenti maggiori. Colonnelli e maestri da campo guidano i reggimenti. I capitani guidano le compagnie. La media è di un ufficiale ogni 15 uomini. Dopo la morte del colonnello generale duca d'Epernon (1661), questa alta carica non è più conferita.
Va formandosi uno stato maggiore: Luigi XVI alla fine del '600 istituisce le cariche di major généraux ed aides major généraux per la diramazione degli ordini, regolare l'accampamento e lo schieramento. Il marescialli de Ségur crea il maréchal général de logis de l'armeé ed alcuni aides maréchal général de logis de l'armeé.
Luigi XIV effettua l’ultima leva feudale delle classi nobili (1693).
Per compensare i meritevoli Louvois istituisce l’ordine cavalleresco di San Luigi con assicura nobiltà ed una pensione (1693), riservato ai cattolici, seguito dall’Ordine ai Meriti Militari (1759) per gli ufficiali protestanti (per lo più tedeschi e svizzeri).
Le scuole sono essenzialmente tecniche: i collegi militari ad Angers e Brienne, la scuola di artiglieria a La Fère, quella del genio a Mezières, quella di cavalleria a Samur ed infine la Scuola Reale Militare (1751).
Nel 1710 gli ufficiali ammontano a 19.276; uno ogni 21 fanti o ogni 9 cavalieri e dragoni.

La Maison du Roi.
È chiamata Maison du Roi (dal 1671) o anche Maison Militaire il corpo che comprende reparti scelti di fanteria e di cavalleria, formati prevalentemente dalla nobiltà.
La Gardes du Dehors (acquartierata fuori dal Louvre) comprende:

La Gardes du Dedans (acquartierata dentro il Louvre) comprende:

Il corpo ammonta in tutto 8.500 uomini (1690). Nella guardia è introdotto il servizio militare obbligatorio (1706-1712).
La guardia partecipa con 6-8 battaglioni alle principali battaglie della Guerra di Successione Spagnola sul fronte delle Fiandre (ma sono superiori i "Vieux", i "Petits Vieux" ed i reggimenti del re) ed a partire da questa guerra la sua reputazione declina.

La Gendarmerie de France.
Questo storico corpo scelto, nato durante la guerra dei 100 anni, è ridotto a 16 compagnie d’ordinanza che formano 8 squadroni (1690). Mantegnono le disignazioni tradizionali anche se sono composte da nobili francesi.
Sono tutti armati allo stesso modo di spada e pistola ed indossano la stessa uniforme ma 10 compagnie sono dette di gendarmes mentre le altre 6 sono dette di cavalerie légère, comandati dagli ufficiali dello état-major de la cavalerie légère. Gli ufficiali sono principi e membri della famiglia reale. I primi quattro squadroni sono agli ordini diretti del re e sono chiamati grande gendarmerie.
Ogni squadrone è diviso in 2 compagnie di 40 uomini in tempo di pace, 80 in guerra, per un totale di 1.280 uomini. La gendarmerie, assieme alla cavalleria della Maison, ammonta a 3.420 uomini (1678). Usualmente è tenuta di riserva con la Maison du Roi.
In ordine di anzianità le 16 compagnie sono:

Ridotti a 10 compagnie (1763), le prime 4 sono acquartierate presso Versailles, le altre, chiamate petite gendarmerie sono donate dal re come guardie d’onore a re Stanislas a Lunéville (gendarmerie de Lunéville).
La gendarmeria di Francia è soppressa nel 1788.

