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DAVID (1107 a.C. - 1037 a.C.)

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Da pastore e musicista a soldato, condottiero, poeta e profeta, infine re d’Israele.

A Betleem - Pastore e Musicista.
Ad Ela - L’uccisione di Golia.
A Ghibea - A Corte di re Saul.
Fuggiasco.
A Ziclag - Rifugiato presso i Filistei.
Ad Ebron - La Lotta per il Trono.
A Gerusalemme - L’espansione del Regno.
Le Rivolte.


A Betleem - Pastore e Musicista.
David, il cui nome significa probabilmente "Diletto", è l’ottavo figlio di Lesse, pastore della tribù di Giuda. Nasce verso il 1107 a.C. a Betleem (il nome significa "Città del Pane") al tempo di Saul, primo re d’Israele.
David cresce badando alle pecore del padre e suonando l’arpa (vita che ispira i Salmi 8, 23; "Jahvè è il mio Pastore", e 65). La guardia alle pecore comprende l’uccisione di un orso e di un leone.
Re Saul disobbedisce alle leggi di Jahvè, perde il suo favore ed è abbandonato dal profeta Samuele "Haro’èh" (Il Veggente). Per allietare il suo animo tormentato, il giovane David è portato a corte a Ghibea e le sue canzoni si dimostrano efficaci a calmare i momenti di malumore del sovrano; ma Saul ed i suoi consiglieri ignorano che David è stato segretamente visitato dal profeta Samuele, il quale su ordine di Jahvè lo ha unto con l’olio sacro, atto che lo indica come favorito di Dio e destinato al trono d’Israele.

Ad Ela - L’uccisione di Golia.
David ottiene la fama in occasione di un’invasione dei Filistei (uno dei Popoli del Mare), che risiedono sulla costa palestinese e cercano di controllare la produzione del ferro.
I Filistei pongono il campo sul colle di Efes-Dammim. Saul e gli Israeliti li fronteggiano ponendo il campo sul colle di Ela. La situazione rimane stazionaria per quaranta giorni, perché tra i Filistei è presente Golia da Gat, figlio di un refaim (popolazione di giganti). Golia è alto circa 3 metri, è armato con un elmo di rame, una cotta di maglia a scaglie sovrapposte, dal peso di circa 60 chili, gli schinieri di rame, un giavellotto, una lancia la cui lama di ferro pesa circa 7 chili ed un grande scudo.
Saul promette la mano della figlia Merab e l’esenzione dalle tasse a chi abbatte il gigante ma nessun israelita accetta la sfida, finché al campo giunge David che rifiuta le armi del re, affronta Golia armato solo di una fionda e lo abbatte (è il celebre David di Michelangelo).
I Filistei si danno alla fuga, subito inseguiti dagli Israeliti che ne fanno strage.

A Ghibea - A Corte di re Saul.
Davide guadagna la nomina a "capo di mille", l’esenzione dalle tasse per la sua famiglia ma anche la gelosia e l’invidia di Saul, che aumentano con i successivi successi di David contro i Filistei e l’amicizia che s’instaura tra David e Gionatan, figlio di Saul.
Saul nega la mano della figlia Merab a David, cerca due volte di ucciderlo tirandogli una lancia mentre suona, infine chiede in cambio della mano dell’altra figlia Mical la morte di 100 Filistei, sperando che David venga ucciso nel tentativo. David invece torna dopo aver ucciso 200 Filistei e sfugge la terza volte alla lancia tirata da Saul.
David guadagna la fiducia anche di Mical, che una notte lo avvisa dell’arrivo dei sicari inviati da Saul, poi copre la sua fuga dalla finestra; mette un fantoccio sotto le coperte e dice al padre che David è malato, dandogli così tempo di allontanarsi (l’evento ispira il Salmo 59; "Liberami dai miei Nemici").

