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L’Elezione Imperiale di Carlo VII Wittesbach (1742).

Guerra di Successione Austriaca.

Guerra di Successione Austriaca - Un Imperatore Wittesbach.
Karl Albrecht duca di Baveria è eletto a Imperatore a Francoforte sul Meno (14/24 II 1742), con nome Carlo VII ed i voti di otto elettori, mentre il voto della Boemia, conteso tra Austria e Baviera, è ritenuto non valido. È il primo imperatore non Asburgo dal 1438. La dieta imperiale tuttavia non dichiara guerra, non fornisce aiuti militari nè finanziari.
Gli austriaci coniano una medaglia ironica in onore del nuovo imperatore con l’iscrizione “Et Caesar et Nihil”.
Frattanto a Vienna sono giunti 9 reggimenti dall’Italia (10.000 uomini), le truppe provenienti dall’Ungheria guidate dal generale Berenclau (XII 1741), ed i raparti dai Balcani, compreso un battaglione di esuli catalani guidati da “el Carrasclet”. In tutto 25.000 uomini.
Il comando è affidato all’abile maresciallo Ludwig Andreas Khevenhüller conte di Aschelberg-Frankenburg, veterano della guerre di Successione Spagnola e Polacca e della Guerra Turca. Khevenhüller con 15.000 uomini passa il Danubio (27 XII 1741) per liberare l’Austria Superiore.
Berenclau prende la fortezza di Scharding (7 I 1742), sull’Ens, chiamata “Porta della Baviera”. Il generale conte di Törring con 4.000 bavaresi cerca di riprenderla, è accerciato da Menzel e sconfitto sul fiume Rott (17 I 1742) lasciando 400 prigionieri, compresi 18 ufficiali, 5 cannoni, 1 obice, 10 bandiere e numerosi viveri.
Khevenhüller invade la Baviera ed occupa Passau (25 I). Gli irregolari ungheresi saccheggiano la Baviera.
Il conte Segur e l’italiano conte Minucci con 10.000 austriaci (compresi i reggimenti Eugenio, Portogallo e Baronas), 3.000 ussari, 8 cannoni e 10 mortai portati grazie ai cavalli forniti da Maria Teresa, della sua scuderia personale, e da altri nobili, costringono alla resa i 10.000 franco-bavaresi a Lintz (26 I). Khevenhüller è premiato con un ritratto di Maria Teresa e suo figlio, con cornice ingioiellata.
Menzel ottiene la resa di Monaco (14 II 1742) e costringe Törring a ripiegare ad Ingolstadt.

Guerra di Successione Austriaca - L’Esercito Prammatico.
Il primo ministro inglese Walpole è ritenuto responsabile della cattiva conduzione della guerra navale ed è destituito (II 1742). La Gran Bretagna concede a Maria Teresa d’Asburgo una sovvenzione e promette l’invio di un contingente “ausiliario” di 12.000 uomini a scopi difensivi (fine IV 1742), in base all’accordo del 1732. La duchessa di Marlborough e numerose altre nobildonne inglesi raccolgono 100.000 sterline e le inviano a Maria Teresa.
Le Provicie Unite a loro volta votano un sussidio e promettono un contingente “ausiliario”. Le due nazioni non si considerano in guerra con la Francia, eccetto che per le truppe inviate.
Giorgio II re d’Inghilterra ed Elettore d’Hannover raccoglie con difficoltà truppe in Inghilterra, assolda mercenari da Guglielmo duca d’Assia (gli assiani si trovano così in entrambi gli schieramenti) e prepara un corpo di spedizione guidato da John Dalrymple conte di Stair.
L'inghilterra, senza interpellare le Provincie Unite, sbarcano 16.000 uomini ad Ostenda (10 VII 1742), nei Paesi Bassi Austriaci, e si uniscono alle guarnigioni austriache guidate dal generale Leopold duca di Arenberg.
L’esercito è chiamato “Pragmatic Army” (GB) o “Pragmatische Armee” (D), ma i comandanti austriaci e britannici non riescono ad approntare un piano comune.