La Fanteria.
MATERIALE UMANO: La fanteria è principalmente mercenaria, formata da pochi volontari, principalmente poveri ed emarginati. I colonnelli si occupano dell’arruolamento, spesso con false promesse, e sono considerati proprietari del proprio reggimento. La durata minima d'ingaggio è fissata a 3 anni (1682).
La disciplina e l'addestramento sono curati dai sottoufficiali, che provengono dai ranghi (portano un'uniforme diversa dal reparto fino al 1702).
L’esercito comprende numerosi stranieri (1/8 degli effettivi nel 1677, 1/4 nel 1789). Le uniformi sono adottate diffusamente per sottrarre ai colonnelli la "proprietà" dei reggimenti, dandola al re (non alla nazione), e per ridurre le diserzioni (1672-1700); sono grigie per i francesi, rosse per svizzeri ed irlandesi, blu per gli altri stranieri e sono imposte in seguito anche agli ufficiali (1705).
INQUADRAMENTO: È inquadrata in compagnie amministrative di 60 uomini (1670) che diventano 50 (1671-1678), 35 (1699) e nuovamente 50 (1710). Sono a volte suddivise plotoni, poi in 3 squadre (dal 1661).
Ogni compagnia comprende picchieri e moschettieri, poi una sola arma. Le compagnie hanno 4 granatieri (dal 1667) e 4 fucilieri (dal 1670, poi 6). Una compagnia di granatieri è inserita nei Regiment du Roi (1670) ed in seguito anche gli altri granatieri sono riuniti in compagnie di proprietà del re, una per reggimento (1672), meno numerose delle altre (35 uomini nel 1679, 40 nel 1684).
L’unità tattica è il battaglione, formato da 10-12 compagnie, portate a 16 dopo la Guerra d’Olanda (1672-1678) per un totale di 800 uomini per battaglione. Alla fine della Guerra della Lega d’Augusta (1686-1697) un battaglione ha 13 compagnie per un totale di 715 uomini; durante la Guerra di Successione Spagnola (1701-1714) ha 13 compagnie meno numerose per un totale di 585 uomini per battaglione, più gli ufficiali. I reggimenti, a seconda degli effettivi, si schierano formando uno o due battaglioni.
I reggimenti continuano a distinguersi secondo l’anzianità di servizio:

Salgono a 49 reggimenti permanenti (1665), 104 tra francesi e stranieri durante la Guerra d’Olanda (1672-1678), 126 regolari (1686), 335 reggimenti, tra permanenti e temporanei, durante la Guerra di Successione Spagnola (1701-1714), 166 sono soppressi alla fine della guerra (1714-1715).
I reggimenti stranieri sono formati da valloni, tedeschi, irlandesi ed italiani (ad esempio il reggimento Monferrato), inquadrati come i francesi, o da svizzeri con inquadramento proprio (2-3 battaglioni di 4 compagnie di 200 uomini).
Sono infine create le brigate, formate da due reggimenti, inquadrate in 21 divisioni (1788).
IMPIEGO TATTICO: I battaglioni si schierano su 8 righe, 4 di picche e 4 di moschetti, ridotte in seguito a 6 (2 di picche), 4 o a volte 2. Altre volte i moschetti sono al centro ed i picchieri alle ali. Gli ufficiali fanno di cornice secondo il grado e l’anzianità. Il centro del battaglione è segnato da 2-3 bandiere con i colori del colonnello ed il drapeau d’ordonnance (ma non la bandiera francese, bianca con i fleus-de-lille oro), generalmente di molti colori con una croce bianca; solo le cravatte bianche legate in cima alle aste delle bandiere rendono possibile distinguere i reggimenti propri da quelli avversari.
Maurizio di Sassonia adotta il passo cadenzato dei falangisti greci.
Il fuoco ("tirerie" per Maurizio di Sassonia) è effettuato in linea, per compagnia o per battaglione. Turenne esperimenta l’uso di schermi di fanteria leggera imitando i croati impiegati dagli austriaci. Villars imita il fuoco a rotazione degli inglesi.
ARMAMENTO: L’arma della fanteria è il moschetto a miccia con gittata 250 iarde, gittata utile 80 iarde, un colpo al minuto. Il fucile con acciarino (gittata utile 70-90 m., massima 200, usuale 60 m; 25 colpi in dotazione; il calibro è progressivamente ridotto) ha il vantaggio di essere più semplice da usare, consente di serrare le linee dei tiratori e può essere portato carico a tracolla, pronto a sparare. I francesi iniziano tardi l’adozione del fucile: un’ordinanza di Louvois ne ordina la confisca (1665), sono poi consentiti 4 fucilieri per compagnia (1670), infine un’ordinanza adotta il fucile per tutto l’esercito (15 XII 1699), lasciando il moschetto solo ai reparti di seconda linea.
La baionetta a spina (o a tappo), che ostruisce la canna (la prima citazione è del 1647), è distribuita ai reggimenti di fucilieri (1671) ma è sostituita dalla piè efficiente baionetta ad anello o a ghiera (1678) che è poi adottata da tutto l’esercito (1689). L’uso della picca (arma lunga 4,20 - 5,50 m) si riduce fino al definitivo abbandono (1703).
Nasce il primo fucile d’ordinanza francese (1717) con un appalto che stabilisce i requisiti stabiliti dal consiglio reale di guerra (in uso per 140 anni).