Fuggiasco.
David raggiunge il profeta Samuele ed insieme riparano a Naiot, il quartiere dei profeti di Ramataim-Zofim. Per tre volte i messaggeri del re lo raggiungono ma sono miracolosamente confusi, cosa che accade allo stesso re Saul venuto di persona.
Fallito un tentativo di mediazione tramite Gionatan, David lascia Samuele, passa per Nob dal sommo sacerdote Ahimelec e fingendosi inviato da Saul si fa consegnare del cibo e la spada di Golia, quindi cerca ospitalità presso Achis re filisteo di Gat, ma non essendo bene accolto si finge matto e riesce a fuggire (la finta pazzia è ricordata salmi 34 e 56).
Il rifugio successivo è la caverna di Admullam, più scomoda ma sicura (Salmi 57 e 142; recitato da Francesco d'Assisi da sera prima di morire, 3 X 1226). A David si uniscono i familiari e 400 sbandati. Saul, non trovandolo, sfoga la sua rabbia facendo uccidere il sommo sacerdote Ahimelec, altri 84 sacerdoti, numerosi abitanti, donne e bambini di Nob, per l’aiuto dato a David (la strage ispira il Salmo 52) e dà la figlia Mical in sposa ad un altro.
David accoglie Abiatar, figlio di Ahimelec sfuggito alla strage, affida la propria famiglia al re moabita di Mizpe (nemico di Saul) ed è abbastanza forte da salvare la città di Cheila, assediata dai Filistei, ma gli abitanti sono egualmente pronti a consegnarlo a Saul, quindi decide di non restare fermo nello stesso posto : prima fugge nel deserto di Zif (la Rift Valley), poi ad Ores ed infine nel deserto di Maon; qui Saul sta per accerchiarlo ma deve abbandonare l’inseguimento per affrontare un’invasione dei Filistei (l’evento ispira il Salmo 54). Il luogo è quindi chiamato Sela-Hammahlekoth (Rupe delle Divisioni).
Le parti s’invertono presso l'oasi di En-Ghedi, nel il deserto di Giuda (il soggiorno nell'impervia depressione del mar Mortoispira il Salmo 18; "Jahvè è la mia Rupe e la mia Salvezza", ed il Salmo 63; "La mia Anima ha Sete di Te"). David è nascosto in una grotta dove entra Saul ignaro e solo, tuttavia non lo uccide e si limita a tagliarli un pezzo di veste, dimostrando di non provare ostilità per il suo persecutore, ma invece che rendere possibile la riconciliazione ne causa ancor più l’ostilità.
Il rispetto è dovuto al fatto che Saul è il re prescelto da Jahvè. L’avaro Nabal di Carmelo invece causa l’ira di David, deciso ad ucciderlo, sterminarne i servitori ed i 4.000 armenti. Solo l’intervento di Abigal, moglie di Nabal, evita la strage. Dieci giorno dopo Abigal muore di morte naturale e David ne sposa la vedova Abigal, che diviene sua terza moglie, avendo frattanto sposato anche Ahinoam di Irzeel.
Benché anziano e tormentato, Saul e l’energico comandante del suo esercito Abner, guidano 3.000 uomini in caccia di David nel deserto di Zif, dove una notte David ed Abisai si introducono di nascosto nell’accampamento del re, sul colle di Achila, sottraendogli la spada e la brocca d’acqua. Abner è beffato e deriso per non aver fatto buona guardia al suo re.
Questo è il periodo più tormentato di Davide, odiato e perseguitato da suoi vecchi compagni e non da stranieri, amareggiato soprattutto dalle menzogne messe in giro sul proprio contro.

A Ziclag - Rifugiato presso i Filistei.
Davide pone fine ai continui spostamenti forzati offrendo la propria spada ad Achis, re filisteo di Gat, che gli assegna la cittadina di Ziclag (1079 a.C.), dove dimostra di possedere, oltre alle doti di guerrigliero, quelle diplomatiche.
Ai 600 uomini della sua banda si uniscono 30 disertori israeliti di varie tribù, tra quali Amasao, Ahiezer e Joas di Ghibea, personaggi influenti vittime delle lotte di potere causate dalla diminuzione del prestigio di Saul.
David guida alcune sanguinose incursioni nella Palestina meridionale, da Telam fino all’Egitto, contro i Gherusiti, contro i nomadi Ghirziti e contro lo sceicco edomita degli Amalechiti, nemici degli Israeliti.
Interrogato da Achis sulle sue attività, scaltramente risponde di aver colpito "a sud di Giuda" e "a sud dei Cheniti", inducendolo a credere di aver oramai compromessa la possibilità di tornare nella terra natale.
Achis lo invita a prendere parte all’invasione filistea in Israele, ma gli altri principi filistei temono un suo tradimento ed ottengono che sia rinviato a Ziclag. La cittadina è però stata saccheggiata ed incendiata dagli Amalechiti, che stanno ritirandosi portando schiavi le donne ed i bambini, tra i quali Abigal e Ahinoam, le due mogli di David.
David con 800 uomini insegue gli Amalechiti e li sorprende, ne fa strage, recupera le mogli ed il bottino. Solo 400 Amalechiti riescono a fuggire grazie ai propri cammelli.
Frattanto i Filistei hanno sconfitto sul monte Ghilboa Saul re d’Israele, che perde i figli Gionatan, Abinabad, Malchi-Sua e si suicida per evitare l’umiliazione della cattura. Il corpo del re e la sua armatura restano in mano ai vincitori mentre il suo braccialetto ed il diadema reale sono portati a David da un Amalechita che dichiara di aver ucciso Saul, non è creduto ma è giustiziato lo stesso.
Per commemorare la morte del suo persecutore e del miglior amico Gionatan, David scrive il canto funebre "L’Arco" ("Perchè sono Caduti gli Eroi ?").