Prima Guerra Slesiana - Il Trattato di Breslavia.
Maria Teresa rifiuta di cedere la Slesia a Federico II, che frattanto ha riorganizzato la propria cavalleria.
Prussiani, bavaresi e sassoni invadono la Moravia, prendono Olmutz (26 XII 1741) ed investono Glatz, ma i bavaresi sono richiamati in Baviera a causa dell’invasione austriaca e Broglie distacca 8-10.000 franco-bavaresi a presidiare Eger.
I prussiani occupano Iglau. Federico II investe Brunn (II 1742) e devia a sud per Znaim e Nikolsburg. Le avanguardie prussiane giungono in vista di Vienna ma il principe Carlo di Lorena, fratello di Francesco Stefano di Lorena granduca di Toscana, riceve 10.000 uomini da Khevenhüller disponendo così di 30.000 uomini, abbandona di nascosto la sua posizione di fronte ai francesi di Broglie, da Tabor (1 IV) raggiunge Znaim e taglia le linee di rifornimento prussiane con la cavalleria ungherese catturando 60 cannoni e 600 carri prussiani.
Federico II ripiega compiendo una marcia sul fianco per Zwittau e per Leutomischl a Kuttenberg, in Boemia. Carlo di Lorena con 30.000 uomini e 40 cannoni raggiunge Czaslau (12 V), scopre la ritirata prussiana e con una marcia notturna raggiunge l’avanguardia guidata da Leopold II Maximilian “Il Giovane” di Anhalt-Dessau a Chotusitz (17 V 1742), ma Federico II giunge da Podhorzan e gli austriaci sono sconfitti.
Lobkowitz investe il castello di Fravemberg, deve lasciare l’assedio per affrontare i francesi guidati dal maresciallo De Broglie ed è sconfitto a Sahay (24 V 1742). Lobkowitz raggiunge Carlo di Lorena a Budweis. Gli austriaci, in vantaggio numerico 2:1 sui francesi che inoltre sono in pessime condizioni, liberano la Boemia, riprendono Frauenberg, prendono i magazzini francesi a Pisek (8 VI 1742) e rioccupano Pilsen (VI 1742).
Federico II rimane inattivo ed apre trattative con Maria Teresa. Le parti firmano i preliminari nel secondo trattato di Breslavia (13 VI 1742), mediato dalla Gran Bretagna. Federico II ottiene la Bassa Slesia. La pace è firmata a Berlino (28 VII) e vi aderisce anche la Sassonia, esausta finanziariamente e con l’esercito inutilizzabile.

Guerra dell’Orecchio di Jenkin - La Palude Insanguinata.
In America le malattie riducono gli effettivi dei reggimenti inglesi che sono amalgamati e ridotti a 4 (I 1742). I 300 americani supertiti sono inviati di guarnigione all’isola di Rattan, sulla coste dell’Honduras. Gli inglesi, con rinforzi dalla madrepatria, sono nuovamente respinti da Panama dove le malattie causano la perdita di un terzo della forza.
Manuel de Montiano, governatore spagnolo della Florida, con 52 navi e 2.000 uomini invade l’isola di St. Simons, in Georgia ma è sconfitto a Gully Hole Greek e Bloody Marsh (7 VII 1742) e si ritira in Florida, a Sant’Agostino.
Il commodoro George Anson prosegue la crociera nel Pacifico ai danni degli spagnoli, ma deve abbandonare un altro vascello al largo del Cile e rimane con solo l’ammiraglia “Centurion” (60 cannoni e 500 uomini).
L’anno seguente gli inglesi guidati da Oglethorpe invadono a loro volta la Florida ma sono respinti da Sant’Agostino (III 1743).

Guerra di Successione Austriaca - L’Interveneto Sabaudo.
Carlo Emanuele III di Savoia re di Sardegna, che dispone di 30-40.000 uomini, firma una convenzione con l’Austria (1 II 1742) per la difesa comune di Pavia, Piacenza, Padova e Modena.
Francesco III duca di Modena dispone per la difesa dei suoi stati di 8.000 uomini.
I sabaudi avanzano verso Parma e Piacenza. Il generale Otto Ferdinand conte di Traun (del Baden), governatore di Milano, con 2.500 cavalieri e 9.500 fanti occupa Modena (28 VI 1742) e Mirandola (22 VII 1742), respingendo gli spagnoli.
Il duca di Modena ripara a Venezia.

