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Petrus Stuyvesant (1647-1664)

Nieuw Nederlant.

Il quarantunenne Petrus Stuyvesant, governatore dell’isola caraibica di Curacoa (1643), perde una gamba nell’attacco all’isola portoghese di San Martino (1644) e la sostituisce con una di legno.
Nominato governatore anche della Nuova Olanda (1646), Petrus Stuyvesant salpa da Texel con 4 vascelli e numerosi nuovi coloni (25 XII 1646), cattura un trasporto spagnolo, visita le isole olandesi nei Caraibi (Curacoa, Buenaire ed Amba), ed arriva arriva a Nieuw Amsterdam con i vascelli "Groote Gerrit" e "Princess Amalia" (11 V 1647).
Kieft torna in patria ma la "Princess Amalia" affonda nella baia di Bristol (27 IX 1647) causando la sua morte assieme a quella del reverendo Evardus Bogardus e di altre 82 persone, comprese donne e bambini.

I Provvedimenti di Stuyvesant.
I poteri del governatore sono limitati affiancandogli un vice-governatore (Van Diricklagen) ed un tesoriere (Van Dyck). Petrus Stuyvesant ordina inoltre l’elezione di 18 consiglieri, tra i quali sceglie 9 persone per il suo consiglio privato, ai quali tuttavia dà solo potere consultivo.
Il governatore fissa nuove tasse sulle merci importate ed esportate, monopolizza il commercio delle armi con gli indigeni, nomina alcuni ispettori edili, vieta la vendita di alcool agli indigeni e, dopo le 21:00, a chiunque, limita le licenze per alcool e tabacco, stabilisce la pena di sei mesi di galera per chi estrae un coltello durante una lite.
Petrus Stuyvesant acquista presso Nieuw Amsterdam una bouwerij (fattoria), che da il nome all’attuale quartiere “The Bowery” di New York.
Il barone Hendrick van der Capellan installa una ventina di coloni sull’isola Staten Generaal (1648 o 1650); è il terzo tentativo di colonizzarla.
Alla popolazione della Nuova Olanda si aggiungono profughi olandesi dalla colonia del Brasile, riconquistata dai Portoghesi (1649).

La Rinuncia al Connecticut.
La nave "Saint Benino", di Amsterdam, commercia senza permesso con gli inglesi di New Haven ma Peter Stuyvesant la sequestra.
Dopo la decapitazione di Carlo I Stuard (I 1649), le Provincie Unite ospitano il principe del Galles ed il duca di York. La Compagnia delle Indie Occidentali, temendo un conflitto, consiglia a Peter Stuyvesant di tenere atteggiamento pacifico con i vicini.
Eaton, nuovo governatore della New England (dal III 1649) invita gli olandesi a Boston (VII 1649) ma l’incontro non risolve nulla.
Peter Stuyvesant salpa da Manhattan (17 IX 1650) e dopo quattro giorni raggiunge Hartford. Le trattative portano alla determinazione del confine tra le due colonie. Gli inglesi ottengono il riconoscimento del possesso del Connecticut e la parte orientale di Long Island. Il trattato non è ratificato dal governo delle Provincie Unite.
Il trattato stabilisce solo il confine settentrionale, una cinquantina di inglesi si stabilisce sul fiume Delaware ma il governatore olandese invia una vascello da guerra che li riporta a New Haven.
Dall’insediamento di New Haven deriva l’odierna Hartford, che possiede un quartiere chiamato Dutch Point ed una delle vie principali chiamata Huyshope Avenue.

I Rapporti con la Nuova Svezia.
Petrus Stuyvesant assume una politica aggressiva nei confronti degli svedesi.
Gli olandesi abbandonano Forte Orange e rafforzano Forte Beversrede (1648). Petrus Stuyvesant rafforza la posizione portandovi personalmente nuovi coloni (V e VI 1651).
Gli svedesi erigono più a valle Forte Elfsborg (dove oggi sorge Salem), ma l’area è paludosa, la guarnigione lo ribattezza Forte Myggenborgh (Forte Zanzara, Mosquito) ed in seguito è abbandonato. È l’unico caso noto di un forte preso dalle zanzare.
Peter Stuyvesant raduna tutti i capi indiani della zona, acquista da loro vaste terre, abbandona Forte Nassau (Gloucester, New Jersey) e Forte Beversrede ed erige sulla riva occidentale del fiume il Forte Casimir (1651; odierno New Castle, nel Delaware), di fronte al Forte Christina.
Il governatore Johan Printz rassegna le dimissioni e torna in patria (1652, gli è dedicato un parco nell’odierna Philadelphia), lasciando il governo della colonia a Johan Papegoja.

