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Il Combattimento di Rousses (2 VII 1815)

Guerra contro la Settima Coalizione (1815)

I Francesi.
Il colonnello del genio Christin è incaricato di fortificare il passo di Rousses (V 1815), in Franca Contea.
Le opere sono realizzate con un distaccamento di 20 zappatori e 3 sottoufficiali del genio guidati dal capitano del genio Jean Michel, con l'aiuto della popolazione locale.
Sono realizzate le seguenti opere:

I difensori ammontano a 200 uomini del 62esimo reggimeno di fanteria di linea, compresa una compagnia di granatieri; 2-300 guardie nazionali (reclute), distaccate da uno dei battaglioni di Ain; 30 cannonieri e sotto-ufficiali d'artiglieria guidati dal tenente Dreuther; 20 zappatori-pompieri e 3 sotto-ufficiali del genio guidati dal capitano del genio Jean Michel.
I tutto circa 500 uomini, distaccati dalla brigata del generale Gaussard.

Gli Austriaci.
Il generale Frimont con 20-25.000 uomini avanza per la strada del Sempione ed i bordi del lago di Ginevra, giunge nei dintorni di Thonon, requisisce tutte le imbarcazioni e sbarca sulla sponda del Vaud presso Nyon.
I fuochi dei bivacchi austriaci sulle pendici della Dole sono avvistati dagli avamposti francesi nel corpo di guardia della dogana presso l'albergo di Landes, ai piedi del Norimont (notte tra l'1 ed il 2 VII).

I Combattimenti.
Una colonna austriaca lascia i contrafforti di Norimon (ore 5:00). La vedetta francese dalla dogana apre il fuoco e ferisce un'ufficiale, poi ripiega con i suoi compagni su Rousses.
Frattanto un'altra colonna austriaca, composta da un'intero reggimento guidato dal nipote del generale Frimont, avanza per la strada principale. Il tenente d'artiglieria francese con il pezzo da 4 libbre punta il colonnello del reggimento e lo uccide al primo colpo.
Gli austriaci assumono formazione sparsa attorno alle opere fortificate dei francesi, che a loro volta prendono posto in formazione sparsa davanti alle opere. La schermaglia prosegue con i francesi che ripiegano nelle opere per riprendere fiato. Gli attaccanti si appoggiano ai muri di pietra a secco delle culture, contro i quali spara il pezzo d'artiglieria francese levando pericolose schegge.
Gli austriaci mettono in batteria 8 pezzi d'artiglieria sull'altura detta di "Crêt", ma scoprono subito che le opere fortificate francesi sono fuori gittata.
I combattimenti proseguono tutto il giorno. Gli austriaci riescono ad avanzare ma i francesi con alcuni contrattacchi riprendono parte del terreno. L'inferiorità numerico impedisce ai francesi di sfruttare a fondo i contrattacchi.
Alcuni distaccamenti delle compagnie franche francesi (senza uniforme) raggiungono i pendii sulla sponda sinistra del ruscello di La Chaille e gli austriaci non osano avanzare da questa direzione.
Gli austriaci scoprono che non ci sono truppe francesi dietro Rizou, ne sulle alture tra Rousses-d'Amont, Tousses-d'en-Haut e Rousses-d'en-Bas (ore 15:00), e fanno sfilare alcune colonne fuori dalla portata dei trinceramenti ai piedi del Rizou.
La minaccia di aggiramento induce i francesi ad abbandonare le ridotte (ore 17:00) e ritirarsi a Morez con l'artiglieria. Gli austriaci non inseguono.
I francesi hanno una dozzina tra caduti e feriti, gli austriaci hanno 300 caduti e 1.000-1.200 feriti.
Gli austriaci, scambiando le compagnie franche senza uniforme per civili, incendiano per rappresaglia il villaggio di Rousses-d'en-Haut. Mentre gli austriaci avanzano per Morez, gli svizzeri saccheggiano per tre giorni i dintorni di Rousses.



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