Macdonald 80-100.000 uomini fronteggia l’Armata di Slesia (Blücher) che comprende il 1° corpo prussiano (York, 38.000 uomini) e due corpi russi (Langeron e Sacken, 61.000 uomini), per un totale di circa 98.000 uomini. Gneisenau è ufficiale di stato maggiore.
I francesi iniziano l’attraversamento del Katzbach (9:00): a destra il V° C.A. (Lauriston) con il 2° corpo di cavalleria (Sebastiani), a sinistra l’XI° C.A. (Macdonald), di riserva il III° C.A. (Scrhamm), che deve mettersi in marcia a mezzogiorno.
I primi reparti francesi incontrano il corpo russo di Langeron, appoggiato con la sinistra alla Neisse in attesa del 1° corpo prussiano (York) che deve schierarsi tra la sua destra e l’altopiano di Malitsch, per poi avanzare insieme verso la Katzbach.
Langeron subisce l’assalto francese, e benché Blücher gli ordini di continuare l’avanzata, si prepara invece a ritirarsi ed invia indietro l’artiglieria, mentre York raggiunge la posizione assegnatagli (10:00).
All’arrivo di Blücher (12:00), i russo-prussiani eseguono un deciso contrattacco che respinge i francesi nella Katzbach e nella Neisse.
York ed il generale russo Sacken si schierano aggiungendo al combattimento 100 cannoni. La pioggia rende inservibili molti moschetti e bisogna combattere con le baionette o usandoli come mazze. I francesi sono respinti su tutto il fronte.
La cavalleria francese penetra negli intervalli tra le brigate ma è caricata dalla cavalleria avversaria guidata personalmente da Blücher ed è sconfitta. York avanza con la fanteria e respinge definitivamente i francesi nelle acque del Katzbach.
Il corpo russo di Langeron, privo di cannoni, insegue i francesi per 5 giorni altre il Bober, fino al Queis, aggravando le loro perdite. La divisione Puthod, lasciata in retroguardia, è raggiunta tra Lowenberg e Plagwiz (29 VIII) ed è sconfitta con gravi perdite.
Nei due scontri i francesi hanno 12.000 caduti ed i Coalizzati catturano 18.000 prigionieri, 103 cannoni, 2 Aquile, 250 carri e tutti i bagagli. Per questa vittoria Blücher riceve poi la nomina a principe di Wahlstatt.