Le Dispute con la Colonia di Rensselaerswijck.
Il sessantatreenne Brant van Slichtenhorst, direttore della colonia di Rensselaerswijck, ignora per quattro anni le direttive di Petrus Stuyvesant.
Van Slichtenhorst acquista nuovi territori (1649), poi chiamati Catskill e Claverack, ed ingaggia lavoratori della Compagnia. Il governatore vieta inutilmente di erigere edifici entro la gittata di cannone dal forte e chiede invano un sussidio per la prevvista guerra contro gli inglesi.
Il governatore invia alla casa del direttore 15 soldati armati di moschetti, che sparano una salva ed affliggono il decreto d’inclusione della colonia privata sotto l’autorità di fort Amsterdam. Brant van Slichtenhorst risponde con un proclama che afferma l’indipendenza della colonia del patroon, è arrestato per insolenza e trasferito a New Amsterdam ma riesce a fuggire di nascosto su uno sloop.
Stuyvesant rafforza la guarnigione del forte e le liti degenerano. Alcuni soldati aggrediscono il figlio del direttore che per vendetta s’impadronisce dei cannoni di Forte Orange.
Petrus Stuyvesant si consulta con i suoi superiori in Olanda, poi imbarca a New Amsterdam alcune truppe su un vascello e sequestra le case attorno al forte. L’insediamento prende il nome di Beverwijck (10 IV 1652). Van Slichtenhorst è arrestato e condotto a New Amsterdam (torna in Olanda tre anni dopo).
Beverwijck s’ingrandisce fino ad arrivare a 40-100 edifici, compresa una scuola ed una chiesa. La maggioranza della popolazione (200 abitanti) è olandese, affiancata da tedeschi, svedesi, francesi ed africani.

Le Dispute con Adriaen Van der Donck.
Il concilio incarica Adriaen Van der Donck, l’unico avvocato della colonia ed uno dei nove membri del consiglio di governo della Nuova Olanda, di protestare presso il governo della madrepatria contro il governo troppo energico di Stuyvesant.
Il governatore sequestra le sue carte, lo arresta per calunnia e lo espelle dal concilio. Il vice-direttore Van Diricklagen protesta invano.
Kuyter e Melyn chiedono l’appello alla popolazione per alcuni atti di governo di Stuyvesant che invece li fa arrestare per disturbo della quiete pubblica. Melyn è condannato a morte ma il concilio spinge Stuyvesant a modificare la pena a 7 anni di bando dalla colonia, il pagamento di una multa e la perdita dei privilegi. Kuyter è bandito per 3 anni e deve versare una multa. Sono inviati entrambi in madrepatria dove si appellano al governo, che sospende le sentenze e ripristina tutti i loro diritti.
Adriaen Van der Donck torna in Olanda e si appella al governo a La Hague vedendo riconosciuti i diritti all’autonomia di New Amsterdam (1653), che ottiene gli stessi diritti delle altre città delle Provincie Unite.
Adriaen Van der Donck è trattenuto in Olanda dalle dispute legali, e nell’opera “Vertoogh” narra la storia della colonia, descrive la geografia e gli abitanti indigeni della Nuova Olanda e torna infine nella colonia (1655).

