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STORIA e WARGAME

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La battaglia di KILLIECRANKIE (27 VII 1689).

Guerra d'Augusta - Guerra dei Re (1689).

Gli Orangisti.
John Murray marchese di Tullibardine con 2-3-400 uomini difende il castello di Blair, minacciato dai giacobiti.
In soccorso è inviato il generale Hugh Mackay di Scourie, scozzese delle Lowland (già al servizio della Francia, Venezia e Provincie Unite). Gli orangisti escono all’alba da Perth (26 VII), superano il passo di Killiecrankie / Killie-Crankie (sabato 27 VII, in gaelico significa "Bosco Tremolante") e si schierano con il torrente Garry alle spalle, ingrossato dalle recenti pioggie:

La fanteria ammonta a 3.500-4.000 uomini inquadrati in 5 battaglioni: 3 reggimenti scozzesi veterani (Mackay, Balfour e Ramsay), già al servizio delle Provincie Unite, con effettivi ridotti (1.000-1.100 uomini in tutto), 2 reggimenti di reclute scozzesi delle Lowland (lord Kenmore/Kenmure e David Leslie conte di Leven, odierno King’s Own Borderers), alla loro prima battaglia, ed il reggimento inglese Hasting (odierno 13°).
La cavalleria ammonta a 500 uomini: i reggimenti di cavalleria di reclute di lord Belhaven e del conte di Annandale (che si è rifiutato di unirsi personalmente alla spedizione), e 4 squadroni di dragoni. Mackay ha inutilmente sollecitato la marcia di altri 6 squadroni di cavalleria lasciati indietro.
L'artiglieria ammonta ad alcuni pezzi.

I Giacobiti.
John Graham di Claverhouse visconte di Dundee, sul suo cavallo preferito colore beige ed in abiti scuri (non indossa la sua uniforme rossa per non diventare un facile bersaglio), dispone le truppe sull’altura di Craig Eallaich, secondo il tradizionale schieramento per clan (con battaglioni di 700, 100 o solo 20 uomini), ma con ampi spazi tra le unità a causa dell’inferiorità numerica:
L'ala destra comprende:

Il centro comprende:

L'ala sinistra comprende:

Non è presente alcuna riserva. In tutto sono 1.800-2.000-2.500 uomini (4-6.000 in altre fonti), ma solo un centinaio di cavalieri composti da leve con pessime cavalcature.

La Battaglia.


Gli Eserciti si Fronteggiano.
Dopo esseresi schierati (ore 16:00) due eserciti si fronteggiano per due ore.
Per provocare l’avversario, Mackay fa avanzare un carro con tre cannoncini di cuoio ma dopo tre tiri inefficaci il carro si rompe.
Dei tiratori giacobiti del clan Cameron occupano alcune costruzioni tra i due schieramenti ma ne sono cacciati da un gruppo di moschettieri del reggimento Mackay.

La Carica Giacobita.
Il visconte di Dundee ordina di avanzare (ore 18:00).
Higlanders ed irlandesi scendono lentamente dalla collina al suono delle cornamuse, camminando di fianco in modo da offrire minore superfice come bersaglio.
Mackay ordina di aprire il fuoco a raffiche di plotone alla distanza di 100 passi, ma il reggimento Balflour e metà del reggimento Ramsay non obbediscono e controcaricano l’avversario. L’ala destra orangista, in particolare il reggimento Mackay, riesce ad effettuare tre scariche abbattendo numerosi avversari. Il clan MacDonnell di Glengarry perde 16 comandanti.
Gli highlander serrano rapidamente la distanza, effettuano una scarica ravvicinata con le pistole, con scarsi effetti, ed ingaggiano gli orangisti prima che abbiano il tempo di inserire la baionetta.

Il Corpo a Corpo.
Il combattimento corpo a corpo dura due minuti.
I Cameron al centro affrontano il reggimento Mackay, fiancheggiato dal battaglione di Leven. Ewen Cameron è assistito dal fratellastro (già alla battaglia di Achdalieu) ma è ucciso con un colpo alla schiena da un highlander avversario.
Alister "Dhu" con il proprio spadone abbatte gli avversari due alla volta; suo figlio Donald "Grom" (per gli occhi azzurri), uccide 18 orangisti ma rimane tra i caduti.
I reggimenti Hasting e Leven sono respinti. L’ala sinistra orangista, sebbene non sia attaccata, inizia a ripiegare.
Il visconte di Dundee con lo squadrone di cavalieri si unisce ai Cameron contro il reggimento Mackay, le cui linee sono sfondate. La cavalleria orangista dietro al reggimento Mackay fugge senza sparare un colpo. Il visconte di Dundee arriva da solo presso i cannoni avversari, raggiunto dal conte di Dunfermline con 16 gentiluomini a cavallo; i pezzi sono catturati.

Il Contrattacco Orangista.
Mackay guida lo squadrone di cavalleria Bellhaven dell’ala destra contro il fianco sinistro avversario, ed ordina all'altro squadrone di eseguire la stessa manovra sull’altra ala.
I cavalieri si disordiano, si limitano a sparare qualche colpo e ripiegano, disordinando anche il battaglione Kenmure, che si disordina; alcuni uomini iniziano a fuggire.
Il visconte di Dundee soccorre il clan MacDonald ma è ferito gravemente alle spalle da un colpo di moschetto (secondo la leggenda è alleato al diavolo ed è colpito da un proiettile d'argento).
Mackay è circondato dagli higlanders ma riesce ad aprirsi un varco e fuggire, trovandosi solo.

La Rotta Orangista.
Tutto lo schieramento orangista è in rotta.
I vincitori saccheggiano i bagagli permettendo a Mackay di raggiungere i superstiti del reggimento Leven (compreso il conte, il colonnello ed il maggiore), ai quali si uniscono quelli del reggimento Hasting (con il colonnello) ed altri gruppetti di superstiti; dispone così di 400 uomini compreso suo nipote, il capitano Mackay, che ha ricevuto otto ferite di spadone.
Il colonnello Ramsay raduna per conto suo altri 150 sopravissuti. Alcuni orangisti passano a nuoto il torrente Garry. La tradizione afferma che Donald MacBean si salva saltando oltre il fiume (5 metri e mezzo, 18 piedi) lasciando il cappello, il fucile ed una scarpa; il luogo è ancora oggi chiamato "Soldier's Leap".

Bilancio della Battaglia.
Gli orangisti lasciano 2.000 tra caduti (compresi 600 highlanders) e prigionieri (alcune centinaia). Cadono il colonnello James Mackay (fratello del generale), il brigadiere Barthold Balfour (secondo la tradizione è ucciso dal reverendo cattolico Robert Stewart) e numerosi ufficiali.
Mackay evita il passo di Killiecrankie e con un ampio giro raggiunge Stirling il giorno seguente.
I giacobiti hanno 600-900 caduti, principalmente del clan MacDonald, compresi il colonnello Gilbert Ramsay, il signore di Pitcur, il figlio, il fratello ed altri parenti di Alister "Dhu", 5 cugini di sir Donald MacDonald, MacDonald di Largo con i suoi figli, 120 uomini del clan Cameron.
Il visconte di Dundee muore il giorno dopo.


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