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I CONTI DI FIANDRA

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La Casa di Dampierre (1246-1405).

Guglielmo III di Dampierre (1246-1252)
Guido I di Dampierre (1251-1304)
Roberto III di Béthune (1305-1322)
Luigi I di Nevers (1322-1346)
Luigi II di Mâle (1346-1384)
Margherita di Mâle (1384-1405)

Guglielmo III di Dampierre (1246-1252).
Governa con la madre Margherita di Costantinopoli "conte" di Fiandra e d'Hainaut.
Partecipa alla crociata in Egitto di Luigi IX "Il Santo" e combatte a Mansurah (8 II 1250), dove disobbedisce al re tentando inutilmente di raggiungere Roberto I "Il Valente" conte d'Artois (fratello del re) intrappolato con l'avanguardia nei vicoli della città.

Guido I di Dampierre (1251-1304).
Fratello del precedente.
Sposa nel 1246 Matilde di Béthune, che muore nel 1264 e gli lascia il marchesato di Namur. Nel 1251 è associato dalla madre al governo della Contea di Fiandra.
Partecipa alle continue guerre tra i principati dell'ex-Lotaringia:


Guy de Dampierre

La Guerra contro il regno di Francia si rivela conflitto ben più grave.
Con il trattato di Grammont (1294), Guido promette la figlia della seconda moglie Isabella di Lussemburgo a Edoardo I Plantageneto re d'Inghilterra, ma Filippo "Il Bello", deciso ad impedire le nozze, attira il conte e la figlia a Parigi e li rinchiude.
Edoardo I è impegnato nella lotta contro William Wallace, la Fiandra è quindi invasa ed occupata dai francesi (1294-1301). I Fiamminghi, insorti a fianco del loro conte, sono sconfitti a Furnes (1297) ed anche il trattato di Montreuil, mediato dal papa Bonifacio VIII, che vede Guido di Dampierre temporaneamente libero sulla parola, non impedisce a Filippo "Il Bello" di unire la contea alla Corona (1301).
La politica anti-inglese perseguita dal re di Francia è contraria agli interessi commerciali fiamminghi e causa l'insurrezione di Bruges (1301), guidata dal tessitore guercio Pietro de Coninc, che viene domata ma riesplode il 17 V 1302. La guarnigione francese è massacrata e l'evento è chiamato "Mattutini di Bruges" (paragonandolo ai Vespri Siciliani).
La rivolta si estende (a Gand è preso il Gravensteen) e l'esercito feudale francese inviato a reprimerla è gravemente sconfitto a Courtray (11 VII 1302) dai cittadini fiamminghi, guidati da Pietro de Coninc, Guido di Namur, Guglielmo II di Juliers (rispettivamente figlio e nipote di Guido di Dampierre) e pochi altri nobili. Tra i caduti c'è il comandante Roberto II conte d'Artois (figlio del caduto a Mansurah) con numerosi nobili e cavalieri, i cui speroni dorati ornano la cattedrale di Courtray. Da ciò lo scontro è noto come "Battaglia degli Speroni D'oro".


Affresco che raffigura i vincitori di Courtray.

Con la pace di Parigi Filippo "Il Bello" riconosce a Edoardo I il possesso dell'Aquitania in cambio del suo non intervento in Fiandra (1303), dove guida personalmente l'esercito. Thèoruanne è assediata (è presente anche il lucchese Castruccio Castracani), i fiamminghi sono sconfitti sul mare a Zirikzee (1303) e a terra a Mons-en-Pèleve (18 VII 1304).
Tuttavia la tenace resistenza fiamminga attorno a Lilla ed il più grave conflitto politico con Bonifacio VIII (che porterà allo "Schiaffo di Anagni") inducono Filippo "Il Bello" a concludere una tregua, mutata in pace a Athis (17 IX 1305).
Frattanto Guido di Dampierre è morto in prigionia (2 III 1305).
Tra i suoi sedici figli ricordiamo inoltre:


Roberto III di Béthune (1305-1322).
Figlio di Guido di Dampierre, sposa Iolanda di Nevers nel 1272 e ottiene la contea di Nevers (1280).
Lotta inutilmente contro Roberto II per il possesso del ducato di Borgogna.
Dopo la pace di Athis ottiene la contea di Fiandra da Filippo "Il Bello", ma la guerra riprende fino al 1320 contro i figli di quest'ultimo, ai quali deve cedere le castellanie di Lilla, Douai, Bèthune e Tournai.
Il figlio Luigi sposa Giovanna di Rethel, ottiene questa contea e premuore al padre.