L’Espansione Irochese.
Dopo la vittoria sugli Uroni, l’espansione irochese ha un’accelerazione e diviene inarrestabile. I primi a subirla sono gli Algonchini ed i Tionontati.
Per contrastare gli Irochesi, i francesi si alleano ai Pocumtuc, ai Sokon ed ai Pennacook (1650), non rinnovano l’alleanza con i Mohawk ed accettano invece quella dei Moicani. I combattimenti si limitano a poche scorrerie, poichè i Mohawk e gli Oneida sono impegnati in Pensilvenya contro i Susquehannock (1651), alleati ai Munsee, che resistono grazie alle armi fornite loro dagli svedesi. Secondo le leggende una fortezza dei Susquehannock è munita di cannoni.
I Mohawk negoziano la pace con i francesi (1654). È presente anche il capo Canaqueese, di padre olandese e madre Mohawk. Le trattative falliscono e degenerano in guerra. I Mohawk bloccano Montreal (fondata nel 1642).

La Prima Guerra Anglo-Olandese (VII 1652-1654).
Peter Stuyvesant sposta una settantina di piccoli insediamenti sorti lunghi il North River, tra forte Orange e Nieuw Amsterdam, concentrando i coloni a circa metà strada, presso un affluente (1652), ma così disturba gli indiani Espous. L’affluente prende il nome di Esopus Creek ed il villaggio è chiamato Esopus (odierna Kingston).
L’Inghilterra di Oliver Cromwell emette l’“Act of Navigation” ai danni soprattutto del commercio olandese. Le Provincie Unite protestano, riaprono la questione dei confini in Nordamerica ed ordinano l’allestimento di 150 vascelli da guerra.
Gli inglesi secquestrano le navi olandesi nei loro porti ed imprigionano gli equipaggi. Le ostilità inziano sul mare con piccoli incidenti fino ad una grossa ma indecisiva battaglia presso Dover (29 V 1632).
Le Provincie Unite ordinano a Peter Stuyvesant di mantenersi sulla difensiva e cercare l’alleanza degli indiani.
L’Inghilterra dichiara formalmente guerra alle Provincie Unite (6 VIII 1652). Il teatro della guerra si limita alle coste Inglesi ed Olandesi, con alcune cruente battaglie navali. Per premunirsi contro un eventuale attacco inglese, sull’isola di Manhattan è eretto un muro difensivo (1653) che dà il nome all’attuale Wall Street.
Il consiglio di Boston mobilita 500 uomini per un’azione offensiva. Hartford e New Haven raccolgono volontati guidati da Ludlow.
Oliver Cromwell invia contro la colonia olandese 4 vascelli guidati da Major Sedgwick e John Leverett (1654). Il Connecticut promette di fornire 200 uomini, Plymouth 50 uomini guidati dai capitani Miles Standish e Thomas Willett, il Massachusetts consente l’arruolamento di 500 volontari.
Prima della partenza della spedizione la guerra è conclusa con il trattato di Westminster (5 IV 1654).
Peter Stuyvesant proclama un giorno di festeggiamenti (12 VIII 1654).
Il trattato di Hartford è ratificato ma vascelli pirati inglesi proseguono la loro attività sulle coste della Nuova Olanda.
La popolazione di Nieuw Amsterdam ammonta all’epoca a 1.500 persone, e quella dell’intera colonia a circa 2.000 (1655), solo la metà olandesi.

La Fine della Nuova Svezia.
Il governatore svedese Johan Rising invia John Rising con una nave contro forte Casimir, difeso da Gerrit Bikker con 12 uomini e poche munizioni (21 V /1 VI 1654, domenica dedicata alla Trinità). Gli olandesi consegnano il forte senza sparare un colpo, i danesi lo presidiano con 20-30 uomini e lo rinominano Forte Trefaltighet (Forte Trinità).
Peter Stuyvesant sequestra la nave danese Golden Shark, giunta a Sandy Hook presso l’isola Staten Generaal credendo di essere alla foce del Dalaware (IX 1654) ed inizia l’arruolamento di volontari. Dopo una giornata di preghiere a favore della spedizione (25 VIII 1655), Peter Stuyvesant salpa con 7 vascelli, incluse la "Den Waagh" da 42 cannoni e 350 soldati e la nave corsara francese L'Esperance, per un tatale di 700 uomini (5 IX 1655).
Gli olandesi ottengono la resa di Forte Trefaltighet (11 IX 1655) seguita da quella del governatore Johan Rising a Forte Christina (25 IX 1655). Gli svedesi perdono definitivamente la loro unica colonia in Nordamerica, in loro possesso per appena 17 anni. Circa 200 svedesi ottengono il permesso di andarsene o restare sotto il governo olandese. La Svezia non può reagire perchè impegnata nella Prima Guerra Nordica.
L’occupazione olandese della Nuova Svezia pone fine alla fornitura di armi agli indiani Susquehannock che quindi si sottomettono ai Mohawk (1656).
Attorno a Forte Carimir è impiantato un villaggio chiamato New Amstel, che si estende e svolge le funzioni di capitale della regione, sale a 500 abitanti, in maggioranza svedesi, esuli valdesi del Piemonte ed inglesi, con un centinaio di case (1658). Nove anni dopo gli inglesi lo conquistano e lo ribattezzano New Castle.

