Indice


STORIA e WARGAME

Regolamenti
E-Mail Bibliografia
Ultime Modifiche Link


La Battaglia di Friedlingen (14 X 1702).

Guerra di Successione Spagnola (1702).

I Movimenti Prima della Battaglia.
Ludwig Wilhelm I margravio di Baden-Baden, detto "Türken-Louis" blocca la fortezza di Landau (VI 1702) che non è soccorsa da Catinat e da Max Emanuel, ed è presa (IX).
Il generale Louis Hector marchese di Villars sostiuisce Catinat ed avanza a Huningue (Hunigen) con 30 battaglioni e 40 squadroni (fine IX) mentre l’Elettore gli si avvicina a Stuhlingen.
Baden lascia alcune truppe al forte San Luigi, a sorvegliare i francesi, e marcia a sud verso l’Elettore fino a Bischweiler, fiancheggianto a destra da maestro di campo Karl Egon conte di Furstenburg con 17,000 uomini, ma è informato che Villars avanza e richiama Furstenburg affinché si unisca a lui a Friedlingen il 5 ottobre.
Villars forza il passaggio sul Reno attraverso l’isola di Schusterinsel (la metà nord-orientale è territorio neutrale svizzero), con ponti di barche protetti dall’artiglieria, piazzata su terrapieni.
Sulla sponda tedesca il terreno paludoso (1.000 yarde) è seguito da un argine di 60 passi che porta alla pianura (1.200-1.600 yarde) ed infine alla collina di Tullingen (alta 600 piedi), coronata dal bosco di Kaferholze.
Ai piedi della collina si trovano i villaggi di Weil e (2.500 yarde a nord) di Haltingen, dove Baden ha il suo comando.
L’ala destra francese è appoggiatta al torrente paludoso Wiesenfluss, che segna la frontiera svizzera.
L’ala destra imperiale è appoggiata ad opere difensive dal Reno alla pianura, dove è stata eretta una ridotta chiamata Sternschanze, presidiato dalla milizia, come il castello di Schloss Friedlingen sul Reno.
Credendo di aver imbottigliato i francesi, Baden raggiunge l’esercito principale a Bischweiler.
Villars invia un distaccamento 4 ore a valle di Neuenburg, che è occupata di sorpresa grazie alla nebbia (mattino del 13 X) e rapidamente fortificata; in questo punto è gettato un ponticello e 4.000 francesi si preparano ad attraversare.
Baden ritiene che i francesi aspettino l’arrivo dei bavaresi e si prepara a ritirarsi per affrontare questi ultimi, a cominiciare dei bagagli (ore 24:00 del 13 X). La mattina seguente l’esercito si prepara a seguire i bagagli (ore 8:00) coperto dalla milizia che presida lo Schloss e la ridotta Sternschanze, ciascuna con un paio di pezzi reggimentali.

I Francesi.
Il generale Louis Hector marchese di Villars, alla notizia della ritirara imperiale ordina l’avanzata aprofittanto del basso livello del Reno causato dell’estate secca. Il ramo tra l’isola di Schusterinsel e la riva tedesca è guadabile senza ponti.
La fanteria francese avanza in due colonne, fiancheggiata a sinistra dall’artiglieria. La guarnigione della ridotta Sternschanze è troppo esigua per tentare di contrastare questo movimento. A destra passa la terza colonna, composta dalla cavalleria in due colonne, che raggiunge la pianura tenendosi fuori gittata dall’artiglieria della ridotta Sternschanze.
I francesi occupano Weil, dove lasciano il reggimento De Robecq da collegamento tra la fanteria (destra) e la cavalleria (sinistra), mentre 4 brigate di fanteria, guidate dal generale Des Bordes, si schierano su due linee, avanzano verso la collina di Tullingen ed entrano nel bosco di Kaferholz. Una brigata con alcuni pezzi d’artiglieria è lasciata sull’isola di Schusterinsel per fronteggiare la guarnigione di Schloss Friedlingen.
Per garantirsi la ritirata, Villars dispone 16 compagnie di granatieri a presidiare le opere fortificate presso Kuhstellenwaldchen, abbandonate dagli imperiali, dov’è la rampa principale tra la pianura e la sponda del fiume.
Villars rimane a Weil. I francesi ammontano a 12-14-20.000 uomini e 33 pezzi d'artiglieria.