La Milice.
Il bisogno di truppe induce Luigi XIV ad introdurre il servizio militare obbligatorio, inizialmente in piccola scala con compiti di scorta ai cannoni, ai viveri e di guarnigione alle piazzeforti.
La prima Ordonnance de la Milice (1688) obbliga al servizio uno uomo per parrocchia scelto tra gli scapoli, successivamente sorteggiato invece che scelto (XII 1691) con la possibilità di riscattarsi e farsi sostituire (a scapito del reperimento di volontari per le truppe ordinarie), infine comprende anche gli sposati (1703). Dopo 7 anni il ritorno alla vita civile è premiato con l’esenzione dalle tasse per un anno, altri due se sposato. Le Ordonnance de Levéè si ripetono ogni anno (dal 1712) con una chiamata media di 20.000 uomini, una punta di 33.000 (1701) ed un minimo di 9.800 (1708). Sono escluse le regioni di frontiera, già provate dagli acquartieramenti (dal 1702).
Reggimenti di milizia sono poi impiegati in Catalogna, Piemonte e Fiandra (dal 1693), alcuni sono fusi con le truppe regolari (1701); 71 battaglioni della milizia sono incorporati come secondi battaglioni nei reggimenti istituiti nel 1702.

Le Truppe Leggere.
Compagnie irregolari di truppe leggere, miste di fanti e dragoni, sono levate ed impiegate nelle zone di confine per colpi di mano, imboscate o per imporre contribuzioni. Sono inquadrate in Compagnies Franches di 50-450 uomini.
Durante la Guerra di Successione Austriaca ne sono levate più di 90. Si distinguono in particolare i 6 battaglioni levati in Linguadoca ed impiegati in montagna sul confine spagnolo ed italiano.
Il maresciallo Maurizio di Sassonia, favorevole alle truppe leggere, leva il reggimento Volontaires di Sassonia (30 III 1743), seguito dal reggimento Grassin (I 1744), entrambi di truppe leggere. Il reggimento Volontaires Royaux (1745) è formato con gran parte delle vecchie compagnies franches. È poi formata una compagnia di Croati (V 1746) con panduri disertori; ammonta a 240 uomini e 13 ufficiali.
L’impiego di questo tipo di truppe è caldeggiato in un trattato sull’arte della petite guerre (1750) e nel memoriale del principe di Nassau, comandante dei Volontaires Reoyaux (1756) ma è ostacolato da altri teorici e cortigiani perchè le truppe sono ritenute indisciplinate ed i comandanti, anche a livelli superiori, godono di truppa autonomia.
La legislazione quindi è scarsa. Il code militaire di Briquet (1761) raccoglie le ordinanze regie sull’arruolamento, l’equipaggiamento e l’approvvigionamento delle truppe leggere. Un’ordinanza regola il loro servizio nelle piazzeforti (1768). In seguito sono regolati l’addestramento e l’impiego in battaglia (1769) ma le truppe leggere sono soppresse dal conte di Saint-Germain (1776).

La Cavalleria.
Mercenaria come la fanteria, è inquadrata in reggimenti di proprietà del re, dei principi o dei nobili, ed è divisa nelle seguenti specialità:

INQUADRAMENTO: È inquadrata in compagnie di proprietà del capitano, di 100 uomini durante le Guerre di Devoluzione (1667-1668), ridotti a 60-70 (1671), a 40 all’inizio della Guerra della Lega d’Augusta (1686-1697), a 30-35 durante la Guerra di Successione Spagnola (1701-1714).
Luigi XIV crea i primi reggimenti permanenti di 2-3 squadroni, ciascuno su 3 compagnie. Lo squadrone diviene la più pratica unità tattica mentre reggimenti e compagnie sono prevalentemente unità amministrative. Solo il re può istituire o riformare i reggimenti. Sono migliorati l’amministrazione, l’equipaggiamento, l’istruzione in tempo di pace ed il servizio veterinario.
I reggimenti sono 80 (1668), dei quali 14 di dragoni, diventano 99 di Cavalerie légère (1678), fissati a 74 di Cavalerie légère, 14 di dragoni ed uno di carabinieri alla fine della Guerra della Lega d’Augusta (1686-1697). Gli effettivi salgono a 47.100 cavalleggeri e 9.840 dragoni che sommati ai 3.420 uomini della Maison du Roi e della Gendarmerie danno un un totale di 60.360 cavalieri (1678).
Durante la Guerra di Successione Spagnola (1701-1714) ammontano a 105 reggimenti di Cavalerie légère, 4 stranieri, 3 di ussari, 34 di dragoni ed uno di carabinieri, per essere ridotti alla fine della guerra a 58 reggimenti di Cavalerie légère e 15 di dragoni. I reggimenti sciolti (420 tra il 1635 ed il 1715) sono fusi con gli altri reggimenti, e questo è il motivo principale per cui gli ufficiali cercano di ottenere la carica nei reggimenti più anziani.
TATTICA: Usa schierarsi in squadroni su 3 righe, con 2 stendardi sulle ali. Privilegia il tiro ed impiega la tattica del caracollo (avvicinamento e tiro a rotazione), più nelle scaramucce che in battaglia. Condè e Turenne privilegiano la carica per squadroni, spada alla mano.
La cavalleria francese è ritenuta la migliore d’Europa fino alla Guerra di Successione Spagnola (1701-1714), durante la quale declina, anche per il fatto che mantenere un reggimento di cavalleria è più costoso ed è minore la volontà del colonnello di rischiarlo in combattimento.
Si devono infine adottare i modelli tedesco, prussiano ed austriaco, divenuti superiori (verso il 1733).

I Reggimenti di Cavalleria del Re.
I reggimenti di cavalleria di propietà del re sono chiamati royal (come il Royal Champagne ed il Royal Carabiniers) e possono essere composti da stranieri, con concessioni in materie di religione e giustizia:

Gran parte dei reggimenti stranieri sono licenziati dopo la Guerra dei Sette Anni. L’ultimo è il Royal Allemand che, guidato dal principe de Lambesc, carica i rivoluzionari (12 VII 1789), scorta Luigi XVI nella sua fuga ed è sciolto nel 1792.

Artiglieria.
Sulle canne dell’artiglieria francese è inciso il motto "Ultima Ratio Regum" ("Ultima Parola del Re", verso il 1660).
Il duca di Sully la classifica secondo i calibri in artiglieria d’assedio, che comprende i pezzi tra le 30 e 60 libbre, ed artiglieria da campagna, che comprende i pezzi da 3-4 libbre ("francesi"), 6 ("sagri"), 9 ("mezze colubrine"), 18, 24 ("spagnoli", con gittata 4-500 m). La proporzione è di un pezzo ogni 1-2.000 uomini. I mortai sono sostituiti dagli obici da 6 libbre (1.800 m di gittata), con proiettili esplosivi ed incendiari utilizzati negli assedi. Non sono tuttavia uniformati i pezzi, i materiali ed i carriaggi. Gli inservienti civili sono ingaggiati con contratti.