La Guerra delle Pesche (IX 1655-1656).
Mentre Petrus Stuyvesant è impegnato contro gli Svedesi, il governo è affidato all’irrequieto tesoriere Cornelis Van Tienhoven.
Un’indiana Esopus ruba delle pesche dall’albero di una fattoria, ed è uccisa dal proprietario Hendrick Van Dyck (14 IX 1655). La notte successiva 100-500-900 guerrieri di 8 tribù, tra le quali i Wecquaesgeek, i Manhattan e gli Hackensack, con 64 canoe attaccano Nieuw Amsterdam, Pavonia, Hoboken e l’isola Staten Generaal, che è nuovamente abbandonata dagli olandesi (15 IX 1655).
I tre giorni gli indiani uccidono 23-40-100 coloni, ne catturano 67-150, abbattono 600 capi di bestiame ed incendiano numerosi edifici.
Petrus Stuyvesant torna a Nieuw Amsterdam, prende in ostaggio dei bambini indiani e raggiunge un accordo con le tribù di Long Island, poi con quelle dell’interno. I coloni prigionieri sono riscattati (1656). Il breve ma sanguinoso conflitto è chiamato Peach War (Guerra delle Pesche) o Peach Tree War (Guerra dell’Albero di Pesche).
La Compagnia ritiene Cornelis Van Tienhoven responsabile dei ripetuti disordini con gli indiani, gli toglie il posto di vice-direttore (VI 1656) ed apre un’inchiesta. Cornelis Van Tienhoven è trovato morto per annegamento, forse assassinato (18 IX 1656).
Quest’anno (1656), New Amsterdam ha 120 edifici ed un migliaio di abitanti, la colonia olandese esporta 35.000 pellicce.

Affari Indiani.
I Metoac, che subiscono gli attacchi dei Wecquaesgeek dalla fine della guerra di Kieft (1645), progettano un attacco contro gli olandesi a Long Island (1655), colpevoli di non difenderli. I coloni inglesi sull’isola scoprono il piano ed avvisano gli olandesi. Peter Stuyvesant previene l’insurrezione firmando un trattato con i Metoac (1656), che permettono la costruzione di un forte per il commercio e la difesa contro i Wecquaesgeek.
I Mohawk chiedono agli olandesi di mediare una pace con i francesi (1654) ma gli inviati non ottengono nulla e la guerriglia prosegue.
I Moicani sono impegnati nella parte nord-occidentale del New England, a fianco di altre tribù alconchine, contro i Mohawk e gli Oneida (1655-1658), sul San Lorenzo contro gli Irochesi ed i Francesi, ed a sud (le tribù dei Seneca, Cayuga e Onondaga) contro i Susquehannock, i Munsee e gli Unami. Gli olandesi forniscono ai Moicani armi da fuoco e munizioni, ed intervengono politicamente presso i Mohawk ottenendo che le due tribù firmino una pace separata (1659).
Sono documentati traffici commerciali tra olandesi e francesi (1658) ed alcuni coureurs de bois trovano più conveniente l’ingaggio presso gli olandesi di forte Ornaje. Il traffico tra la Nuova Francia e la madrepatria è in gran parte effettuato da vascelli olandesi.
Diciannove olandesi e francesi ugonotti impiantano per la quarta volta un insediamento sulla Staten Eylandt (20 VIII 1661), questa volta definitivo.
I Mohegan guidati da Uncas effettuano scorrerie contro i Wampanoag (1661) ma l’intervento inglese li induce a restituire ostaggi e bottino. Uncas prosegue la politica filo-inglese fino alla sua morte (1683). A lui si ispira lo scrittore americano James Fenimore Cooper per il romanzo “L’Ultimo dei Moicani” (1826).

