La Battaglia di Chiari (1 IX 1701).
Guerra di Successione Spagnola (1701).
Gli Imperiali.
Il principe Eugenio di Savoia con 32.000 imperiali e 50 pezzi d’artiglieria è trincerato sul terreno collinoso lungo
i torrenti Tenzana ed Ingarzano, con il quartier generale alle colombaie Arimanni. Il castello di Chiari è
consegnato dai veneziani minacciati con l’artiglieria (30 VIII).
L’esercito sceso in Italia comprende il principe di Commercy, Guido di Stahtemberg, il principe di Vaudemont ed il generale
d’artiglieria Bórner.
I Francesi.
Villeroi lo fronteggia con 50.000 francesi, spagnoli e sabaudi. Una quarantina di battaglioni hanno solo 360-400 uomini. Al
servizio francese si trova la brigata irlandese, formata dai reggimenti Dillon, Burke, Galmoy e Berwick, ed il reggimento
di cavalleria Sheldon-irlandais.
Philippe-Alexandre-Emmanuel de Croy-Solre guida il proprio reggimento di fanteria.
La Battaglia.
Villeroi vede presso Chiari solo poche truppe e lancia 20 battaglioni in tre colonne che sono accolte dal fuoco a mitraglia
e fermati alle mura.
In sostegno sono inviati i reggimenti irlandesi Dillon e Galmoy ed i francesi Auvergne e Medoc, che tolgono alcuni edifici
ai granatieri austriaci ma sono fermati da un assalto sul fianco.
Villeroi insiste nell’investire le mura ma dopo due ore e pesanti perdite si decide a ritirarsi verso Cremona, coperto dagli
altri due reggimenti irlandesi che lasciano numerosi caduti.
Bilancio della Battaglia.
I francesi hanno 2.000-2.200-2.500-2.700 tra caduti e feriti (200 ufficiali).
Gli imperiali hanno 36 caduti ed 81 feriti.
Villeroi ed il duca di Savoia si attribuiscono l’uno all’altro la responsabilità della sconfitta.