Il corpo ammonta a un grand maître, un luogotenente generale, un sovrintendente generale con 11 commissari, un ispettore con 11 commissari, 24 commissari ordinari, 200 cannonieri e bombardieri (1668), che Luigi XIV alla fine dell'anno riunisce in 4 compagnie permanenti di cannonieri e 2 di bombardieri.
Per la scorta ai pezzi Luigi XIV forma due compagnie di fucilieri (i primi ad avere quest'arma, alla quale Vauban aggiunge la baionetta) che formano poi il Regiment Fusilier du Roi, su 4 compagnie di 100 uomini: una compagnia di cannonieri, una di zappatori e 2 di operai (legno e ferro). Per la campagna in Olanda il corpo riceve 22 compagnie supplementari ed è inquadrato in 2 battaglioni (1671), poi altri 4 battaglioni di 15 compagnie (1676).
Louvois crea 2 compagnie permanenti di bombardiarti per il servizio ai pezzi d'assedio (1676), affiancate da altre 10 compagnie, riunite nel Reggiment Royal des Bombardiers (1684).
Il reggimento fucilieri, riformato a 13 compagnie di 55 uomini assieme ai reggimenti di fanteria, è rinominato Regiment Royal Artillerie (1693), cresce a 5 battaglioni (1710): 14 compagnie di cannonieri, 52 compagnie di fucilieri e 4 compagnie di manovali, per un totale di 3.700 uomini e 236 ufficiali.
Il Corps-Royal d'artillerie (1710) è formato solo da ufficiali, con l'incarico di muovere i materiali e prendere in comando unità di combattimento che sono loro cedute dai comandanti delle altre unità comprende il grand maître duca del Maine (ultimo a ricoprire questa carica), 60 luogotenenti, 60 commissari provinciali, 60 commissari straordinari e capitani dei carriaggi, 80 canonnieri o bombardieri con brevetto e ufficiali puntatori.
De Vallières organizza l’artiglieria francese (1732) in pezzi d’assedio (156 e 137 mm), da campo (124, 109, 86 mm) ed assegna 2 pezzi da 3 libbre (gittata 700-1.200 m) ad ogni battaglione (1740).
Dopo la Guerra d’Olanda (1672-1678) è introdotta un’artiglieria di nuovo tipo, la cui invenzione è attribuita ad Antonio Gonzalés (in Francia dal 1679) ed è chiamata "de nouvelle invention" (di nuova invenzione), per cui l’altra è detta "de vielle invention" (di vecchia invenzione). La differenza è nella forma della camera di scoppio (sferica) che permette di ridurre a 1/3 la polvere, accorciare la canna e di conseguenza alleggerire il cannone quasi della metà, ma aumentano i pericoli di cattiva combustione ed è più violento il rinculo, perciò il nuovo sistema è abbandonato (1720).
Gribeauval inizia nuove riforme (1776), classificando l'artiglieria in 4 categorie: da campagna, d'assedio, da difesa e da costa, migliora l'affusto, il cartoccio, l'alzo ed i cassoni. Le batterie sono formate da 4 cannoni (gittata 1.000 m) e 2 obici.

Disposizione in Battaglia.
La disposizione usuale in battaglia deriva dalla scuola olandese e svedese.
I battaglioni formano delle brigate di fanteria. Gli squadroni formano delle brigate di cavalleria. Le brigate di fanteria e di cavalleria formano generalmente sette divisioni: centro ed ali della avant garde in prima linea, centro ed ali della bataille in seconda linea ed una reserve o arrière garde di cavalleria, di varie dimensioni ma più piccola della prime due linee. Il Maresciallo di Lussemburgo usa schierare anche un corps de cavalerie che funge da seconda riserva.
Si tende a ridurre lo spazio tra la prima e la seconda linea, per favorirne la cooperazione, e quello tra battaglioni di fanteria, per aumentare il volume del fuoco. Solitamente la cavalleria forma le divisioni alle ali e la fanteria le divisioni centrali. I battaglioni si schierano in linea, e solo più tardi alcuni iniziano la battaglia in colonna (1750).
Ogni divisione è comandata da un luogotenente generale. Nel tardo ’700 le brigate sono formate ad inizio campagna, comprendono da 4 a 6 battaglioni oppure da 8 a 12 squadroni (1690).

Le Truppe Coloniali.
Il CONTROLLO: Luigi XIII concede alla Compagnie du Canada il diritto di fondere cannoni, fabbricare armi e munizioni, erigere fortificazioni, possedere navi da guerra, nominare i propri ufficiali, possedere truppe, trattare la pace e la guerra nei paesi ove commercia (1628). Questi diritti sono accordati anche alle compagnie successive, con l'esclusione della nomina del generale in capo, di nomina regia.
La tendenza della compagnie commerciali a risparmiare sulle spese militari porta Colbert ad inviare nelle colonie truppe regie con compiti di guarnigioni: nelle Antille (1625-1635), nella Guayana (1640) e nelle Indie (1642). Le guerre di Luigi XIV contro le potenze marittime (Inghilterra ed Olanda), incrementano questa necessità.
La Compagnie des Indes ha diritto di stringere alleanza ma solo con l'approvazione del re, che ha il compito di partecipare alla difesa delle colonie, quindi di fatto di intervenire nei suoi affari (28 V 1664). La Compagnie de Saint-Domingue accetta sul prorprio territorio la costruzione di una piazzaforte regia, i cui ufficiali sono nominati dal re su proposta della compagnia. In breve il re interviene in tutte le colonie, dall'India al Canada. Le truppe coloniali sono uniformate, infine confluiscono nell'esercito regolare ed è anche fondata una scuola per ufficiali coloniali (1730) ma funziona beno solo una cinquantina d'anni dopo.
LE LEGIONI COLONIALI: Dopo il trattato di Parigi (1763), che sanziona la cessione del Canada e di numerosi possedimenti in India, il ministro della guerra affida la difesa delle colonie a légions di nativi da affiancare alle truppe nazionali, per un totale di 16.000 uomini permanenti.

