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Lipsia, "La Battaglia della Nazioni" (16-19 X 1813)

Guerra contro la Sesta Coalizione - Campagna di Germania (1813)

La terza riga è soppressa per estendere il fronte ed ingannare il nemico sul numero. È creato il 5° corpo di cavalleria con la divisione di Milhaud ed un’altra divisione, affidato a Pajol.
Sono in arrivo da est l’XI° C.A. (Macdonald) ed il 2° corpo di cavalleria (Sebastiani) mentre una divisione del III° C.A. ed il VII° C.A. (franco-sassoni di Reyiner) sono in avvicinamento da Delizsch e Düben (da nord).

Sabato 16 X.
Napoleone vuole contenere Blücher a nord per attaccare gli avversari a sud di Lipsia dove schiera il grosso delle sue forze:

Da sud l’Armata di Boemia, detta "Vecchia Armata", (Schwarzenberg, 134.000 uomini) inizia gli attacchi (9:00) che diventano generali. I Coalizzati piazzano 200 cannoni (48 russi contro Wachau). L’ala destra francese è respinta minacciando i villaggi di Markkleeberg e Dölitz, presso la Pleisse. L’avanzata è fermata da un contrattacco di reparti di fanteria polacca del VIII° C.A. (Poniatowski) assieme ai francesi del IX° C.A. (Augereau) e della divisione di cavalleria di Milhaud.
Da parte francese giunge l’XI° C.A. (Macdonald) ed il 2° corpo di cavalleria (Sebastiani) da est e prende posizione presso il villaggio di Holzausen, pronto ad intervenire (ore 11:00).
Le forze del principe del Württemberg, dei generali Gorzakoff e Klenau attaccano i villaggi di Wachau e Liebertwolkwitz, difesi dal II° C.A. (Victor), ed il colle di Kolm, tenuto dal V° C.A. (Lauriston).
Napoleone ordina un massiccio contrattacco con l’appoggio di una batteria di 150 pezzi della Guardia disposta da Drout: All’ala sinistra le unità appena arrivate, cioè il XI° C.A. (Macdonald) ed il 2° corpo di cavalleria (Sebastiani), attaccano gli austriaci di Klenau mentre Mortier con 2 divisioni della Guardia rafforza Lauriston; al centro Oudinot rinforza Victor; all’ala destra il generale Curial rinforza Poniatowski a Dölitz. Murat è alla testa di 8.000 cavalieri.
Il principe del Württemberg è sconfitto ed inseguito da Victor ed Oudinot fino al villaggio di Güldengossa. Klenau è respinto da Mortier e Lauriston. Macdonald e Sebastiani guadagnano terreno.
Presso il villaggio di Wachau i Coalizzati lasciano 20.000 tra caduti e feriti mentre la cavalleria francese cattura 26 cannoni nemici ma è caricata dai cosacchi della guardia che la sconfiggono e riprendono 24 pezzi. Le riserve austriache intervengono per fermare il contrattacco francese. Il villaggio di Güldengossa e preso e perso per 10 volte. Qui la divisione Maison perde i 5/6 dei suoi effettivi. Soprattutto la cavalleria austriaca si dimostra più manovriera di quella avversaria ed i francesi sono fermati. Il poderoso schieramento di artiglieria francese non è riuscito a bilanciare la scarsa aggressività dimostrata dalle altre due armi.
Frattanto si è combattuto anche negli altri settori:

Alla fine della giornata Napoleone dichiara di aver perso 2.500 uomini tra caduti e feriti, tra questi c’è generale di cavalleria Latour-Maubourg, che perde una gamba per un colpo d’artiglieria. Il reggimento dragoni Napoleone ha 200 tra caduti e feriti, 60 dei quali da artiglieria (compreso l’ufficiale e storico Antonio Lissoni).
Il capitano Pleineselve della divisione Curial ha catturato il generale austriaco Marfeld. Poniatowski è promosso maresciallo.

Domenica, 17 X
L’intensa pioggia provoca una quasi completa inattività. Gli eserciti si assestano sulle loro posizioni.
Nuovi rinforzi portano i Coalizzati a 300.000 uomini. L’Armata di Riserva (Bènnigsen) giunge da sud-est (dopo aver sfilato davanti Dresda) e l’Armata del Nord (Bernadotte, 50.000 uomini) da est.
Da parte francese giunge il VII° C.A. (1 divisione francese e 2 divisioni sassoni) da Düben, e si schierano presso Paunsdorf fronte a est.

Lunedì, 18 X
Si affrontano 160.000 Francesi contro 255.000 Coalizzati. I Francesi sono ovunque in inferiorità numerica 1:2 ed hanno dovuto ridurre il fronte. La battaglia diviene intensa in tutti i settori (ore 10:00).

I generali Sorbier e Dulauloy comunicano a Napoleone che rimangono munizioni d’artiglieria e dei moschetti per due sole ore di fuoco (ore 19:00). In cinque giorni sono stati sparati 220.000 colpi d’artiglieria.
Napoleone ordina di ritirarsi verso Lindenau e la Saale (ore 20:00). Sono levate le tende.
I resti dei C.A. II° (Victor) e IX° (Augereau) costituiscono l’avanguardia mentre Marmont difende il sobborgo di Halle, Renyer quello di Rosenthal (a nord) e Ney tiene il fronte sud. I C.A. VIII° (Poniatowski), XI° (Macdonald) e V° (Lauriston) costituiscono la retroguardia.

Martedì 19 X
Durante la ritirata il bilancio della sconfitta francese si aggrava notevolmente.
I reparti affluiscono confusamente su Lipsia. Dalle mura di Lipsia anche i sassoni sparano sui francesi in ritirata. I prussiani del battaglione landwher di Königsberg sono i primi ad entrare a Lipsia (ore 11:00) ed iniziano un sanguinoso combattimento per la città.
Oltre la città la Pleisse e l’Elster, ingrossati dalle recenti piogge, sono attraversati dai ponti di un’unica strada. Il colonnello Monfort abbandona la propria posizione presso il ponte dell’Elster ad un sergente dei zappatori lo fa saltare prima del passaggio degli ultimi 4 corpi d’armata (40.000 uomini e 200 cannoni): Pochi si salvano attraversando il fiume a nuoto, tra questi Macdonald. Poniatowski annega nel tentativo, Reynier e Lauriston sono tra gli uccisi o gli annegati. il re di Sassonia è catturato dai Coalizzati. Il colonnello Monfort ed il sergente sono processati da Napoleone.

Bilancio della Battaglia.
Alla battaglia hanno partecipato 500.000 uomini con 2.000 cannoni. Napoleone disponeva di 180.000 uomini e 700 cannoni; i Coalizzati 200.000 nel primo giorno, saliti a 300.000 dopo l’arrivo di Bénnigsen, Colloredo e l’Armata del Nord.
I francesi lasciano 15.000 caduti, 15.000 feriti (tra i quali Marmont), 23.000 infermi e 25-30.000 prigionieri (22 generali), per un totale di 78.000 uomini perduti (12.000 secondo Napoleone), oltre alla cattura di 250-300 cannoni e 600-1.000 carri.
I Coalizzati hanno, tra caduti e feriti, 21.000 russi (600 ufficiali), 14.000 austriaci, 16.000 prussiani (600 ufficiali) e 300 svedesi per un totale di circa 51.000 uomini.
La battaglia è la più grande combattuta fino allora sul suolo europeo ed è chiamata "Wölkerschlacht bei den Franzosen" (Battaglia dei Popoli contro i Francesi) o "Battaille des Géants" (Battaglia dei Giganti).



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