Port Chicago, 17 VII 1944
Port Chicago.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, San Francisco (California) diviene il più grande cantiere navale
del mondo. Nel novembre 1942 è resa operativa la base navale di Port Chicago, ad una cinquantina di chilometri da San Francisco, in appoggio alla flotta del Pacifico. La base è servita da una
ferrovia e dispone di attrezzature per il carico di due navi porta-munizioni contemporaneamente.
In un anno e mezzo sono caricate 78 navi con 280.000 tonnellate di munizioni ed esplosivo, senza
che si verifichino incidenti.
Dall’inizio del 1944 gli americani lavorano a pieno regime per l’invasione delle Filippine, le
operazioni di carico si effettuano 24 ore su 25, ad opera di 3 squadre.
La Catastrofe.
A Port Chicago giunge la l’E.A Bryan (13 VII), che in quattro giorni vede ultimato il suo carico:
4.000 tonnellate di munizioni, comprese 2.000 tonnellate di esplosivi. Giunge quindi la Quinault
Victory (17 VII) ed inizia ad essere caricata. Sul molo sono portati 16 vagoni con 429 tonnellate
di munizioni. Verso le 22:18 avviene la prima esplosione, seguita 5 secondi più tardi da un’altra
esplosione, violentissima. La l’E.A Bryan è completamente distrutta dalle fiamme. La Quinault
Victory è scaraventata fuori dall’acqua, vi ricade e finisce in pezzi; la poppa ricade a 300
metri di distanza. La colonna di fumo dell’esplosione sale per più di tre chilometri. L’equipaggio
di un aereo a 9.000 piedi d’altezza afferma di aver visto pezzi metallici della grandezza di un
garage. La violenza dell’esplosione è stimata pari a quella di una bomba da 5 kilotoni.
L’esplosione causa 320 caduti, circa 500 feriti, che sono postati negli ospedali della regione, e
moltissimi danni materiali. è la più grande catastrofe militare sul territorio americano durante
la Seconda Guerra Mondiale.
I sopravvissuti della base navale sono incaricati di raccogliere i detriti, poi sono trasferiti alla
base di Mare Island. La marina apre un’inchiesta ma le cause dell’esplosione rimangono
sconosciute. A Port Chicago è eretto un monumento ed ogni anno, a luglio, è tenuta una cerimonia
commemorativa.
L’Ammutinamento.
300 sopravissuti sono chiamati nuovamente a caricare munizioni ed esplosivi (9 VIII), ma le
condizioni di lavoro sono le stesse di Port Chicago e la maggior parte di loro si rifiuta. 250 di
loro sono quindi arrestati, rinchiusi per 3 giorni e sottoposti a minacce; 200 accettano di
riprendere il lavoro. Gli altri 50 sono processati e la giuria, in 2 minuti per ognuno di loro, li
condanna per ammutinamento (22 X); sono espulsi dalla marina e condannati a 8, 20, 12 (la
maggioranza) e 15 anni di prigione. è il più grande ammutinamento della storia della Marina
Americana.