I REGGIMENTI COLONIALI: In seguito il re affida la difesa delle colonie al ministro della marina (ordonnance del 18 II 1772) , con la creazione del Corps Royal de la Marine che ha i compiti di difendere gli arsenali, servire l'artiglieria e la moschetteria sulle navi da guerra e fornire corpi di sbarco nelle spedizioni coloniali. Le legioni sono soppresse.
Il corpo comprende 8 reggimenti coloniali di 2 battaglioni, ciascuno formato da 7 compagnie di fucilieri, una di bombardieri ed una di cannonieri:

L'artiglieria coloniale è poi raggruppata nel Corps Royal de l'Artillerie des Colonie (ordonnance del 24 X 1784), organizzata su 20 compagnie raggruppate in 5 brigate (Indie, Martinica, 2 in Francia, San Domingo). Ogni compagnia comprende 5 ufficiali ed 88 uomini mentre lo stato maggiore del corpo ammonta a 15 tra ufficiali ed aiutanti.
I REGGIMENTI DI MARINA: Il Corps Royal d'Artillerie et d'Infanterie de Marine è istituito con il compito di fornire truppe da combattimento sulle navi (ordonnance del 24 IX 1769). Il corpo comprende 3 brigate di 8 compagnie, è rinominato Corps Royal de la Marine (1772) ed assorbe anche le 100 compagnie fucilieri del Corps Royal de l'Infanterie de Marine (1784).
I reggimenti La Marine, Navires, Royal-Vaisseaux, Royal-Marine e Amiral sono impiegati nei combattimenti navali, negli sbarchi e nelle operazioni puramente terrestri in Germania, Alsazia, Fiandre ed Italia. Una volta a terra il ministro della guerra tende a rifiutare di renderli a quello della marina.

La Marina.
Il ministro delle finanze Colbert ricopre la carica di responsabile delle galere del Levante (1669), poi del Ponente (1661) infine di segretario di stato per la marina (1669), aiutato dal figlio Seignelay.
La flotta aumenta da 20 vascelli (1661) a 180 vascelli e 40 galere (1683, anno della sua morte), superiore numericamente alla flotta inglese. I cannoni imbarcati salgono da poco più di un migliaio (1661) a 6.400 (1674). Inizialmente le navi sono acquistate dalla Danimarca e da altre potenze straniere, ma Colbert rinnova i porti e gli arsenali, principalmente Rochefort (dal 1663) e Brest (dal 1665).
La marina continua a salire fino a 270 imbarcazioni (1677), è all'apice durante la Guerra della Lega d'Augusta (1688-1697), poi declina a causa di drastici tagli al bilancio (1695), riuscendo a conseguire importanti successi solo nella guerra di corsa.
I 113 vascelli sono classificati con un'Ordonnance (15 IV 1689): 35 di IIIa classe (con 46-60 cannoni) e 28 di IVa classe (da 36-44 cannoni). Le prime due classi corrispondono all'incirca alle prime tre classi inglesi, la terza classe francese corriponde circa alla quarta classe inglese.
La Francia dispone di 54 vascelli di IIIa classe e 17 di IVa (1702), quindi di 135 vascelli e 69 navi (1716).
Le navi costruite tra il 1740 ed il 1800 sono progettate meglio di quelli inglesi e più grandi, ma gli ufficiali, i marinai ed i cannonieri sono meno numerosi e di qualità inferiore.
Inoltre i vascelli francesi imbarcano equipaggi più numerosi a scapito dell'autonomia di navigazione e dell'aumento delle perdite negli scontri. I vascelli da 60, 70 ed 80 cannoni imbarcano rispettivamente 600, 850 e 900 uomini, come quelli spagnoli, contro i 400, 480 e 600 imbarcati sui vascelli inglesi.


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