La Prima Guerra con gli Esopus (1659-1660).
Il villaggio di Esopus, sul North River, deve essere abbandonato a causa dei continui attacchi degli Esopus (1655-1657), che chiedono di regolarizzare i pagamenti della terra venduta agli olandesi.
Peter Stuyvesant fa erigere una palizzata con una quarantina di edifici per i coloni e ribattezza il villaggio Wiltwyck (1657, gli inglesi la ribattezzano Kingston nel 1669). Il nuovo villaggio sorge su un promontorio e copre un’area di 1200 per 1300 piedi.
Fallite le trattative con gli indiani Esopus, la guarnigione è portata a 50 uomini (19 X 1658); i coloni sono una settantina. Gli indiani accettano un trattato ma proseguono le scorrerie.
Il colono Thomas Chambers impiega otto indiani per la raccolta del granoturco e li paga con una bottiglia di brandy (20 IX 1659). Gli indiani ne chiedono invano altro, riescono ad ottenerlo da uno dei soldati della guarnigione. Un colpo parte per sbaglio da uno dei moschetti degli indiani. Durante la notte alcuni coloni e soldati assaltano gli indiani nel sonno, ne uccidono uno e ne catturano un altro ma gli altri sei riescono a fuggire.
Per vendetta il giorno seguente 6-700 indiani armati di archi e frecce ma anche di moschetti olandesi attaccano la colonia, incendiano i campi ed uccidono numeroso bestiame. Otto soldati e 18 coloni volontari si aprono un varco e portano l’allarme a Nuova Amsterdam. Durante il ritorno cadono in un agguato e sono costretti ad arrendersi; solo 7 riescono a raggiungere il forte assediato.
I prigionieri sono rinchiusi in un fortino degli indiani ma uno di loro (Harmans) riesce a fuggire (29 IX) e comunica al comandante della guarnigione dove sono gli altri prigionieri, guardati da 400 indiani. Gli indiani giustiziano barbaramente gli 8 soldati e torturano i 10 civili.
Peter Stuyvesant dispone di 100 soldati, arruola 35 inglesi, raduna tre compagnie di milizia (65 volontari), un corpo di rangers a cavallo e 20 indiani della Long Island, con i quali muove in soccorso del forte (10 X).
Gli Esopus hanno già abbandonato l’assedio (4 X), liberano due dei prigionieri e ripiegano ad ovest sulle montagne di Carskill. Durante l’assedio gli olandesi hanno 1 caduto, 5-6 feriti ed un edificio incendiato.
Mohawk e Moicani rimangono neutrali, si offrono inutilmente come mediatori per un trattato di pace (XII 1659) ed ottengono solo la liberazione di 8 civili dopo il pagamento di un riscatto in viveri, pellicce, polvere, asce e coltelli (IV 1660).
L’ufficiale Smith con 40 uomini sconfigge una banda di una cinquantina di guerrieri Esopus, poi un’altra di un centinaio catturandone 20, che sono inviati a Forte Amsterdam e deportati come schiavi alle isole caraibiche di Curacoa e Buenaire. I capi Esopus tramite i Mohawk offrono l’abbandono delle loro terre agli olandesi in cambio della liberazione dei prigionieri ma Peter Stuyvesant rifiuta di trattare se non si presentano personalmete a Forte Amsterdam.
L’ufficiale Smith con 75 uomini devasta le piantagioni degli Esopus (20 V 1660) ed uccide l’anziano capo Preumaker.
Peter Stuyvesant incontra quattro capi ad Esopus (VII 1660) imponendogli di cedere agli olandesi la terra disputata e liberare gli ultimi prigionieri dietro pagamento di un riscatto in viveri. I Mohawk ed i Moicani si fanno garanti del trattato di pace.