Luigi I di Nevers (1322-1346).
Figlio di Luigi di Rethel, quindi nipote del precedente, diviene conte di Nevers, succede al padre come conte di Rethel, ed al nonno come conte di Fiandra.
Persegue una politica filo-francese che danneggia l'economia fiamminga, quindi subisce varie ribellioni, a Buges (1322), da parte dei contadini (Jaquerie di Fiandra, 1323-28), ed è imprigionato dai cittadini (21 VI 1325) per impedire che raggiunga il re di Francia.
La vittoria dei Francesi sui Fiamminghi a Cassel (23 VIII 1328) lo riporta temporaneamente al governo, affiancato dalla moglie Margherita di Francia (1330), ma dieci anni dopo subisce un'altra rivolta; Il Gravensteen cade nuovamente in mano agli insorti (1338), che istituiscono la repubblica sotto la guida di Jacob Artevelde (1339) e riconoscono Edoardo III re d'Inghilterra come re di Francia (Gand, I 1340) fornendogli numerosi vascelli che contribuiscono alla sua vittoria a L'Ecluse (24 VI 1340), scontro iniziale della Guerra dei Cent'anni.
La tregua di Esplechin (25 IX 1340) chiude la Fase Fiamminga della guerra e l'assassino di Jacob Artavelde (24 VII 1345) pone termine al governo democratico in Fiandra.
Luigi di Nevers tuttavia non rientra in possesso della contea, perchè prende parte alla disastrosa battaglia di Crécy e rimane tra i caduti.


Luigi II di Mâle (1346-1384).
Figlio del precedente, riottiene la contea grazie all'intervento dei Francesi, che sconfiggono i fiamminghi a Le Quesnoy (1348) e sottomettono Gand (1349).
La Fiandra è colpita dalla terribile Morte Nera (VIII 1349), poi dalla protesta fanatica dei Flagellanti, infine esce sconfitta dalla Guerra di successione del Brabante, sul quale vantava diritti Margherita, moglie di Luigi di Mâle.
Luigi installa a Gand, nel Gravensteen, una zecca, anche se ha diritto di battere moneta sono in territorio imperiale (verso il 1353).
L'inasprimento delle tasse per pagare un torneo in onore della nomina a cavaliere del figlio del conte causa una nuova rivolta a Gand (1379), sotto la guida di Filippo Artavelde (figlio di Jacob).
Luigi di Mâle è sconfitto a Beverhout (5 V 1382), deve fuggire a piedi dal campo di battaglia e trova aiuto dal genero Filippo "L'ardito" duca di Borgogna (che ha sposato sua figlia Margherita di Mâle nel 1369).
I Franco-borgognoni forzano la Lys a Comines (11 XI 1382) e sbaragliano i Fiamminghi a West-Roozebeke (27 XI 1382). Artavelde rimane tra i caduti, Courtray è saccheggiata e incendiata per vendicare la sconfitta degli "Speroni d'Oro" e la rivolta è sedata.
Nel 1382 eredita l'Artois e la contea di Borgogna (Franca Contea) dalla madre Margherita di Francia.
Nel 1383 la Fiandra è teatro di scontri tra Inglesi e Francesi.
Nonostante la politica filo-francese, Luigi di Mâle è il primo conte che parli pubblicamente in fiammingo.

Margherita di Mâle (1384-1405).
Figlia del precedente.
Sposa a Filippo I di Rouvers duca di Borgogna (dal 1356 al 1361), morto di peste, poi a Filippo II di Valois, detto "L'Ardito" (1384-1404), che nel 1364 riceve dal padre Giovanni II re di Francia il ducato di Borgogna in appannaggio.
Nel 1384 eredita dal padre le contee di Fiandra, Artois, Nevers, Rethel e Borgogna (Franca Contea).
La Fiandra è ancora terreno di scontri tra Inglesi e Franco-Borgognoni. Damme, occupata dagli Inglesi appoggiati dalla popolazione, resiste sei settimane all'assedio dei Franco-Borgognoni che infine la saccheggiano (1385).
Nel novembre 1386 i Francesi raccolgono in Fiandra un'imponente flotta (da 150 a 1.200 navi secondo le cronache) ed un esercito per invadere l'Inghilterra, ma l'indecisione ritarda la partenza che è infine annullata a causa della stagione avanzata.
Solo la crociata anglo-francese a Tunisi, alla quale prende parte anche un contingente fiammingo, porta temporaneamente la pace tra i due regni, quindi anche in Fiandra.
Durante il suo governo Margherita di Mâle adotta ufficialmente il fiammingo nella corte ducale e nella Corte Suprema di Giustizia.

  1. Introduzione.

  2. La prima casa Comitale (862-1127).

  3. La casa d'Alsazia (1127-1191).

  4. La casa d'Hainaut (1191-1246).

  5. La casa di Dampierre (1246-1405).

  6. La casa di Borgogna (1405-1477).



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