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(a) Toltechi.
Popolazione guerriera. Gli Atzechi li chiamano in questo modo (il nome significa "Maestri del Mestiere") per le loro
abilità artigianali ed artistiche.
Formano un regno teocratico con capitale Tollan ("Città dei Giunchi", odierna Tula). La divinità principale
è kukulcan (il Serpente Piumato) mentre il dio-giaguaro e l'aquila sono i simboli della casta guerriera.
Invadono il terriorio dei maya (X-XIV sec) e vi si installano grazie all'armamento più pesante ed alle divisioni tra
le citt&agreve; maya. Il regno è distrutto dai Chichimeca, che incendiano Tollan.
L'esercito comprende l'ordine dell'Aquila con Ali Spiegate e l'ordine del giaguaro. Le armi, molte delle quali sono impugnate
dalle statue dei templi di Tollan, comprendono sciabole ricurve con punte di ossidiana, chulul (arco) e halal
(frecce), atl-atl (lanciadardi), acatl (fionde). Come protezione utilizzano chimas (scudi rotondi),
elmi di legno e euyub (giubbe di cotone indurite nell'acqua salata).
5 Ax, 2 Ax o Bd (Ordine dell'Aquila e del Giaguaro), 2 Bw, 3 Ps.
(b) Chichimeca.
Gli Atzechi chiamano in questo modo le popolazioni nomadi selvagge e primitive che compiono continue scorrerie da
settentrione. Sono prevalentemente cacciatori vestiti di pelli, armati di arco e frecce avvelenate. Sopprimono i
vecchi ed i malati.
Alcune tribù (tra le quali gli stessi Atzechi) si fondano con i Toltechi, si inciviliscono conservando lo spirito
guerriero. Dopo cinque sovrani il regno si frantuma in principati con capitale Tenayuca, Texcoco e Tlaxcala (entrambe
distrutte dagli Aztechi), e Tepanechi. La confederazione Michoacan resiste agli attacchi aztechi provenienti da sud.
1 Bd, 7 Wb, 4 Ps.
(c) Michuaque.
In Atzeco significa "Coloro che hanno i pesci". Popolano il Messico occidentale con capitale Michoacan ("Luogo dei
Pescatori").
Praticano il culto del fuoco ed i sacrifici umani. Uomini e donne usano raparsi e vestirsi con lunghe vesti senza maniche,
abitano in case di legno con tetti di paglia (jacales) ed elevano caratteristiche piramidi a terrazze di forma
metà quadrata e metà circolare (yacatas). Lavorano con abilità la pietra, il metallo, il legno
e le piume.
Gli Spagnoli gli hanno chiamati Taraschi ("Straniero" nella loro lingua).
1 Bd, 7 Ax, 4 Ps.
(d) Huaxtechi.
Creano un regno sulle rive del fiume Panuco. Sono feroci e combattivi, collezionano teste,
rendono i denti appuntiti limandoli e li tingono di nero, si infilano nel naso cannucce d'oro
piumate, tingono i capelli di rosso o di giallo acconciandoli con una ruota di piume di
pappagallo ed uno specchio tondo. Vestono mantelline multicolori e cinture con sonagli di
conchiglie.
Vivono in capanne di paglia (jacales) costruite su terrapieni ed erigono templi in
pietra rotondi o con spigoli arrotondati.
Respingono gli attacchi Aztechi e resistono a lungo anche agli Spagnoli.
7 Wb, 5 Ps.
(e) Totonachi.
Formano alcuni regni a sud-est degli Huaxtechi rispetto ai quali sono meno bellicosi e selvaggi.
Indossano un perizoma, un mantello ed i sandali, portano grandi dischi nel labbro inferiore ed
usano tatuarsi la testa.
La capitale egemone Cempoala lascia il posto a Zacatlan che viene presa dagli Aztechi.
Sono i primi indigeni mesoamericani visitati da Cortès al quale si alleano contro gli Aztechi,
ma sono presto decimati da epidemie.
3 Wb, 5 Ax, 4 Ps.
(f) Zapotechi.
Sono un popolo pacifico (negli scavi non sono state trovate armi), intelligente ed abile
costruttore. Realizza architetture ciclopiche e vive in case in mattoni con tetti di foglie di
palma o granoturco circondate da recinti di massicci cacti.
Sono governati da un sovrano e da un sacerdote chiamato Uija-Tao ("Gran Veggente") con
pari dititti, adorano il dio della pioggia Quetzal ed il Giaguaro.
Vengono sottomessi dai Mixtechi con i quali si fondono, passano poi sotto il dominio Azteco ed
infine Spagnolo.
1 Ax, 11 Ps.
(g) Maya.
Civiltà la cui area comprende gli odierni Yucatan, Guatemala e Honduras, governata da teocrazie dedite al commercio e
alle guerre, divenute poi dinastie laiche. Si susseguono le egemonie delle città di Cocom, Chichen Itzà,
Mayapan, Xiu, che erigono grandi templi. Già decaduti, sono sottomessi dagli Spagnoli e decimati dalle epidemie.
Lo stato è governato da un Halaxh Huinic o Halach Uinic (Vero Uomo), capo supremo civile e religioso (la
carica è ereditaria), affiancato dagli ah cuch cabob (consiglieri), che comprendono l'ahkin (Gran
Sacerdote, carica ereditaria), chilan (oracolanti), indovini (Portavoce degli Dei) ed il batab (giudice e
capo militare). Il governo di alcune città o territori è affidato agli ahau o ai batabob
(Quelli delle Asce). Alle cariche si accede tramite esami, ma tendono a diventare ereditarie.