Gli Ultimi Arrivi.
Gli olandesi erigono Forte Bergen (1660), località che oggi fa parte di Jersey City. Nuovi coloni sono inviati nell’alta valle dell’Hudson, fino alle cascate di Cohoes (dove ci sono solo uno o due edifici), e del Delaware.
La Compagnia acquista dal patroon Mellyn l’isola Staten Geeneral (1661) ed invita valdesi ed ugonotti di La Rochelle a stabilirvisi. 23 famiglie, in maggioranza francesi, si stabiliscono a Long Island, nella località dell’odierna Bushwick.

La Seconda Guerra con gli Esopus (VI 1662 - V 1664).
I Moicani cercano di controllare il commercio degli Olandesi con gli Algonchini, i Montagnais ed i Sokoki, ignorano le proteste dei Mohawk (1660). I Mohawk attaccano i Moicani (1662) e li costringono ad abbandonare gran parte della valle del North River, compresa l’antica capitale Shodac, presso Albany (1664). I combattimenti proseguono fino al 1672.
Gli Esopus approfittano della guerra tra Moicani e Mohawk attaccando di sorpresa gli insediamenti olandesi nella valle dell’Esopus, in particolare Wildwyck (7 VI 1662), causano 31 caduti, 9 feriti gravi e catturano 45 uomini, donne e bambini. Gli olandesi inviano in rinforzo 42 uomini, 46 indiani della Long Island, respingono gli indiani sulle colline e chiamano in aiuto i Mohawk.
La signora Van Imbrock riesce a fuggire dal munito fortino indiano, presidiato da 200 guerrieri, e fa da guida alla spedizione di soccorso di 200 uomini (compresi 41 indiani e 7 neri), con due cannoni, guidata dal capitano Crygier (26 VII). Gli indiani scoprono la colonna in arrivo, abbandonano il fortino e fuggono sulle montagne con i prigionieri. Gli olandesi inseguono inutilmente gli indiani, distruggono il forte e le provviste degli indiani e rientrano ad Esopus (1 VIII).
Il capitano Crygier guida un’altra spedizione di 125 uomini contro un altro fortino indiano, forse presso l’attuale Mamakating (3 IX). Dopo una dura marcia il forte, ancora incompleto, è attaccato di sorpresa da due direzioni. Gli olandesi mettono in fuga gli indiani, abbattono il capo Papoquanchen, 14 guerrieri, 4 donne, 3 bambini e liberano 22 prigionieri (degli altri tre non si conosce la fine), lasciando 3 caduti e 6 feriti. Il forte è saccheggiato ma non distrutto.
Il capitano Crygier guida una terza spedizione di 164 uomini (46 sono indiani Marespincks della Long Island), raggiunge il forte Mamakating trovandolo con i caduti del recente attacco ancora insepolti, e scopre che gli Esopus rimasti (stimati in 38 guerieri, 14 donne ed alcuni bambini) sono fuggiti a sud presso altre tribù. Gli olandesi distruggono il forte ed i campi vicini, poi rientrano ad Esopus (5-6 X 1663).
Gli Esopus, privati delle risorse alimentari, sono costretti a disperdersi in piccoli gruppi.