Guerra Russo-Svedese - La Sorpresa di Helsingfors.
Elisabetta Petrovna denuncia l’armistizio (25 II 1742) e raduna a Viborg 26.000 uomini guidati dal maresciallo di campo Peter de Lacy, che passa il confine della Finlandia svedese (VI 1742).
La Czarina pubblica un manifesto con il quale promette ai finlandesi la liberazione dalla Svezia e l’istituzione del granducato di Finlandia indipendente (18 III).
Gli svedesi hanno eretto una linea difensiva nella stretta di Mendolax ma Charles Emil conte di Lewenhaupt l’abbandona e si ritira a Friedrischshafen, quindi ad Helsingfors (VIII 1742). Gli ufficiali si ammutinano contro l’incompetenza dei comandanti.
I russi prendono Friedrischshafen, abbadonata dagli svedesi e vorrebbero fermarsi, secondo gli ordini della corte di Mosca. Peter de Lacy, Keith e Lowendahl vogliono invece sfruttare il successo.
Un contandino locale informa Peter de Lacy dell’esistenza di una strada non segnata sulle mappe, realizzata durante la Grande Guerra Nordica; i russi giungono di sorpresa presso Helsingfors (odierna Helsinki) e costringono gli svedesi alla resa (24 VIII 1742). I difensori ottengono libera ritirata in Svezia. Peter de Lacy è accolto in trionfo a Mosca.
I russi aprono trattative di pace proponendo la formazione di uno stato indipendente finlandese.

Guerra dell’Orecchio di Jenkin - Mathews nel Mediterraneo.
La flotta inglese del Mediterraneo è rafforzata con 6 navi portate dall’ammiraglio Balchen, seguite da altre 4, poi altre 6 portate dal commodoro Lestock, che sostituisce Haddock (ufficialmente destituito per motivi di salute). Il comando è poi affidato all’ammiraglio Mathews.
Cinque galee spagnole guidate dal generale Donato Domás riparano nel porto neutrale francese di St. Tropez per sfuggire alla flotta inglese del capitano Richard Norris che invece penetra nel porto e le incendia (22 V 1742).
Il commodoro Martin Martin con 6 vascelli e 2 navi minori inglesi minaccia di bombardare Napoli (19 VIII 1742) ed obbliga Carlo III di Borbone a richiamare i 12.000 napoletani inviati in Lombardia guidati dal duca di Castropignano.
Il commodoro Martin incendia i magazzini spagnoli a San Remo e blocca ad Ajaccio (la Corsica appartiene alla neutrale repubblica di Genova) il vascello spagnolo “San Isidro”, che è incendiato dal comandante francese Lage de Cueilly (al servizio della Spagna), per impedirne la cattura.