L'ahkin si occupa di profezie, guarigioni, della scrittura e del calendario, che comprende i cicli solare, lunare e
venusiano. Il sacerdote nakom, verstito con tunica bianca ricamata con l'orlo ricamato, aiutato da quattro sacerdoti
anziani chiamati chac effettua i sacrifici umani. Sacerdoti e vittime sono dipinte di blu (Fw).
Le classi superiori, esenti dalle tasse, comprendono i ahmehenos (aristocratici), gli ah men (medici e maghi),
i batab (esattori) ed i ppolm (commerciani). Come moneta sono utilizzati i semi, che sono falsificati
sostituendo il contenuto. Sono tenuti in alta considerazione anche gli apicultori (il vino con miele è considerato
la bevanda divina) ed i cacciatori. La popolazione comune è chiamata yalba uinicob, paga le tasse in
prodotti, fornisce manodopera ed ha l'obbligo di combattere quando è richiamata. L'ah holpop è
l'ufficiale addetto al reclutamento, ma sono impiegati anche holkans (mercenari) organizzati in reparti con
comandanti propri. I prigionieri di guerra diventano ppentacob (schiavi) oppure sono sacrificati.
Alcune città sono protette da mura, la maggioranza da semplici palizzate in legno, fossi, fossi con aculei, barricate
o barriere di cactus (oltre al lancio di nidi di vespe). Molte città dispongono di una pucara (fortezza), che
accoglie la popolazione in caso di attacco. Le città della costa dispongono di chem (canoe di tronchi scavati)
capaci di portare fino a 50 uomini; sono utilizzate principalmente per il commercio, ma anche in guerra.
L'esercito è guidato dal batab oppure da un nacom nominato solo in caso di guerra. Le truppe sono armate
di lance con punte di ossidiana, alt-alt (lancia dardi), coltelli in selce a lama larga, coltelli in conchiglia a
tre punte e yuntun (fionde). L'arco è diffuso nel primo periodo (X-III sec. a.C.). Le protezioni comprendono
corpetti di cotone lunghe fino alle ginocchia, scudi rettangolari rotondi o oblunghi ornati con disegni di animali, linee
ondulate e adorni di piume colorate, come le bandiere. Gli ufficiali hanno anche elmi di legno, si ornameno di giada, piume
e pelli di giaguaro o di puma. I guerrieri si tatuano di rosso e nero. L'esercito è accompagnato da suonatori di
tamburi, trombe di conciglia e fischietti.
7 Ax, 2 Ax o Bd (mercenari), 3 Ps.
(a) Mochita.
Cultura che crea un impero sulla costa settentrionale del Perù.
L'impero è guidato dalla casta degli aristocratici, realizza strade, grandi opere di
irrigazione ed un ottimo servizio di corrieri. La popolazione eccelle nell'arte orafa,
nell'intaglio del legno, nella realizzazione di ceramica (ritenuta la migliore del mondo antico).
La società comprende guerrieri e dottori. È molto celebrato il tempio di Huaca del
Sol, reealizzato con 130 milioni di adobes (mattoni cotti al sole).
(b) Tiahuanaco.
Tribù probabilmente originaria del lago Titicaca, crea un impero in Perù e Bolivia
e ingloba le popolazioni costiere. Adora un "Dio Piangente" le cui lacrime hanno testa di animali
(condor, serpente, puma...) armato di tridente. Sono noti per la loro abilità nella
lavorazione della pietra e per il loro calendario solare.
(c) Cuismnacu.
Città dove si trova il santuario del dio Pachacamac ("Creatore dei Mondi"), che profetizza al
contrario e attira pellegrini dalle regioni circostanti.
Nonostante sia potentemente munita di fortificazioni viene conquistata dagli Inca.
(d) Chimù.
Popolazione di lingua Mochita che creano un impero lungo la costa desertica del Perù,
chiamato anche regno di Chimor. La capitale Chan-Chan è munita di mura e piramidi a
gradoni. L'impero realizza una rete stradale, dispone di corrieri e di una flotta mercantile di
grosse zattere. La Luna è la divinità principale. I motivi ornamentali più
riccorenti sui ritrovamenti archeologici sono cani, falci di luna, stelle e serpenti.
Nonostante l'alleanza con la città di Cajamarca, gli Inca ne sconfiggono l'esercito
privandolo dei rifornimenti idrici e sottopongono il regno a tributo.
(e) Likan Antai.
Il nome significa "Uomini della Terra" e sono chiamati anche Atacamenos.
Creano un regno presso il lago Atacama, si espandono in Argentina, Bolivia e Perù, sono poi
respinti verso sud dai Chnca con i quali si fondono, infine vengono conquistati dagli Inca.
Erigono città-fortezze, solitamente su alture rocciose, impiegano rame, una lega di rame e
stagno, archi e freccie, i lama come mezzo di trasporto (Fw) e praticano l'agricoltura a
terrazza.
(f) Yungas.
Il termine quechua yungas identifica sia le Terre Alte, coperte di giungla, del Perù
orientale, sia le tribù selvagge che le popolano.
Sono armati di archi e frecce avvelenate, espongono come trofei le teste rimpicciolite dei nemici
sconfitti, chiamate tsantsa e compiono incursioni contro i dominii Inca, che quindi erigono
alcune fortezze per proteggere i confini.
Epoca dell'impero Romano e dei regni Romano-Barbarici (61-90).
Epoca delle invasioni degli Arabi, Vichinghi ed Ungari (91-120).
Epoca dell'impero Osmano e della Guerra dei Cent'Anni (151-180).
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