Gli Inglesi nella Nuova Olanda.
Carlo II Stuard rientra dall’esilio ed ottiene il trono inglese (30 V 1660). Il parlamento riafferma l’atto di navigazione (1 XII 1660). Lord Baltimore ottiene da Carlo II Stuard e dal parlamento il riconoscimento dei suoi diritti su New Amstel e le terre sulla riva occidentale del Delaware (1660).
I mercanti inglesi si scontrano con quelli olandesi per il controllo del mercato di schiavi, avorio e oro sulla costa occidentale africana (1663).
La popolazione della Nuova Olanda ammonta a circa 9-10.000 persone con una forte presenza inglese.
Il consiglio del Connecticut fa occupare dal capitano John Talcott con 80 soldati la località olandese oggi chiamata West Chester (20 VII 1663). L’olandese Stillwell, sceriffo di Gravesend, arresta l’agente inglese John Christie, ma numerosi abitanti inglesi insorgono e costringono lo sceriffo a fuggire (IX 1663).
Petrus Stuyvesant chiede il rispetto dei confini agli inglesi del Connecticut, New England e Massachusetts ma questi rispondono che l’Inghilterra non ha mai riconosciuto l’esistenza della Nuova Olanda.
Venti inglesi risalgono il fiume Raritan con uno sloop e contattano gli indiani ma sono cacciati da alcuni soldati olandesi guidati dall’ufficiale Crygier, inviati con uno yacht.
I villaggi inglesi di Hempstead, Gravesend, Flushing, Middlebury, Jamaica ed Oyster Bay, nella parte occidentale della Long Island, eleggono un governo indipendente dal Connecticut ed eleggono presidente John Scott, che mobilita 170 armati ed occupa alcuni villaggi olandesi dei dintorni: Brooklyn, Flatbush, New Utrecht.
Numerose famiglie olandesi fuggono dalle zone occupate. Il governatore Petrus Stuyvesant mobilia 200 uomini della milizia ed ingaggia 160 soldati, ma preferisce non provocare gli inglesi e firma con John Scott l’accordo di Hempstead (3 III 1664), con il quale riconosce lo status quo in attesa di un accordo entro l’anno tra le Provincie Unite e Carlo II.
Carlo II Stuard promette al fratello James duca di York e di Albany vasti territori americani, compresa la colonia olandese (12 III 1664).
Petrus Stuyvesant indice un’assemblea a New Amsterdam (10 IV 1664) chiedendo invano ai rappresentanti delle comunità uomini, armi e soldi. Dalle Provincie unite giungono 70 soldati e l’ordine di resitere.
Il governatore firma una pace con le tribù ostili che hanno dato rifugio agli ultimi Esopus (V 1664), temendo che possano accordarsi con gli inglesi.
John Scott è arrestato dalle autorità del Connecticut che non restiuiscono agli olandesi i villaggi occupati.

L’Occupazione Inglese.
James Stuard duca di York e di Albany appronta segretamente una piccola flotta guidata dal colonnello Richard Nicolls, che comprende 4 fregate: La "Guinea" (36 cannoni), la "Elias" (30 cannoni), la "Martin" (16 cannoni) e la "William and Nicholas" (10 cannoni), con 450 soldati regolari, ai quali si uniscono alcuni volontari della New England.
Avvisati dell’arrivo della spedizione inglese, gli olandesi raccolgono viveri e rafforzano Nieuw Amsterdam, che dispone ora di 20 cannoni, 150 soldati regolari e 250 uomini abili alle armi.
Senza dichiarazione di guerra, la flotta giunge a Coney Island (20 VIII), sbarca le truppe a Breuckclen (Brooklyn), costringendo alla resa Peter Stuyvesant (27 VII / 6-8 IX 1664), poi anche Forte Orange (10 IX, ha 24 cannoni). È garantita la proprietà privata, la libertà religiosa oppure il libero ritorno in patria. Le proprietà della Compagnia delle Indie Occidentali sono confiscate.
Sir Robert Carr con tre fregate occupa la valle del Delaware, dove le sue truppe compiono alcuni saccheggi.
Tra i primi atti di governo c’è un trattato di pace con i Mohawk e con i Moicani (24 IX), in guerra tra loro.
In onore di James Stuard, Nieuw Amsterdam è ribattezzata New York, Forte New Amsterdam è rinominato Fort James, Forte Orange e Beverwijck sono rinominati Albany. La colonia è chiamata Nova Caesarea o New Jersey. Gli odierni Staten Island, Long Island e Westchester sono rinominati Yorkshire.
Anche il nome di altri quartieri dell’attuale New York derivano da nomi olandesi: Bushwik da “Boswyck” (Distretto Boscoso); Coney Island da “Conyne Eylandt” (Isola dei Conigli); Carskill da “Kats Kil” (Fiume dei Gatti); "Spuyten Duyvil" (Sputo del Diavolo) a causa delle correnti insidiose a nord del fiume Harlem.
In nome del duca di York, Richard Nicolls emana il codice di leggi chiamato “Duke's Laws”.



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