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STORIA e WARGAME

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L’ANNO DEL DISASTRO (1672)

Guerra di Coalizione.

Il Confronto Anglo-Olandese.
L’Inghilterra invia un ultimatum alle Provincie Unite (I 1672), chiede il riconoscimento della sovranità inglese sulla Manica ed intima il saluto alla bandiera.
Le Provincie Unite decretano la costruzione di 65 vascelli di linea ed alcune navi minori (II 1672), la requisizione dei marinai delle flotte mercantili, pescherecce e corsare (esclusa quella della Compagnia delle Indie Orientali), ed un nuovo aumento degli effetti dell’esercito. Gli Stati Generali nominano capitano generale il ventiduenne Guglielmo di Nassau principe d’Orange, ma solo per una campagna e con poca libertà di manovra (II 1672).
L’esercito olandese ammonta a 20-25-30.000 uomini male armati e senza esperienza (64.000 iscritti nei registri). Ogni provincia controlla i battaglioni formati con i propri contributi.
Robert Holmes attacca un convoglio olandese guidato da Van Ness nella Manica e cattura alcuni mercantili (13/23 III 1672).
Carlo II Stuard dichiara guerra alle Provincie Unite (18/28 III).

Transitus Innoxius.
Luigi XIV raduna 112.000 fanti, 12.000 cavalieri e 100 cannoni (altre fonti indicano 120-130-200.000 uomini) sulla Mosa, tra Liegi e Maëstricht, attraversando i Paesi Bassi Spagnoli secondo il diritto di Transitus Innoxius allora vigente (i neutrali possono essere attraversati).
La fanteria è stata riformata da Martinet, che ha esteso l’uso della baionetta ad interi reggimenti. La cavalleria è stata riformata dal cavaliere de Fourilles.
La Maison du Roi è stata riformata e comprende 4 compagnie di Gardes du Corps (300 gentiluomini ognuno), 200 gendarmes della guardia, 200 chevau-légers, 500 moschettieri, 12 compagnie di gendarmerie (i cui effettivi sono aumentati), i Cent-Suisses, i reggimenti Gardes-Françaises e Gardes-Suisses.
Sono utilizzati anche ponti mobili trasportati su carri. Gran parte delle munizioni (polvere da sparo e palle di cannone) sono state segretamente acquistate dalle Provincie Unite.

L’Invasione delle Provincie Unite.
Luigi XIV dichiara guerra alle Provincie Unite (6 IV 1672), prende il comando delle truppe a Charleroi (28 IV) e guida l’invasione:


La Battaglia di Solebay.
Una squadra inglese di un centinaio di navi, guidata da Giacomo Stuard duca di York, è raggiunta a Portsmouth (16 V 1672) da una squadra francese di 30-40 navi (da 50 cannoni ognuna) partita da Brest, guidata dal vice-ammiraglio Jean conte d'Estrées. Il "Sage" è comandato da Anne-Hilarion de Constentin cavaliere di Tourville (cavaliere di Malta, veterano contro i barbareschi) e da Alain Emmanuel de Coëtlogon.
Le 101 navi anglo-francesi entrano nel Mar del Nord, ma gli inglesi rimangono a corto di rifornimenti e costringono l'intera flotta a tornare nella baia Southwold/Soultsbaie. L’ammiraglio de Ruyter con 100 navi e 50 burlotti attacca i franco-inglesi ed infligge loro gravi perdite. Lo scontro è chiamato battaglia di Solebay (7 VI).

