Indice


STORIA e WARGAME

Regolamenti
E-Mail Bibliografia
Ultime Modifiche Link



L’Orecchio di Jenkin (1739).

Guerra di Successione Austriaca.

Il Primo Assedio di Gibilterra (1727).
Gli inglesi reclamano maggiori libertà di commercio con le colonie spagnole e l’abrogazione della legge spagnola che garantisce la libertà agli schiavi fuggiti dai proprietari inglesi (emanata nel 1693). Molti schiavi delle tenute inglesi fuggono in Florida. La Spagna rivendica Gibilterra, Minorca ed i diritti di pesca presso Terranova.
L'alleanza Ispano-Austriaca (trattato di Vienna, 1725) e quella Anglo-Francese (trattato di Hannover, 1726) portano al blocco di Portobello da parte della flotta Inglese. Filippo V di Borbone re di Spagna ordina il blocco di Gibiliterra (XII 1727).
Il marchese di Torres con 30 battaglioni, 6 compagnie di carabinieri, 900 cavalieri, 100 cannoni e numerosi mortai blocca la rocca di Gibilterra (II 1727). Le operazioni d'assedio sono dirette dall'ingeniere generale Prospero de Verboom, che fa costruire una linea di fortificazioni (chiamata Línea de la Concepción).
La flotta spagnola è insufficente a bloccare Gibilterra dal mare. Gli attacci dalla parte di terra sono respinti lasciando 600 caduti.
La Francia media un accordo, firmato a Parigi (V 1727), con il quale la Spagna conferma i privilegi commerciali all'Inghilterra, revoca quelli concessi all'Austria, ottiene l'aiuto Anglo-Francese per riottenere Parma e Toscana.
Gli spagnoli levano l'assedio a Gibilterra (VII 1727).
Gli accordi anglo-spagnoli sono confermati con il trattato di El Pardo (III 1728).

L’Orecchio di Jenkin.
Gli spagnoli, secondo il trattato di Siviglia (29 XI 1729), hanno diritto a perseguire le navi nelle proprie acque (Derecho de Visita).
Il capitano Juan de León Fandiño con il guardacostas “San Antonio” intercetta sulla costa della Florida il brigantino “Rebecca” di Glasgow e taglia un orecchio al corsaro Robert Jenkins (1731).
Iglethorpe fonda la colonia inglese della Georgia (12 II 1733), non riconosciuta dalla Spagna.
In Georgia, gli spagnoli attaccano Savannah (1735). Iglethorpe governatore della Georgia erige una serie di fortini, raccoglie un proprio reggimento e firma una serie di trattati con le tribù indiane.
Il corsaro Robert Jenkins espone le sue proteste in parlamento a Londra (III 1738), riferendo le parole del capitano spagnolo “Ve y dile a tu Rey que lo mismo le haré si a lo mismo se atreve” (Va e dí al tuo re che gli farò lo stesso se lo trovo). L’opinione pubblica inglese chiede la guerra contro la Spagna.
La Gran Bretagna chiede alla Spagna la compensazione dei danni per il sequestro illegale di 180 mercantili britannici tra il 1713 ed il 1731. Spagna e Gran Bretagna firmano la convenzione del Pardo (14 I 1739), che prevede un indennizzo ai mercanti impegnandosi a versare rispettivamente 23.000 e 68.000 sterline, oltre alla restituzione dei beni confiscati, ma la compagnia inglese dei Mari del Sud rifiuta di fare da tramite.
Il primo ministro inglese Walpole pronuncia la frase “Il Mare delle Indie libero per l'Inghilterra, o la Guerra!”.
Il conflitto è chiamato dagli inglesi “War of Jenkins’ Ear” (Guerra dell’Orecchio di Jenkin, 1739-1748), dagli spagnoli “La Guerra del Asiento de Los Negros” e dagli spagnoli caraibici “Guerra d’Italia”.

Guerra dell’Orecchio di Jenkin - Le Flotte Contrapposte.
La flotta inglese prima del conflitto ammonta a 115 navi da guerra; comprende 70 vascelli di linea e 19 vascelli da 50 cannoni (1734). La Spagna dispone di 51 navi da guerra; comprende 12 vascelli da 80 cannoni ed alcuni con più di un centinaio (1740).
In vent’anni (1718-1738) la Spagna ha varato 58 vascelli, per lo più da 60 cannoni e 9 fregate. I vascelli sono più leggeri e rapidi di quelli inglesi ma meno potenti in fatto d’artiglieria e con equipaggi meno addestrati.
A La Avana è varato il vascello “Princesa” (1739) da 70 cannoni, che l’anno seguente affronta tre navi inglesi (1740). Gli inglesi sconprono così la nuova qualità dei vascelli spagnoli.

Guerra dell’Orecchio di Jenkin - L’Inizio delle Ostilità.
L’ammiraglio Edward Vernon salpa da Portsmouth (4 VIII 1739) con 9 navi e raggiunge a Giamaica l'ammiraglio Chaloner-Ogle, il viceammiraglio Lestosk ed il commodoro George Anson. Tre mesi dopo la Gran Bretagna dichiara guerra alla Spagna (23 X 1739).
Edward Vernon con 6 vascelli e 200 soldati effettua un raid punitivo sull’istmo di Darien (22 XI 1739, odierno istmo di Panama) ed occupa il porto indifeso di Portobello (21 XI 1739), nell’attuale Panama. Il bottino comprende 68 cannoni di bronzo e 4 mortai, tuttavia è inferiore alle aspettative. Altri 80 cannoni di ferro sono messi fuori uso.
Gli spagnoli in America si tengono sulla difensiva, mettono l’assedio a Gibilterra mentre i corsari danneggiano il commercio inglese nelle acque europee ed americane.
La milizia inglese della Georgia guidata dal tenente Dunbar con gli alleati indiani passa il fiume San Giovanni ed attacca l’avanposto spagnolo di Fort Picolata (XII 1739), in Florida. I sette difensori fuggono durante la notte. Un altro contingente inglese distrugge Fort Diego.

San Marino e l’Occupazione Alberoniana.
Nella repubblica di San Marino sono arrestate alcune persone accusate di cospirare per istituire un governo oligarco (1737), tra queste c’è Pietro Lolli, la cui onoreficenza del Santuario di Loreto gli garantisce la protezione pontificia. Lolli chiede invano l’estradizione.
Lo Stato Pontificio decreta l’embargo commerciale, arresta alcuni sammarinesi ed infine ordina l’occupazione della repubblica al cardinale Giulio Alberoni, legato pontificio a Ravenna. Alberoni entra a Serravalle (17 X 1739) con poco seguito ed ottiene la sottomissione di Serravalle e Fiorentino. La Repubblica mobilita la milizia. Di notte Alberoni con un centinaio di soldati occupa San Marino, cerca inutilmente di ottenere una dedizione allo Stato Pontificio (25 X) ed impone alcune riforme istituzionali.
La popolazione si appella alle potenze straniere. Il Papa invia monsignor Enrico Enriquez governatore di Perugia che assume il governo (I 1740), si accerta del desiderio di indipendenza della popolazione e pone fine all’occupazione (5 II 1740, sant’Agata).


Indice Regolamenti Bibliografia Inizio Pagina