Ad Ebron - La Lotta per il Trono.
David, ora trentenne, si sposta ad Ebron dove è riconosciuto re dagli anziani della tribù di Giuda (1077 a.C.).
Is-Boset, quarantenne e quarto genito di Saul, minacciato dall’invasione filistea e dallo stesso David, è costretto a riparare a Galaad, Oltregiordano, dove grazie all’appoggio del comandante dell’esercito Abner si fa riconoscere re dai sudditi della zona: le tribù di Gad, Ruben e parte di quella di Manasse, la città di Izreel e gli Asuriti soggetti, poi dalle tribù di Efrim e di Beniamino, infine da tutto Israele, tranne la tribù di Giuda.
La lotta per il trono dura sette anni e lo scontro decisivo avviene presso la piscina di Gabaon, dove Gioab, che guida le forze di suo zio David, con i fratelli Abisai e Asael, fronteggia l’esercito di Is-Boset guidato da Abner.
I due comandanti, per evitate la battaglia fratricida, si accordano per limitare lo scontro ad un duello tra 12 campioni per parte, ma i 24 duellanti si uccidono tutti tra loro. Il luogo è chiamato "Elcat-Azurim" (Campo dei Coltelli di Selce) ed i due eserciti si lanciano uno contro l’altro. L’esercito di David perde 20 uomini contro i 360 di quello di Is-Boset, che fugge verso il deserto. Nella fuga Abner è raggiunto da Asael ma lo uccide e si mette in salvo. Per commemorare il nipote caduto, David digiuna e compone un canto.
Abner abusa del proprio potere giacendo con una concubina di Saul, riservata all’erede del trono, causando l’inimicizia di Is-Boset, quindi apre trattative con David e passa dalla sua parte riportandogli anche la moglie Mical, che rafforza le sue pretese al trono.
Tuttavia due comandanti generali sono troppi. Gioab accusa Abner di essere una spia ed alla prima occasione lo uccide, complice Abisai, vendicando la morte del loro fratello Asael (il fatto induce David alla pietà, espressa componendo un canto). Alla notizia della sua morte, Baan e Recab "capitani di predoni" di Is-Boset, lo uccidono portando la sua testa a David sperando di ingraziarselo, ma sono invece giustiziati.
David è acclamato re da tutto l’esercito d’Israele riunito.

A Gerusalemme - L’espansione del Regno.
David assale la forte città di Gebus, riuscendo a far penetrare Gioab in città attraverso un acquedotto (evento ricordato nel Salmo 15). La città è rinominata Gerusalemme e diviene la nuova capitale del regno (1070 a.C.). Oltre alla forte posizione difensiva, la capitale ha il vantaggio politico di non trovarsi nel territorio di nessuna delle Dodici Tribù, proponendosi sovrana su tutte.
Nell’esercito il legame tribale è allentato formando il rango scelto de "I Trenta", con i migliori guerrieri di tutte le tribù.
Pacificato l’interno, la politica di David si concentra sui paesi vicini:

Le vittorie assicurano a David il controllo dei territori dall’Eufrate all’Egitto (come cantato nei Salmi 9, 60, 108; "Certamente Sveglierò l’Aurora" ed il guerresco 144, mentre il Salmo 7 inizia con l'antico grido di guerra degli Israeliti : "Sorgi, o Jahvé, nella Tua Ira") e rafforzano la monarchia. A questo scopo, David afferma ulteriormente l’importanza di Gerusalemme traslocandovi l’Arca dell’Alleanza (dopo un primo tentativo fallito, evocato dal Salmo 6), regolando il servizio sacerdotale (che comprende quello giudiziario ed il canto dei Salmi).
L’arrivo dell’Arca nella capitale, accompagnata da 742 sacerdoti muniti di cembali e trombe, è celebrato con il componimento di un canto e la gioia dell’evento è manifestata da David danzando (l’evento è ricordato nei Salmi 29 e 30).

Le Rivolte.
Grazie ad un censimento l’esercito è valutato in 1.100.000 combattenti d’Israele e 470.000 di Giuda, organizzati in 12 grosse unità, ma questa misura è considerata malvista da Jahvé e causa della pestilenza che colpisce il regno abbattendo 700.000 persone. Davide acquista a Gerusalemme un’area dove compiere sacrifici augurali, inizia a raccogliere legname, a far tagliare pietre ed a far disegnare piani architettonici per il Tempio di Gerusalemme (Salmo 68), che sarà realizzato da suo figlio Salomone (l’unico Salmo scritto da Salomone, il 127, riguarda il Tempio).
Al flagello della peste segue una serie di rivolte all’interno della famiglia reale.

David muore dopo aver regnato per quaranta anni ed è sepolto nella Fortezza di Sion, nell’area che prende il nome di Città di Davide. Qui saranno sepolti anche i suoi successori. La dinastia in un passo biblico è paragonata ad una stella (e la Stella di David è raffigurata sull'attuale bandiera di Israele).
Anche da anziano, David ha continuando a scrivere Salmi raggiungendo il numero di 75 (sui 150 totali, utilizzati come testi anche da Bach, Brahms e Schubert). Gli ultimi Salmi sono detti "Per Far Ricordare" ed il 72, dedicato al figlio Salomone, termina con le parole "Le Preghiere di Davide Sono Giunte alla Fine".

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