Quello che Cento Re Non Potranno Eguagliare nella Storia.
I francesi avanzano senza incontrare resistenza, occupano le fortezze del Reno: Rheinberg/Rhinberg/Rijnberk, Orsoy/Orsay, Vésel/Wesel, Büderich/Burick/Burik e Rees (1-6 VI), poi prendono Groenlo (9 VI), Doetinchem ed Emmerich (10 VI).
Il generale Guglielmo d’Orange assume posizione difensiva sulla linea Yssel-Reno, ma i francesi guidati dal Gran Condé passano a forza il Reno su un ponte di barche presso Tollhuys (12 VI), tra il Wahal e l’Yssel.
Turenne, messo al comando dell'armata di Condè (ferito), scende lungo il fiume, invade la provincia di Betuwe. I francesi prendono Tiel (12-13 VI), Doesbourg/Duisbourg/Doesburg (dal re, 21 VI), Zutphen (dal duca d’Orleans), Arnheim (da Turenne e Lussemburgo, 10 VI), Nosembourg, Schenck, Bommel e Crèvecoeur. Jan de Witt abbandona L’Aia e ripara ad Amsterdam. Il principe d’Orange abbandona la provincia di Utrecht.
La nobiltà della provincia di Over-Issel si sottomette al vescovo di Muuml;nster (inizio VI). Le truppe del Münster e di Colonia guidate dal duca di Lussemburgo occupano Deventer (21 VI), Zwolle, Kampen (23 VI) e Woerden (24 VI).
Invece che proseguire nella provincia di Utrecht, come consiglia Condè, Luigi XIV e Louvois si fermano ad investire Nimega. Il conte di Rochefort occupa Amersfoort e Naarden. Gli olandesi rafforzano la piazzaforte di Muyden. Rochefort occupa Utrecht (20 VI) e torna presso l’armata principale. Cade il forte di Knodsenburg (16-26 VI).
Nei territori occupati i cattolici rioccupano le chiese ed i monasteri. I gesuiti aprono alcune scuole.
L’invasione delle Provincie Unite è celebrata da un sonetto di Jean La Fontaine (1694) con le parole "C'est ce qui de cent rois pourrait remplir l’histoire" (È quello che cento re non potranno eguagliare nella storia), mentre gli olandesi chiamano l’anno 1672 Rampjaar (Anno del Disastro).

Il Colpo di Stato di Guglielmo d'Orange.
Il Gran Pensionario Jan de Witt e suo fratello Cornelis de Witt inviano dei delegati ad Utrecht (15 VI) per aprire trattative di pace offrendo Maestricht, alcune fortezze della Mosa ed un’indennità. Guglielmo d’Orange ritira le truppe dietro le dighe (18 VI).
I francesi prendono Muyden, presso Amsterdam (20 VI). Jan de Witt è ferito gravemente da 5 giovani orangisti (21 VI) e costretto all’inattività. I cittadini di Amsterdam aprono le chiuse di Muyden (25 VI), imitati da quelli delle altre città. Leyde e Delft sono innondate. I vasti polder delle regioni di Olanda e Brabante si allagano, proteggono Amsterdam e La Haye. Gli allagamenti, chiamati waterlinie, salvano le Procincie Unite.
I francesi da Ath attraversano i Paesi Bassi Spagnoli ed effettuano un’incursione contro Ardenburg/Aardenburg (26-27 VI), ma sono respinti.
Luigi XIV risponde alla richiesta di trattative avanzando richieste territoriali e commerciali esorbitanti (1 VII). In molte città delle Provincie Unite avvengono dei moti contro la borghesia di Amsterdam. Guglielmo d’Orange è proclamato stadhouder dagli Stati di Zelanda (2 VII) e Olanda (3 VII). Gli Stati Generali lo nominano ammiraglio generale, capitano generale (8 VII) ed abrogano le limitazioni d’azione precedentemente impostegli. Guglielmo d’Orange respinge le condizioni di pace di Luigi XIV. I tumulti popolari a favore di Guglielmo d’Orange proseguono (VII-VIII).
I francesi, che hanno già occupato le provincie di Utrecht e Gheldria, ottengono la resa di Nimega (10 VII). Le truppe del Münster guidate dal duca di Lussemburgo, che hanno già occupato le provincie di Over-Issel e Drenthe, mettono l’assedio a Groningue/Gorinchem (19 VII).
Jan de Witt, guarito dalla ferita dell’attentato, si dimette da Gran Pensionario ma poco dopo è assassinato, con il fratello Cornelis de Witt, dalla folla a La Haye (20 VIII 1672). Alcuni degli assassini sono premiati da Guglielmo d’Orange, che poi sostituisce numerosi membri dei governi cittadini delle Provincie Unite (159 su 500, IX 1672). Gli Stati Generali proclamano un’amnistia (27 IX).

