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La Battaglia di CASSEL (11 IV 1677).

Guerra di Coalizione (1677).

I Francesi.
Philippe di Borbone duca d’Orleans (chiamato anche "Monsieur"), fratello di Luigi XIV re di Francia, si schiera sulla collina presso Cassel/Kassel (9 IV), nascondendo parte delle truppe dietro la collina.
Il luogo è quello che gli ha consigliato Jules-Louis Bolé marchese di Chamlay, Maréchal des logis des camps et armées du roi.
Luigi XIV invia in rinforzo il maresciallo Henri de Montmorency-Bouteville duca di Lussemburgo con un grosso distaccamento di cavalleria e 5 reggimenti di fanteria guidati dal brigadiere Tracy.
L’ala sinistra è guidata dal maresciallo di Lussemburgo ed è appogiata all’abbazia di Peene, il centro è guidata da Philippe d’Orleans e l’ala destra dal maresciallo Luois de Crevant marchese d’Humiéres.
I fiumi Peene e Lynche, ingrossati dalle recenti pioggi, fiancheggiano lo schieramento. Il terreno e paludoso, interrotto da campi cintati ed orti.
In tutto sono 9.000 cavalieri e 25.000 fanti.

I Coalizzati.
Guglielmo di Nassau principe d’Orange e stadhouder delle Provincie Unite giunge con 30-32.000 coalizzati (10 VI) e crede di avere di fronte solo le truppe del duca d’Orleans.

La Battaglia.
I francesi respingono un assalto all'abbazia di Peene (10 VI).
Il giorno seguente gli alleati si schierano tra Noordpeene (dove sorge il castello di La Tour) e Zuytpeene ed attaccano su tutto il fronte.
L’abbazia passa più volte di mano. Guglielmo d’Orange sguarnisce la propria ala sinistra per rinforzare la destra ed insistere negli attacchi all’abbazia.
Philippe d’Orleans ordina al maresciallo d'Humières di attaccare l’ala avversaria. D'd'Humières sconfigge 5 squadroni avversari e respinge l'ala.
I francesi lanciano un contrattacco generale ma sono respinti dal rapido fuoco della fanteria alleata, che dispone di moschetti ad acciarino invece che a ruota.
Il marchese di Chamlay ha il cavallo ucciso sotto di sé, poi è inviato a chiamare Villars con 5 squadroni dell’ala sinistra, affinchegrave; soccorra il centro. Villars teme di arrivare tardi e propone invece di attaccare l’ala destra avversaria. Subise, suo superiore, gli ordina di obbedire.
Lussemburgo riprende l’abbazia e respinge in disordine l’ala destra avversaria (in seguito esclama "Vorrei che il cavallo di Chamlay si fosse azzoppato quando vi portava questo maledetto ordine").
Frattanto il centro alleato ripega in ordine. Gugliemo d’Orange è tra i feriti.

Bilancio della Battaglia.
La battaglia, durata tre ore e mezza, è chiamata anche battaglia di Mont Cassel, di Kassel, di Val-de-Cassel, di La Peene o "de la Penne".
I coalizzati lasciano 2.500-3.000 caduti, 3-4.000 prigionieri, 13 cannoni, 2 mortai (40 cannoni in altra fonte), 44 bandiere, 17 stendardi, gran parte dei bagagli e dei carri con i viveri.
I francesi hanno 1.700 caduti. Il duca d’Orleans ha un cavallo ucciso sotto di sé. I feriti sono in tutto 7.000.


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