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STORIA e WARGAME

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L'INIZIO DELLE OSTILITÀ (1664)

Seconda Guerra Anglo-Olandese e Guerra di Devoluzione.

Le Iniziative della Francia.
La Francia si allea al Brandeburgo ed alla Sassonia (1664). Un contingente francese attraversa la Germania ed occupa Erfurt, in Turingia, per conto dell’arcivescovo di Magonza (1664).
Sui Pirenei scoppia una ribellione contro la tassa del sale (1664). Il nobile che guida i ribelli si sottomette dopo aver ricevuto la patente di colonnello.
La flotta francese bombarda Gigelli (1664), in Algeria, e costringe il bey di Algeri a firmare un trattato (1666).
Colbert fonda la “Compagnie des Indes Occidentales” (V 1664) e decreta l’aumento dei dazi sulle importazioni, a svantaggio delle Provincie Unite (1664).

Le Iniziative Inglesi.
AFRICA: Carlo II Stuard invia il maggiore (poi sir) Robert Holmes, comandante della Royal African Company, a proteggere gli interessi inglesi sulla costa atlantica dell’Africa, con l’ordine di evitare atti ostili.
Robert Holmes invece cattura alcune navi olandesi, bombarda e saccheggia alcuni possedimenti olandesi (X 1663 - II 1664) ed al suo ritorno in Inghilterra è rinchiuso nella Torre di Londra e processato.
Il governo inglese dichiara di considerare l’invio di rinforzi olandesi in Africa come atto di guerra. Le Provincie Unite inviano il viceammiraglio Michael Adrianszoon de Ruyter con le 12 navi della flotta dal Mediterraneo.
Le Provincie Unite stanziano i fondi per la costruzione di 60 vascelli da guerra nei prossimi tre anni ed iniziano a rimodernare quelli esistenti.
Carlo II contrae un grosso debito con la città di Londra (VI 1664) per equipaggare una nuova flotta ed il Parlamento mette a disposizione una grossa somma.
NORDAMERICA: Una flotta inglese salpa da Portsmouth (V 1664), si unisce alle milizie coloniali guidate dal colonnello Nicolls governatore del Massachusetts ed occupa la colonia della Nuova Olanda con la capitale New Amsterdam, che è ribattezzata New York (X 1664).
ANTILLE: L’inglese Francis Willoughby barone di Willoughby-Parham governatore generale di Leeward (Isole Sottovento) giunge nelle Antille e caccia la guarnigione francese dall’isola di Saint Lucia (VI 1664), sulla quale l’Inghilterra vanta dei diritti.
A Port Royal, Giamaica, giunge il nuovo governatore sir Thomas Modyford (VI 1664), che inizia revoca tutte le licenze di corsa contro gli spagnoli. Solo tre filibustieri si sottomettono e sono ingaggiati per dare la caccia ai pirati.
GIBILTERRA: Una squadra inglese guidata da Sir Thomas Alien attacca il convoglio olandese di Smirne presso lo Stretto di Gibilterra (XII 1664). La guerra si avvicina dalle colonie al vecchio continente.

La Flotta Inglese.
Al momento della restaurazione la flotta ammonta a 135 vascelli: 9 di primo rango, 14 di secondo rango, 39 di terzo rango, gli altri di quarto e quinto rango. A questi, in gran parte opsoleti e dotati di artiglieria antiquata, si aggiungono numerose navi minori. Le spese annuali della marina sono le stesse che in Francia (400 mila sterline), ma molto inferiori che nelle Provincie Unite.
All’inizio della guerra la flotta ammonta a 190 vascelli (soprattutto di IV e V rango), 30 navi minori (oltre alle fire-ships ed agli yachts), 21.000 uomini e 4.200 cannoni.
Giacomo Stuard duca di York (fratello di Carlo II), ricopre la carica di “Lord High Admiral of England” (dal 16 V 1660), coadiuvato da 4 “Principal Officers” e 3 “Commissioners” (tutti con esperienza), che insieme ai principali ufficiali e commissari della flotta formano il “Navy Board” (Consiglio di Marina). Sono nominati dei commissari residenti per i porti di Charham (1660), chiamato “Master-yard of all the rest”, Portsmouth ed Harwich (1664).
Non c’è separazione delle carriere degli ufficiali nell’esercito e nella marina. Per la disciplina i primi “Articles of War” risalgono al periodo della Repubblica (1652), sono ripresi dopo la restaurazione della monarchia che emana uno statuto (1661). Agli ufficiali è proibito compiere attivitè commerciali (1662). Il “Navy Board” emana un atto (1664) che stabilisce le punizioni per ammutinamenti nei porti e per la rivendita abusiva di viveri e munizioni, ma questa pratica continua.
Gli equipaggi sono arruolati direttamente o mediante agenti, sotto controllo di un “Surveyor-General” (X 1665) ed un controllore subbordinato in ogni porto.
I problemi principali sono la cerenza di fondi e di personale, sia a bordo che nelle strutture portuali, dovuto al fatto che le paghe sono corrisposte mediante “ticket” (buoni spesa), che tardano ad essere rimborsati e scadono di valore effettivo. Il Parlmanento apre un’inchiesta su eventuali abusi nell’utilizzo dei “ticket” ma il “Navy Board” scarica le colpe sui marinai (1667). Le navi corsare inoltre sottraggono risorse umane alla flotta da battaglia.
La più grande nave inglese dell'epoca è la "Sovereign of the Seas", tre ponti e 100 cannoni, varata nel 1637 contro il parere degli esperti navali, resta in linea fino al 1697, diviene il modello delle successive navi a tre ponti ed è sueperata in grandezza nel 1701.

La Flotta delle Provincie Unite.
La flotta da guerra olandese è inferiore numericamente a quella inglese ma, grazie alle riforme di John de Witt e suo fratello Cornelis, è meglio preparata rispetto alla Prima Guerra Anglo-Olandese.
Il principale problema è la suddivisione dell'altro comando tra le cinque province.
Le navi olandesi sono generalmente di qualità inferiore e più piccole, per muoversi meglio nelle proprie acque costiere. La tattica favorita consiste nel disalberare le navi avversarie per costringerle alla resa (ai capitani è versata una quota sul valore delle prede).
La Westindische Compagnie (WIC) dispone di 800 navi da commercio e da guerra.


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