Gli Imperiali.
A causa dei movimenti francesi Baden annulla l’ordine di ritirata ed emette le disposizioni per schierarsi a battaglia, appoggiando l’ala sinistra a Heltingen. Lo schieramento è ultimato alle 10:00. La fanteria imperiale, guidata dal conte Karl Egon, precede quella francese sul colle di Tullingen, essendo questo lato meno scosceso, per affrontarla mentre esce disordinatamente dal bosco di Kaferholz. Presso Haltingen resta una riserva di dragoni austriaci, di granatieri e la maggior parte dell’artiglieria.
Baden dispone di 8.000 uomini, altri 9.000 sono distaccati a coprire Neuenburg e di scorta ai bagagli.

La Battaglia.
Poco dopo le 12:00 l’artiglieria imperiale apre il fuoco su Weil, da 1.500 yarde.
La fanteria francese che esce disordinatamente dal bosco di Kaferholz accolta dal fuoco della fanteria imperiale ma nonostante le perdite grazie alla superiorità numerica riesce a respingerla. Karl Egon guida i suoi in un secondo attacco ma rimane tra i caduti. Il conte Prosper prende il suo posto e respinge i francesi nel bosco.
Baden segue la battaglia dal campanile di Haltingem ed invia il conte Arco con i dragoni austriaci di Bayreuth smontati a risalire il colle di Tullingen da ovest per attaccare la fanteria francese sul fianco destro, mentre i granateri guidati da Erffa raggiungono il conte Prosper.
Frattanto la cavalleria imperiale è avanzata su due linee sotto il fuoco dell’artiglieria francese, affrontata poi dalla cavalleria. Gli imperiali sconfiggono alcuni reggimenti francesi, che ripiegano nel Kuhstellenwaldchen, ed avanzano ma sono colpiti sul fianco destro dai granatieri francesi nascosti, caricati dalla seconda linea di cavalleria francese e respinti a nord tra la ridotta Sternschanze ed il villaggio di Haltingen. La cavalleria francese si lancia all’inseguimento ma è a sua volta disordinata dal fuoco della milzia nella ridotta e dell’artiglieria imperiale presso il villaggio di Haltingen, quindi torna alla posizione iniziale. Solo una parte della cavalleria imperiale si raduna e fronteggia quella francese, ma su quest’ala i combattimenti non riprendono.
Sul Tullingen la superiorità numerica francese ha la meglio sugli imperiali, costretti a ripiegare. I dragoni tornano ad Haltingen. Villars scrive a Luigi XIV di aver riportato la vittoria.
Baden sale sul colle di Tullingen, rianima la fanteria, oramai a corto di munizioni, e lancia un attacco alla baionetta, sostenuto dai granatieri di Erffa, dai dragoni di Bayreuth smontati e dagli altri dragoni ancora freschi.
La fanteria francese, in parte già occupata a raccogliere i caduti, è respinta in disordine. Nemmeno Villars riesce a rianimarla ed è costretto a farla ripiegare protetta dalla cavalleria. Des Bordes ed il suo secondo Chavannes restano tra i caduti. I colonnelli Chamarande e Chamilly sono feriti.
Baden non può inseguire (ore 14:00), nemmeno dopo l’arrivo di Furst von Hohenzollern con molti ufficiali e soltanto 700 cavalieri. Gli imperiali si ritirano dopo aver catturato 8 pezzi d'artiglieria (ore 19:00).
Il giorno successivo Villars bombarda il forte di Schloss Friedlingen e la ridotta di Sternschanze, le cui guarnigioni dopo tre giorni ottengono di potersi ritirare liberamente.

Bilancio della Battaglia.
I francesi lasciano 1.703 caduti e 2.601 feriti (3-4.000 perdite in altre fonti, 2.340 di fanteria). Gli imperiali hanno 335 caduti e 742 feriti (1.500 perdite imperiali in altre fonti, 1.039 di fanteria).
Villars attende che siano i bavaresi a raggiungerlo ma l’elettore rifiuta, quindi torna sulla riva sinistra del Reno (inizio XI).


Indice Regolamenti Bibliografia Inizio Pagina