La Grande Coalizione di La Hague.
L’Imperatore Leopoldo I d’Asburgo firma un trattato militare con l’Elettore Federico Guglielmo I di Hohenzollern duca di Brandeburgo (23 VI), si allea all’elettore di Sassonia ed alle Provincie Unite (27 X); la coalizione è detta "Grande Coalizione di La Hague".
Luigi XIV libera 28.000 prigionieri olandesi in cambio di un lieve riscatto (uno scudo ognuno), lascia Turenne in Olanda (VII), invia Condè in Alsazia, un corpo d’osservazione sulla Mosa a sorvegliare gli spagnoli dei Paesi Bassi e rientra a Saint Germain (1 VIII).
La minaccia alle spalle costringe il duca di Lussemburgo ad abbandonare l’assedio di Groningue (27 VIII), la cui resistenza ha salvato dall’invasione la provincia di Frisia.
Turenne apprende a Bois-le-Duc l’avanzata di Raimondo conte di Montecuccoli con 15-20.000 austriaci e 25.000 brandebughesi da Eger su Coblenza (VIII), quindi sgombra l’Olanda ed effettua una diversione per tagliare i rifornimenti agli imperiali: risale il Reno e lo attraversa a Wesel (1 IX), passa il vescovato di Münster, il ducato di Berg e giunge ad Essen (13 IX, presso la Lahn. Montecuccoli inverte la marcia verso Colonia (X), seguito da Turenne, che copre Magonza (X-XI). Gli imperiali perdono durante la marcia invernale 10.000 uomini, quindi si limitano ad occupare Colonia, Münster e si ritirano in Westfalia.
Condé presidia la Mosella per coprire la Lorena (XI).
In Olanda, Guglielmo d’Orange riceve 10.000 uomini da Monterey, governatore dei Paesi Bassi Spagnoli, e tenta inutilmente un’avanzata contro Charleroi (IX-XII 1672), fronteggiato dal duca di Lussemburgo.

Torbidi Messinesi.
Luis Hojo stratigò (governatore) di Messina, intende ridurre i numerosi privilegi della città e fomenta le fazioni rivali dei merri (cioè "merli", i proprietari terrieri) e dei malvizi (cioè "tordi", i mercanti).
I merri aprofittano della carestia, sollevano la popolazione e con l’appoggio di Luis Hojo aumentano il proprio potere (III 1672), ma i malvizi si appellano a Claude Lamoral principe di Ligny viceré di Sicilia, che giunge con truppe e viveri, sostituisce Hojo con il marchese di Crispano e pacifica la città.

Anglo-Francesi ed Ispano-Olandesi nei Caraibi.
Il commercio inglese e francese nelle Antille è colpito dai corsari olandesi (detti "capres" dai francesi), che fanno base a Curaçao, colonia amministrata dalla WIC (Westindische Compagnie); tra questi si distingue Jan Erasmus Reijning, ai quali si uniscono alcuni corsari spagnoli.
L’olandese Yallahs al servizio della Spagna attacca i mercantili inglesi che commerciano legname sulle coste dello Yucatan.
ANTILLE OLANDESI: William Stapleton governatore delle isole Leeward occupa le isole olandesi di Saint-Eustache e Saba (VII 1672).
TOBAGO: William Willoughby, governatore di La Barbade prepara una spedizione contro Tabago con un vascello della corona inglese, 6 navi requisite e 500 uomini relcutati da Tobias Bridge, ai quali è promesso il bottino. Gli inglesi salpano da La Barbade (26 XII 1672), sbarcano a Tabago (28 XII) ed ottengono la resa del governatore Pieter Constant (31 XII). È l’ultima azione inglese contro una colonia olandese.


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