Guerra di Successione Austriaca - Gli Occhi di Tutta l’Europa Guardano Praga.
Il maresciallo De Broglie rimane isolato ed è bloccato a Praga (VI 1742).
In Baviera i franco-bavaresi guidati da Harcourt respingono gli austriaci rimasti, guidati da Khevenhüller, ma non dispongono di forze sufficenti per soccorrere Praga.
La corte francese assegna questo compito al maresciallo Maillebois, con l'ordine di non dare battaglia. Maillebois con l'Armée du Bas-Rhin parte da Dusseldorf (9 VIII), passa per Francoforte (22 VIII), si unisce ai rinforzi francesi a Norimberga (14 IX), ai franco-bavaresi provenienti dalla Baviera a Bramahof (27 IX), nell’Alto Palatinato, ed entra in Boemia con 50.000 uomini.
La partenza di Maillebois permette a 16.000 hannoveriani di unirsi all'“Esercito Prammatico” nei Paesi Bassi Austriaci.
Il maresciallo Khevenhüller lascia Bärenklau in Baviera (IX) e si unisce ad Hayd a Carlo di Lorena, che ha lasciato Lobkowitz con 10.000 irregolari a bloccare Praga. I 70.000 austriaci inducono Maillebois a ripiegare (10 X) per svernare in Baviera.
La diversione tuttavia permette a ai 15.000 bavaresi guidati da Seckendorf di cacciare Bärenklau dalla Baviera dietro l’Inn ed a De Broglie di lasciare Praga (27 X), dove il comando resta al conte di Belle-Isle. De Broglie raggiunge la Baviera ed assume il comando al posto di Maillebois.
Gli austriaci svernano tra Passau, Charding e Linz (IX), i bavaresi a Baunau ed i francesi a Straubing.
Il principe Johann Lobkowitz con 8.000 cavalieri e 12.000 fanti blocca a Praga 25.000 francesi e sassoni guidati dal maresciallo Belle-Isle, e devasta le campagne. Voltaire commenta con la frase “Gli occhi di tutta l’Europa guardano Praga”.
A corto di viveri, Belle-Isle con 11.000 fanti, 3.250 cavalieri, 30 cannoni e 300 carri abbandona la città di notte (16 XII 1742) e con una brillante ritirata nella neve per la valle del Beraun raggiunge Egra/Eger (26 XII 1742); perde 6.000 uomini per le privazioni ed i sopravvissuti sono in cattive condizioni. La ritirata, paragonata all’Anabasi, è descritta dal ventiduenne Vauvenargues, ufficiale del reggimeto del Re, che muore poco dopo il rientro in patria a causa delle privazioni subite.
François de Chevert rimasto con 6.000 malati e feriti a Praga, minaccia di incendiare la città ed ottiene libera ritirata per Egra (21 I 1743) abbandonando la città agli austriaci. In Baviera i francesi sono 35.000, sui 100.000 entrati in Germania l’anno precedente.
Belle-Isle è premiato con la nomina a principe dell’impero, cavaliere della Freccia D’Oro, maresciallo di Francia e duca.

Guerra di Successione Austriaca - Gages in Italia.
L’infante Filippo di Borbone (figlio di Filippo V re di Spagna e di Elisabetta Farnese) con 20.000 spagnoli attraversa la Linguadoca (III 1742), anche se la Francia è ufficialmente neutrale. Jayme de Gusman marchese di Las Minas occupa la Savoia (VIII 1742). Truppe sabaude, in particolare le abili milizie valdesi, si scontrano con quelle spagnole nella valle dell’Isére (IX 1742).
Carlo Emanuele III di Savoia re di Sardegna accorre dall’Italia centrale ma perde metà delle truppe per malattie. Gli austriaci ripiegano nelle Legazioni (IX 1742).
José Carrillo de Albornoz duca di Montemar (già alla battaglia di Bitonto), a causa della sua mancanza d’iniziativa, è sostituito dal vallone Jean-Bonaventure-Théry du Mont conte di Gages (al servizio della Spagna dal 1703).
Il conte di Gages lascia Bologna (1 IX 1742) ed avanza nel modenese, sperando di sorprendere gli austriaci ed i sabaudi, e passa il Panaro su due ponti di barche presso Camposanto (4 IX).
Otto Ferdinand conte di Traun scopre l’avanzata degli avversari e raduna le sue truppe, li costringe a ripiegare verso Bologna, li raggiunge al Panaro e li obbliga ad accettare battaglia a Camposanto (8 II 1743). Entrambi si dicono vincitori. Gli spagnoli restano padroni del campo ma le perdite subite li costringono a ripiegare a Bologna, incalzati dagli austriaci.
Il conte di Traun è raggiunto dai rinforzi guidati dal principe Johann Lobkowitz e respinge gli alleati su Rimini, ma Carlo Emanuele di Savoia rifiuta di proseguire l’inseguimento. Le malattie rendono inabili altri 6.000 spagnoli, quindi il conte di Gages deve ritirarsi nel Napoletano e rimanere inattivo per sei mesi.
La flotta spagnola giunge nel golfo ligure ma quella inglese la obbliga a richiudersi per quattro mesi a Tolone.


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